Cronaca
A Napoli, ennesimo colpo fallito: rapinatore aggredisce titolare di ricevitoria, marito locale interviene e fa scattare l’arresto.
#NapoliSottoAssedio: Un’eroica reazione familiare sventa rapina in ricevitoria nel caotico Quartiere Mercato
Nel cuore pulsante di Napoli, dove le vie strette del Quartiere Mercato raccontano storie di vivacità quotidiana mista a tensioni sotterranee, un tentativo di rapina si trasforma in un’aggressione che evidenzia i rischi nascosti dietro il bancone di un’attività commerciale. Come cronista locale che cammina queste strade da anni, non posso fare a meno di riflettere su quanto episodi come questo rivelino le fragilità della nostra sicurezza urbana, in un’area dove il commercio è vitale ma esposto a minacce che la comunità conosce fin troppo bene.
I fatti si sono consumati ieri mattina in una ricevitoria di vico Gabella alla Rivera, una stretta traversa di via Amerigo Vespucci, sempre affollata di passanti e commercianti. Antonio Monticelli, un 42enne del centro storico, è entrato nel locale con l’evidente intento di un colpo rapido, ma la situazione è degenerata in violenza fisica. Ha afferrato la proprietaria, trascinandola con forza fino al bancone nel tentativo di farsi consegnare l’incasso della giornata.
La scena, che avrebbe potuto peggiorare, ha visto un colpo di scena grazie all’intervento tempestivo del marito della vittima, richiamato probabilmente dalle sue grida d’aiuto. In contesti come il Quartiere Mercato, dove le famiglie e i negozianti formano una rete informale di supporto, questo tipo di reazione non sorprende: è il riflesso di una comunità che, stanca di eventi simili, impara a difendersi da sola. Vista la prospettiva di essere sopraffatto, Monticelli ha mollato la presa e si è lanciato in una fuga affannosa, tentando di sparire tra la folla delle vie adiacenti – un trucco vecchio quanto le nostre strade labirintiche, ma spesso inefficace di fronte a una risposta coordinata.
L’allarme è scattato in fretta, e grazie alle descrizioni fornite dalle vittime, le pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale della Polizia di Stato, già impegnate nei controlli quotidiani del territorio, hanno dato il via a una caccia breve ma intensa. Pochi minuti dopo, gli agenti hanno intercettato e bloccato il fuggitivo lungo il Corso Umberto I, una delle arterie principali della città, non lontano dal punto della aggressione. Ora, Monticelli dovrà affrontare le conseguenze in tribunale, rispondendo delle accuse che pendono su di lui.
Come chi vive e respira queste dinamiche locali, non posso ignorare come questo episodio rifletta un problema più ampio: la persistente insicurezza che affligge i commercianti napoletani, spesso lasciati a gestire da soli rischi che dovrebbero essere contenuti da una presenza più capillare delle forze dell’ordine. Eppure, storie come questa, con il coraggio di un marito che fa la differenza, ci ricordano la resilienza del quartiere – un misto di vulnerabilità e forza che continua a definire la nostra Napoli.
