Cronaca
A Napoli, l’ennesimo weekend di raid nella movida: oltre 600 identificati e veicoli sotto sequestro, la routine che non cambia.
Controlli serrati per la movida napoletana: Un weekend di sorveglianza tra Mare e Stadio, per tenere a bada il caos #NapoliSicura #MovidaSottoControllo #SicurezzaUrbana
Ah, Napoli, la città che non dorme mai, ma che spesso deve essere svegliata dal suo stesso baccano! Questo weekend, le forze dell’ordine hanno trasformato le nostre strade affollate in un vero e proprio set di controlli, puntando il dito su quei quartieri dove la movida si mescola pericolosamente con il rischio di disordini. Immaginatevi le serate tra Mergellina e Fuorigrotta, con la polizia che pattuglia come un guardiano instancabile, non solo per prevenire le solite risse – quelle che ultimamente hanno dato troppi grattacapi – ma per ricordare a tutti che qui, tra il chiasso dei locali e le urla dei tifosi, la sicurezza non è un optional.
Come cronista locale, cresciuto a pane e strade napoletane, vedo questi interventi non solo come numeri su un rapporto, ma come un riflesso delle nostre dinamiche quotidiane. Prendiamo l’area degli chalet di Mergellina e il lungomare: qui, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, affiancati dalla Polizia Locale, hanno setacciato ogni angolo. Risultato? 255 persone identificate, 35 delle quali con precedenti di polizia. E non è finita: tra i veicoli controllati, ben 60, sono state contestate 2 violazioni del Codice della Strada. È come se la città stesse dicendo: “Basta con i furbetti del volante, qui si guida con responsabilità, o almeno ci proviamo”.
Ma andiamo oltre, perché i problemi non si fermano al traffico. I motociclisti Nibbio dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno concentrato i loro sforzi su quel fenomeno irritante e radicato dei parcheggiatori abusivi, che infestano le zone della movida come erbacce in un giardino trascurato. Nel loro giro, 210 persone identificate, di cui 31 con precedenti, e 65 veicoli controllati, con due sequestri amministrativi e 12 sanzioni al Codice. Ritirata pure una patente: un segnale chiaro che, in una città dove il parcheggio è già un’arte, non c’è spazio per chi sfrutta il caos a proprio vantaggio. Da locale, mi chiedo: quanto durerà questa battaglia? Ogni volta che passo da quelle parti, vedo come questi abusivi tornino come funghi dopo la pioggia, erodendo la pazienza dei residenti e trasformando la vivacità napoletana in un fastidio quotidiano.
L’attenzione si è poi spostata su Fuorigrotta e le aree intorno allo stadio Diego Armando Maradona, un epicentro di energia dove eventi sportivi e locali attirano folle oceaniche. Qui, con un dispiegamento imponente – agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale uniti a Carabinieri, Guardia di Finanza e Reparto Prevenzione Crimine Campania – il servizio è stato a dir poco visibile. 220 persone identificate, 30 con precedenti, e 115 veicoli controllati, culminati in un sequestro penale e due amministrativi, più 12 violazioni contestate. È un’operazione che, da un lato, rassicura i cittadini, ma dall’altro ci fa riflettere su quanto la nostra città debba ancora lottare per conciliare l’entusiasmo del weekend con l’ordine pubblico. Come qualcuno del quartiere mi ha confidato, “Senza questi controlli, saremmo in balia del prossimo parapiglia”, e in effetti, in una Napoli che vive di contrasti, è proprio questo mix di divertimento e disciplina a definire il nostro carattere.
Insomma, questo weekend di controlli serrati dipinge un ritratto familiare: una Napoli sotto la lente, dove le forze dell’ordine cercano di bilanciare la nostra rinomata vitalità con la necessità di regole ferree. Da cronista immerso in queste strade, non posso che apprezzare lo sforzo, anche se mi domando quanto sia sostenibile nel lungo termine. La vera sfida è rendere questi interventi non un’eccezione, ma una norma che ci aiuti a godere della movida senza paure, preservando l’anima di una città che, nonostante tutto, resta un capolavoro imperfetto.
