Cronaca
Arresti per spaccio a Santa Maria a Vico: due donne finite in manette, un altro segnale dei problemi locali che non accennano a diminuire. (85 caratteri)
#ArrestoSottoBanco: A Santa Maria a Vico, il pattugliamento svela un altro capitolo della piaga dello spaccio
In un tranquillo pomeriggio nella nostra Santa Maria a Vico, i carabinieri hanno messo fine a un’attività che purtroppo non sorprende più chi vive qui: l’arresto di due giovani donne, di 21 e 25 anni, originarie del Casertano e del Napoletano, sorprese con droga e tutto il necessario per alimentare il mercato illegale. È un episodio che mi fa riflettere su quanto la nostra comunità sia esposta a questi rischi, come se le storie di spaccio fossero una costante nel tessuto quotidiano di un’area che lotta per scrollarsi di dosso un’ombra persistente.
Tutto è partito da un normale giro di pattuglia, ieri pomeriggio, lunedì 18 novembre 2025, quando i militari della locale stazione si sono insospettiti per il comportamento anomalo di queste due ragazze a bordo di un’auto. Non è raro, da queste parti, che un gesto fuori posto attiri l’attenzione: forse un’occhiata nervosa o una sosta sospetta in una via solitamente tranquilla. La perquisizione del veicolo ha rivelato circa 40 grammi di sostanze stupefacenti – cocaina, marijuana e crack – già divisi in 29 dosi pronte per la strada, un chiaro segno di un’operazione organizzata per rifornire il mercato al dettaglio.
Ma andiamo oltre i fatti nudi e crudi: estendendo le ricerche alle loro abitazioni, i carabinieri hanno sequestrato un bilancino di precisione, bustine termosaldabili, una macchina per il sottovuoto, sei telefoni cellulari e 85 euro in banconote piccole, soldi che paiono il frutto di transazioni veloci e discrete. Come cronista del posto, mi chiedo quanto questo reperto non sia solo un successo per le forze dell’ordine, ma un campanello d’allarme per noi residenti. Quanti giovani, intrappolati in un’economia locale che offre poche alternative, finiscono per intrecciare le loro vite con questi giri? È un circolo vizioso che erode la fiducia nella nostra comunità, dove ogni arresto in flagranza – come è accaduto qui – sembra solo sfiorare la superficie di un problema più profondo.
Le due donne sono state immediatamente fermate e, dopo le procedure standard, collocate agli arresti domiciliari per disposizione dell’autorità giudiziaria. L’inchiesta, guidata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, prosegue per indagare eventuali legami con altri coinvolti, e onestamente, spero che questo porti a smantellare reti più ampie. Nel Casertano, dove storie come queste si intrecciano con la vita di tutti i giorni, è fondamentale non fermarsi alle apparenze: dobbiamo tutti riflettere su come prevenire, piuttosto che solo reprimere, per salvaguardare il futuro dei nostri giovani e la serenità delle nostre strade.
