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Cronaca

Ennesimo intervento ad Arzano: sequestrata officina meccanica abusiva, due uomini denunciati dalla Polizia locally.

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Ennesimo intervento ad Arzano: sequestrata officina meccanica abusiva, due uomini denunciati dalla Polizia locally.

#ArzanoControL’Inquinamento: Quando le officine abusive mettono a rischio il nostro quartiere

In un territorio come Arzano, dove le strade raccontano storie di trascuratezza e dove l’illegalità si intreccia con la quotidianità, l’ultimo blitz della polizia locale non è solo una notizia, ma un campanello d’allarme per tutti noi che viviamo qui. È frustrante vedere come, nonostante i controlli, certe attività continuino a inquinare il nostro ambiente, mettendo in pericolo la salute della comunità e l’equilibrio di un quartiere già provata da anni di disordini urbani.

Gli agenti della polizia locale, coordinati come sempre dal colonnello Biagio Chiariello, hanno intensificato i loro pattugliamenti per scovare chi contribuisce all’inquinamento ambientale. Durante un’operazione mirata su via Vittorio Emanuele, hanno intercettato un’officina meccanica che operava in aperta violazione delle regole, un classico esempio di come l’improvvisazione imprenditoriale danneggi il tessuto sociale del nostro paese. Il primo intervento ha portato alla segnalazione del titolare per una serie di irregolarità: omessa tenuta del registro rifiuti, occupazione abusiva di suolo pubblico e altre infrazioni, con sanzioni che potrebbero arrivare fino a 16 mila euro. È sconcertante pensare che, mentre noi cittadini paghiamo le tasse e ci atteniamo alle norme, qualcuno ignora deliberatamente queste prescrizioni, aggravando i problemi di rifiuti e degrado che già affliggono le nostre vie.

Non è finita lì: nel bel mezzo dell’azione, gli agenti hanno individuato un’altra attività di riparazione auto nelle vicinanze. Il titolare, nel tentativo disperato di evitare le conseguenze, ha provato a scappare, ma è stato prontamente bloccato – un episodio che mi fa riflettere su quanto sia diffusa la cultura dell’evasione qui ad Arzano, dove alcuni sembrano credere che le regole valgano per gli altri. Questo non è solo un fatto isolato; è il sintomo di un sistema locale che spesso arranca nel far rispettare le leggi, lasciando spazio a chi pensa di poter agire impunemente.

Il colpo più duro è arrivato con il secondo intervento, che ha riguardato un’officina meccanica estesa su un’area di circa mille metri quadrati, scoperta essere completamente abusiva e quindi sequestrata. Ai responsabili sono state contestate violazioni amministrative per circa 5mila euro, legate al codice dell’ambiente e urbanostiche, e ora dovranno rispondere di gravi accuse come gestione illecita di rifiuti e abbandono. All’interno, c’era un accumulo di materiali pericolosi – oli esausti, batterie, plastica, pezzi di motore e altro – che non solo minacciano l’ecosistema locale, ma rappresentano un rischio reale per la nostra salute quotidiana. E come se non bastasse, il responsabile in questione non è un novellino: è già noto alle forze dell’ordine per precedenti sequestri e denunce, rendendolo un recidivo che ora dovrà affrontare la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord.

Come cronista che vive e respira le dinamiche di Arzano, non posso fare a meno di commentare quanto questi episodi rivelino le crepe nel nostro sistema di controllo ambientale. Qui, dove l’economia informale spesso sovrasta quella regolata, operazioni come questa sono vitali, ma servono misure più incisive per prevenire il ripetersi di tali abusi. Non è solo una questione di sanzioni; è un invito a riflettere su come proteggere il nostro territorio, per garantire che le future generazioni non ereditino un’eredità di inquinamento e illegalità. Arzano merita di più di queste storie ricorrenti – e spetta a noi, come comunità, premere per un cambiamento reale.

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