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Cronaca

Eav introduce un nuovo treno per Piscinola-Aversa: un timido miglioramento per i pendolari della zona?

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Eav introduce un nuovo treno per Piscinola-Aversa: un timido miglioramento per i pendolari della zona?

#TrenoTRainbowEntraInServizio: Un Passo Avanti per i Pendolari della Campania, ma Basta Davvero?

Nei meandri del traffico caotico di Napoli, dove i pendolari lottano ogni giorno con ritardi e affollamento, l’arrivo del secondo treno T-Rainbow sulla linea Piscinola-Aversa rappresenta un timido segnale di progresso per l’Ente Autonomo Volturno (Eav). Come chi vive qui sa bene, le nostre strade provinciali sono un inferno di auto e smog, e iniziative come questa potrebbero finalmente alleggerire il peso su chi deve spostarsi per lavoro o studio. Ma, da cronista del territorio, mi chiedo: è sufficiente per una regione che anela a una vera svolta green?

L’Eav sta investendo 100 milioni di euro per potenziare la flotta, con l’obiettivo di triplicare la capacità di trasporto e ridurre il caos viario, integrando al contempo le reti con l’Anm. Questo nuovo convoglio, costruito dalla ditta spagnola Caf, è il secondo di una serie di dieci treni finanziati dalla Regione Campania. Il primo era già operativo dal 25 settembre, mentre gli altri due arriveranno presto, pronti a entrare in servizio entro gennaio 2026. I restanti sei completeranno la consegna entro la fine del 2026, promettendo di rivoluzionare la mobilità locale.

Questi treni T-Rainbow, simili a quelli che già circolano sulla Linea 1 gestita dall’Anm, sono vere e proprie macchine imponenti: ognuno misura 108 metri con sei carrozze intercomunicanti, in grado di ospitare circa 1.200 passeggeri, inclusi più di 130 posti a sedere. “Triplichiamo la capacità attuale per treno”, come sottolineano dall’Eav, e questo non è solo un miglioramento tecnico, ma un vero balzo in avanti per comfort e sicurezza, con spazi più ampi e tecnologie moderne che potrebbero rendere i viaggi meno stressanti. Per noi del territorio, questo significa potenzialmente più collegamenti verso Aversa, alleggerendo le arterie provinciali intasate da anni di negligenze.

Tuttavia, da un punto di vista locale e critico, non posso ignorare le sfide quotidiane. Il pendolarismo in Campania è un’emergenza costante, con treni spesso sovraffollati e ritardi che costano ore di vita ai cittadini. L’integrazione con la rete Anm, prevista con la chiusura dell’anello a Piscinola, potrebbe creare un servizio unificato e seamless, ma solo se si superano le solite barriere burocratiche. È un’arma strategica contro l’affollamento e le emissioni, puntando a una Campania più connessa e ecologica, ma come chi conosce queste dinamiche sa, le promesse devono tradursi in realtà per non deludere chi conta su questi mezzi per la sopravvivenza quotidiana.

In fondo, questo potenziamento è un passo nella giusta direzione, un segnale che la regione sta investendo nel futuro. Ma per i pendolari di Napoli e dintorni, abituati a battaglie infinite, servirà molto di più per trasformare davvero la mobilità in un’opportunità, non in un ostacolo.

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