Cronaca
Ischia, ennesimo pestaggio in movida: un sordomuto tra le vittime, segno di una violenza che non accenna a fermarsi.
Pestaggio brutale nella movida di Ischia: un attacco da branco scuote la “Riva Destra” #IschiaSicura #ViolenzaNotturna
Ischia, l’isola che tanti di noi amano per le sue spiagge e i locali vibranti, si è ritrovata a fare i conti con un episodio di violenza che lascia tutti senza parole, rivelando un lato oscuro della nostra movida. Come abitanti di queste strade, non possiamo ignorare come un posto come la “Riva Destra”, cuore pulsante della notte isolana, sia diventato scenario di un’aggressione che fa riflettere sul declino della sicurezza locale.
L’allerta è scattata nelle prime ore di domenica, poco prima delle 3:00 del mattino, quando le telecamere di sorveglianza hanno catturato un momento di vero terrore. Un gruppo di individui ha preso di mira due persone indifese, trasformando una serata di divertimento in un incubo di brutalità. Le immagini, che in queste ore stanno girando con rabbia tra i gruppi di residenti e le chat locali, mostrano quattro aggressori che si accaniscono con una ferocia sconcertante, come se la normalità della notte fosse stata spazzata via da un’onda di cieca aggressività per motivi banali.
Nelle sequenze, si vede una vittima già riversa a terra, subire una pioggia di calci, pugni e percosse. Non basta: un altro giovane che prova a intervenire per calmare la situazione finisce circondato, abbattuto e preso a calci al volto e allo stomaco mentre è impotente. Come cronista del territorio, non posso fare a meno di pensare a quanto questo rispecchi un problema crescente qui a Ischia, dove la movida attrae folle ma spesso maschera tensioni sottostimate, come il sovraffollamento o l’abuso di alcol, che alimentano questi scoppi di ira.
A rendere la storia ancora più straziante è il fatto che una delle vittime sia un uomo di 30 anni affetto da sordomutismo, esponendo una vulnerabilità che ci dovrebbe far interrogare tutti. Fortunatamente, non versa in condizioni gravi, ma le ferite riportate hanno richiesto cure mediche, e il suo contributo alla denuncia è stato essenziale per le indagini. Entrambe le vittime, dopo le cure, si sono presentate al commissariato di Polizia per raccontare l’orrore, fornendo dettagli che ora guidano gli inquirenti.
Le forze dell’ordine sono passate subito all’azione, analizzando le registrazioni e ottenendo un primo risultato: uno dei quattro aggressori è stato individuato e denunciato a piede libero. La caccia agli altri tre è in corso, con voci che indicano possibili origini ucraine tra i responsabili. Da locale, mi chiedo come episodi del genere possano erodere la fiducia nella nostra comunità, dove la “Riva Destra” dovrebbe simboleggiare allegria, non paura. Questo atto di barbarie ha scatenato un’ondata di indignazione condivisa, spingendo molti a discutere apertamente sui rischi del degrado notturno e la necessità di interventi più incisivi per proteggere chi frequenta queste zone.
In fondo, come chi vive qui ogni giorno, vedo in questo episodio un campanello d’allarme: Ischia merita di più di semplici denunce, serve un dialogo reale tra residenti, autorità e gestori dei locali per ristabilire un equilibrio, prima che la movida da attrazione turistica diventi solo un ricordo amaramente ironico.
