Cronaca
Campania sotto Allerta Gialla: nubifragi attesi per 24 ore, con timori di frane e allagamenti ormai ricorrenti in zona.
Allerta gialla per il maltempo in Campania: Napoli si prepara a un temporale da non sottovalutare! #MaltempoNapoli #CampaniaAllertata #MeteoLocale
Qui a Napoli, dove il cielo può passare dal sereno all’imploso in un battito di ciglia, un’altra perturbazione è pronta a ricordarci quanto il nostro territorio sia esposto ai capricci del tempo. La Protezione Civile regionale ha emesso un avviso di allerta meteo di livello Giallo, che scatterà da mezzanotte di oggi, lunedì 17 novembre, e durerà fino alle 23:59 di domani, martedì 18 novembre. Non è una novità per noi campani, che viviamo in una regione dove le piogge intense possono trasformare una giornata qualunque in un test di resistenza per le nostre infrastrutture già provate.
Come spesso accade, il Centro Funzionale prevede rovesci o temporali che potrebbero riversare acqua a secchi su gran parte della Campania, escludendo solo aree come l’Alta Irpina, il Sannio e il Tanagro. È un’allerta di criticità idrogeologica, e chi abita qui sa bene che non si tratta solo di nuvole scure: basta un acquazzone forte per rivelare le fragilità del nostro suolo, fatto di colli scoscesi e pianure che si allagano con facilità. Nelle zone urbane di Napoli, ad esempio, dove le strade antiche non sono progettate per drenare l’acqua moderna, questi eventi mettono in evidenza problemi cronici come la manutenzione carente delle fogne e il verde pubblico trascurato.
Tra i rischi più immediati, come evidenziato dalla Protezione Civile, ci sono possibili allagamenti nelle aree urbane e rurali, un rapido aumento dei livelli nei fiumi – pensiamo al Volturno o al Sarno, che non hanno bisogno di molto per straripare – e l’acqua che scorre impetuosa sulle strade, rendendo la viabilità un incubo. Non dimentichiamo poi le frane e la caduta di massi dai pendii più instabili, un pericolo ricorrente nelle nostre aree collinari, dove gli interventi di prevenzione sembrano sempre un passo indietro rispetto alle emergenze. È frustrante, per chi come me vive e racconta questa terra, vedere come eventi prevedibili possano esacerbare problemi sociali, come l’isolamento delle periferie o il disagio per i pendolari che affrontano il caos quotidiano.
In risposta, la Protezione Civile ha inviato una circolare a tutti i Comuni interessati, ordinando l’attivazione immediata dei Centri Operativi Comunali (COC). Le amministrazioni locali sono chiamate a implementare “tutte le misure strutturali e non strutturali” per contrastare i danni, seguendo i piani di emergenza che, speriamo, siano aggiornati e non solo parole su carta. Questo include un monitoraggio stretto del verde pubblico – per evitare che alberi o rami cadano sulle auto o sulle case – e un ascolto costante degli aggiornamenti dalla Sala Operativa Regionale. È un buon passo, ma come cronista del territorio, non posso fare a meno di riflettere su quanto queste misure debbano essere integrate con una pianificazione a lungo termine: quante volte abbiamo visto allarmi del genere passare senza che si investa davvero nella resilienza delle nostre comunità?
Mentre la macchina dei soccorsi si mette in moto, l’appello va direttamente ai cittadini: massima prudenza per tutta la giornata di domani. Napoli e la Campania meritano di meglio di queste ricorrenti battaglie contro il meteo; è tempo di trasformare queste allerte in opportunità per un dialogo più approfondito sulle nostre vulnerabilità ambientali. Rimanete aggiornati e, se potete, restate al coperto – la nostra terra è bella, ma sa essere implacabile.
