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Cronaca

Carabinieri in doppia azione ad Arzano e Casoria: l’impegno quotidiano contro la criminalità locale continua.

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Carabinieri in doppia azione ad Arzano e Casoria: l’impegno quotidiano contro la criminalità locale continua.

#ArmiDrogaEViolenzaNeiQuartieri: I Carabinieri Scoprono un Altro Capitolo di Disordine ad Arzano e Casoria

Ad Arzano, dove le strade conoscono fin troppo bene il peso della criminalità quotidiana, i Carabinieri hanno messo a segno un’operazione che ci fa riflettere su quanto sia fragile la sicurezza nei nostri vicoli. Non è una novità che zone come via Zanardelli siano diventate sinonimo di spaccio e sospetti movimenti, e questo intervento ne è l’ennesima conferma, un promemoria amaro per chi vive qui e vede la propria comunità intrappolata in un ciclo di illegalità.

Immaginate la scena: i militari della tenenza locale, sempre all’erta in un territorio dove ogni angolo può nascondere guai, notano movimenti sospetti attorno a un appartamento in via G. Galilei. Un 52enne pregiudicato, già agli arresti domiciliari, è al centro di tutto. La perquisizione della sua abitazione rivela armi pesanti, ben nascoste nella camera da letto: una pistola calibro 45 con matricola abrasa, carica di 7 proiettili, e una 357 Magnum, risultata rubata in un furto nel Casertano l’anno scorso. È un ritrovamento che non stupisce chi, come me, conosce la dinamica locale – armi come queste alimentano un clima di paura, rendendo le nostre strade ancora più pericolose.

Il 52enne, Carmine Iodice, finisce dritto in carcere, dovendo rispondere di detenzione abusiva di armi clandestine e ricettazione. Ma non è solo: un colombiano irregolare, sorpreso sul pianerottolo, viene denunciato per false generalità, con in più un decreto di espulsione pendente. Qui da noi, dove l’immigrazione irregolare si intreccia spesso con il sottobosco criminale, questo episodio solleva interrogativi su come il territorio possa gestire flussi umani che sfuggono al controllo, finendo per aggravare problemi già esistenti.

Non basta: durante i controlli in via Zanardelli, quella che tutti qui chiamano “zona calda”, i Carabinieri intercettano una persona che si allontana in fretta dall’abitazione di un 27enne noto alle forze dell’ordine, Giuliano Pane. Il sospettato è trovato con una dose di cocaina, e l’irruzione nell’appartamento svela 33 dosi nascoste in un ovetto di plastica, mentre lui tenta disperatamente di liberarsene. Ora, Pane è in attesa di giudizio per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. Come cronista locale, non posso fare a meno di commentare: questa non è solo un’operazione di routine, è il riflesso di un mercato della droga che avvelena le nostre famiglie, attirando giovani e disperati in un vortice che drena risorse e speranze dalla comunità.

Passando a Casoria, a pochi chilometri da Arzano, il quadro si incupisce ulteriormente con un caso che tocca corde più personali e sociali. I Carabinieri della stazione locale e della sezione radiomobile arrestano un 43enne del posto, già noto, per maltrattamenti in famiglia. La vittima? Sua madre, una 75enne che ha osato negargli i soldi per la droga. L’uomo l’ha aggredita con violenza, arrivando a tentare di strangolarla, prima di allontanarsi. Fortunatamente, è stato rintracciato e fermato vicino all’abitazione. Intervenendo, i militari hanno garantito alla donna le cure ospedaliere necessarie, ma questo episodio non fa che evidenziare un problema endemico: la dipendenza che dilaga, trasformando relazioni familiari in campi di battaglia e lasciando anziani soli a fronteggiare l’ira dei propri figli.

Questi fatti, tutti accaduti in un battito d’occhi nel nostro territorio, non sono isolati; sono sintomi di una società che arranca contro la criminalità diffusa. Come giornalista locale, immerso in queste dinamiche, mi chiedo quanto ancora possiamo tollerare prima che interventi come questi diventino la norma anziché l’eccezione. Arzano e Casoria meritano di più di pattuglie e arresti – meritano un impegno collettivo per spezzare questi circoli viziosi e ridare fiato a chi vive con la paura quotidiana.

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