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Cronaca

Incidente a Sant’Anastasia: stuntman salvo, ma inchiesta della procura solleva dubbi sulle misure di sicurezza locali.

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Incidente a Sant’Anastasia: stuntman salvo, ma inchiesta della procura solleva dubbi sulle misure di sicurezza locali.

#TragediaAlCircoDiSantAnastasia: Quando lo spettacolo si trasforma in incubo per la nostra comunità

Sant’Anastasia, un angolo vivace della Campania dove il fragore delle moto al circo è sempre stato sinonimo di divertimento per famiglie e bambini, si è improvvisamente tinto di dolore. Qui, dove gli eventi itineranti come questo ravvivano le nostre strade, un afternoon show che prometteva emozioni ha finito per rivelare i rischi nascosti dietro le luci della ribalta. Come cronista locale, non posso fare a meno di riflettere su quanto questo incidente metta in discussione la sicurezza degli spettacoli che attirano intere generazioni, spesso senza le dovute garanzie.

È bastato un attimo perché il “globo della morte”, quell’iconico numero acrobatico con motociclisti che sfrecciano a grande velocità all’interno di una sfera d’acciaio, si trasformasse in una scena di caos. Durante lo spettacolo dell’Imperial Royal Circus, uno dei tre stuntman ha perso il controllo, causando un impatto violento che ha coinvolto i colleghi. La vittima è stata Christìan Quezada Vasquez, un 26enne cileno con anni di esperienza nei circuiti circensi internazionali, per il quale ogni tentativo di soccorso si è rivelato vano. Una perdita che, qui da noi, risuona come un monito per una comunità abituata a ospitare questi eventi con entusiasmo, ma forse con troppa leggerezza.

Gli altri due protagonisti di quel pericoloso balletto meccanico non se la sono cavata altrettanto male, anche se il bilancio resta preoccupante. Yovani Fernando Gutierrez Gabello, un 43enne messicano, è stato trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale del Mare e, dalle ultime notizie, è stato dichiarato fuori pericolo, anche se ancora sotto osservazione. Il terzo stuntman, un 26enne colombiano, ha riportato danni minimi, senza destare allarmi particolari. Lo spettacolo era ormai al culmine, con la tensostruttura piena zeppa di famiglie e bimbi rapiti dalle evoluzioni, quando l’incidente è esploso davanti ai loro occhi. Alcuni spettatori hanno persino filmato la scena, e quei video ora stanno aiutando gli inquirenti a dipanare la matassa.

Come giornalista radicato in questo territorio, non posso ignorare come episodi del genere pongano l’accento sulle lacune che spesso affliggono i nostri eventi locali. La Procura di Nola ha avviato un’indagine per omicidio colposo, focalizzandosi sulle misure di sicurezza, sulle protezioni in uso e sulla manutenzione delle strutture. I carabinieri stanno raccogliendo testimonianze dal pubblico e analizzando ogni frame disponibile per ricostruire cosa sia andato storto. Tra le ipotesi, si parla di un possibile scoppio di un pneumatico o di una perdita di potenza del motore sulla moto del giovane cileno – elementi che, se confermati, ci farebbero interrogare ancora una volta sulla preparazione e sui controlli che precedono questi show itineranti.

Intanto, l’Imperial Royal Circus, che aveva programmato le sue performance in città dal 14 al 23 novembre, ha sospeso tutto in segno di lutto. La troupe, una comunità nomade che vive di adrenalina e applausi, è sotto shock, piangendo la scomparsa di un artista giovane e promettente. Per noi di Sant’Anastasia, dove il circo è sempre stato un rito collettivo che unisce generazioni, questo incidente è un’amara sveglia: serve maggiore rigore nelle verifiche e una riflessione condivisa sulle priorità della sicurezza, perché il brivido dello spettacolo non deve mai sfociare in tragedia.

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