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Cronaca

A San Giorgio, ancora un’evasione dai domiciliari con droga addosso: maresciallo fuori servizio lo blocca in tempo.

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A San Giorgio, ancora un’evasione dai domiciliari con droga addosso: maresciallo fuori servizio lo blocca in tempo.

#SanGiorgioInGamba: Un’evasione che dura il tempo di un caffè, tra le vie familiari di una città sempre in guardia

A San Giorgio a Cremano, dove le strade come via Roma raccontano storie di quotidianità mista a tensioni sotterranee, un giovane ha creduto che l’alba desertica fosse il suo alleato perfetto per un atto di ribellione. Ma in un territorio come il nostro, dove i legami comunitari e la presenza delle forze dell’ordine sono intrecciati nella vita di tutti i giorni, anche un passo falso può trasformarsi in una lezione amara.

Prendete Francesco Losacco, 24 anni, un volto non esattamente sconosciuto in questi quartieri. Qui da noi, dove le famiglie si conoscono e i vicoli custodiscono segreti, non è raro che qualcuno tenti di sfidare i suoi obblighi, pensando che la routine mattutina offra una via di fuga. Losacco era ai domiciliari per reati passati, ma ha calcolato male: ha dato un’occhiata fuori dal portone, convinto di essere invisibile in una via Roma ancora sonnacchiosa. Invece, la sua “libertà” è evaporata in meno di un minuto, catturata dall’occhio vigile di un maresciallo dei Carabinieri.

Immaginate la scena: il militare, in borghese e fuori servizio, sta semplicemente attraversando piazza Troisi per raggiungere la caserma e iniziare il turno. È un rituale comune da queste parti, dove i carabinieri sono parte del tessuto sociale, sempre pronti a riconoscere un’anomalia tra la folla. Con l’esperienza che solo chi vive sul territorio può accumulare, ha subito individuato Losacco – un giovane con un’aria sospetta, che si muoveva come se fosse in ritardo per un appuntamento proibito. Non c’è stato tempo per esitazioni: in un attimo, l’intervento ha bloccato tutto, trasformando una mattina tranquilla in un’operazione improvvisata.

Quando è arrivata la “Gazzella” dei colleghi dalla stazione locale, il quadro si è completato. La perquisizione non ha lasciato dubbi: in tasca, Losacco nascondeva 94 grammi di marijuana, già confezionati per lo spaccio, e 210 euro in contanti, probabile guadagno da attività illecite che, purtroppo, non sono una novità in una comunità come la nostra. È un problema che conosciamo bene a San Giorgio: la vicinanza a Napoli amplifica queste dinamiche, con il piccolo spaccio che si insinua tra le pieghe della vita quotidiana, erodendo la serenità che tanti residenti cercano di preservare.

Come cronista del posto, non posso fare a meno di riflettere su quanto questo episodio sia sintomatico. Losacco, ora di nuovo in custodia in attesa del giudice, ha pagato caro per la sua scelta impulsiva. Non è solo una storia di arresto, ma un richiamo alla realtà: in un borgo come il nostro, dove le forze dell’ordine operano con dedizione nonostante le risorse limitate, ogni tentativo di evasione finisce per evidenziare i rischi della criminalità di base. È un monito per tutti noi – residenti, istituzioni, comunità – a rafforzare quei legami che rendono San Giorgio un luogo resiliente, ma sempre esposto. Che questa vicenda serva da lezione, per evitare che le nostre piazze diventino scenari di fughe vane invece che spazi di convivenza.

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