Cronaca
Fuorigrotta in fermento: altro progetto vicino al Maradona, stasera i residenti tornano a protestare per i soliti disagi.
#InvestimentoAFuorigrotta: L’ennesima sveglia per la sicurezza stradale nel cuore di Napoli? #NapoliSicura #FuorigrottaAlerta #StradePericolose
A Fuorigrotta, uno dei quartieri più vivaci e problematici di Napoli, la notte porta con sé non solo l’energia della folla allo stadio, ma anche ombre di pericolo che si allungano sulle strade. Qui, dove il traffico è un’arte di sopravvivenza quotidiana, un nuovo incidente ha riacceso i riflettori su un’emergenza che i residenti denunciano da anni: l’assenza di controlli effettivi contro le corse folli e l’incoscienza al volante.
Nella notte tra domenica e lunedì, intorno all’1:00, una ragazza, presumibilmente minorenne, è stata travolta da un’auto proprio nei pressi dello Stadio Diego Armando Maradona. Il conducente, invece di fermarsi per prestare aiuto, è scappato via, aggiungendo un altro capitolo alla lunga lista di fughe irresponsabili che qui definiamo “pirateria della strada”. Come cronista locale, cresciuto a due passi da queste vie, non posso fare a meno di sottolineare quanto questo episodio sia il sintomo di un malessere profondo: le strade di Fuorigrotta non sono solo trafficate, sono un campo di battaglia dove la vita quotidiana si scontra con l’illegalità dilagante.
Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, è stato tra i primi a farsi eco della rabbia della comunità, definendo l’accaduto una “tragedia annunciata”. Insieme al suo collega Rosario Pugliese, del direttivo regionale di Europa Verde, Borrelli ha raccolto le voci disperate dei vicini, che da tempo parlano di un quartiere ostaggio di comportamenti pericolosi. “Siamo di fronte all’ennesima tragedia annunciata. La nostra denuncia va avanti da tempo, raccogliendo le segnalazioni disperate dei residenti: corse clandestine, scooter selvaggi fino a tarda notte, raduni di auto customizzate in stile Fast & Furious avvengono indisturbati a pochi metri dal Commissariato San Paolo. L’incidente di stanotte è l’epilogo di un copione già scritto, e la mia domanda è sempre la stessa: perché non si è intervenuto prima? Stanno aspettando che ci scappi il morto, la tragedia eclatante?”
Questa non è una novità per chi, come me, conosce le dinamiche di Fuorigrotta: solo pochi giorni fa, un’altra ragazza di 14 anni è stata coinvolta in un episodio simile, un ricordo ancora fresco che amplifica la frustrazione. Pugliese e Borrelli non esitano a puntare il dito contro le istituzioni, accusandole di inerzia cronica. E come non dar loro ragione? In un’area così strategica, a due passi da uno stadio simbolo della città, è paradossale che i raduni notturni e le violazioni del codice della strada continuino indisturbati, quasi protetti dall’ombra del commissariato vicino.
I due esponenti politici non si limitano alle parole: “Non è più accettabile che un’area strategica della città sia ostaggio dell’illegalità e del degrado. Chiediamo con forza al Prefetto e alle Forze dell’Ordine di predisporre controlli costanti e permanenti nelle ore notturne e di intervenire con l’installazione di dissuasori di velocità e telecamere per impedire le corse. Non possiamo permettere che la vita dei nostri ragazzi sia messa a rischio per l’incoscienza di pochi”. Da locale, mi trovo a riflettere su quanto queste richieste siano urgenti: quante volte ho visto le famiglie di Fuorigrotta barricarsi in casa per paura, o i giovani evitare di uscire la sera? È un degrado sociale che erode la qualità della vita, e che le autorità sembrano ignorare, preferendo reazioni tardive invece di prevenzione.
Per non lasciare che questa storia si perda nel clamore del momento, i residenti e i comitati locali hanno organizzato una nuova protesta per stasera, 17 novembre, alle 22:30, proprio all’esterno dello Stadio Maradona. Borrelli e Pugliese saranno in prima fila, pronti a tenere alta la pressione finché non arriveranno misure concrete. È un segnale chiaro: la comunità non è disposta ad aspettare un’altra vittima. Come cronista del territorio, spero che questa mobilitazione non sia vana, perché Fuorigrotta merita strade sicure, non un’eterna scia di incidenti e promesse infrante.
