Cronaca
A Fuorigrotta, Napoli, la giustizia conferma 10 anni per il duplice omicidio stradale, un duro monito sui pericoli delle strade locali.
#GiustiziaSulleStradeDiNapoli: La condanna confermata per Dario Lenci riaccende il dibattito sulla sicurezza a Fuorigrotta
Nel cuore di Napoli, dove le strade raccontano storie di vita frenetica e tragiche cadute, la Corte d’Appello ha ribadito la sua linea dura contro l’incoscienza al volante, confermando i dieci anni di carcere per Dario Lenci, imputato per un duplice omicidio stradale che ha spezzato due giovani vite. Come cronista che vive queste dinamiche quotidiane, non posso fare a meno di vedere in questa sentenza un’eco delle nostre lotte urbane perpetuate: strade affollate, velocità esagerate e una cultura della guida che troppo spesso sfocia nel disastro.
È passato più di un anno da quella fatidica sera del 30 settembre 2023, quando Lucia Morra, 20 anni, e Francesco Altamura, 23 anni, stavano rientrando a casa dopo una serata al cinema, percorrendo via Terracina nel quartiere di Fuorigrotta. Qui, in un’area che conosco bene – con i suoi incroci affollati e le auto che sfrecciano come in una gara – Lenci, alla guida di un’Audi R4 noleggiata, ha trasformato un semplice sorpasso in un incubo. Viaggiando a tutta velocità e sotto l’influenza di alcol e sostanze, ha invaso la corsia opposta in un tratto con linea continua, procedendo quasi contromano. L’impatto è stato violento: i due ragazzi sono stati sbalzati via, perdendo la vita all’istante. È un copione fin troppo familiare per noi napoletani, dove la fretta e l’irresponsabilità trasformano le vie in trappole mortali.
Le famiglie delle vittime hanno combattuto una battaglia estenuante per due anni, assistite dai loro legali – l’avvocato Sergio Pisani per i Morra e gli avvocati Luigi Poziello e Teresa Armato per gli Altamura. Questa tenacia non è solo una questione personale, ma un simbolo di un anno buio come il 2023, quando Napoli ha contato 33 vittime della strada. Da locale, mi chiedo: quante volte dobbiamo piangere giovani promesse per scuotere le istituzioni? Fuorigrotta, con la sua vitalità e i suoi pericoli nascosti, merita più che condanne tardive; ha bisogno di interventi seri, come controlli più stringenti e una educazione stradale che vada oltre le parole.
Ora, con Lenci che rimane dietro le sbarre in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari, questa sentenza offre un briciolo di consolazione alle famiglie, ma lascia un’amara riflessione alla comunità. Napoli non può permettersi di dimenticare: ogni curva, ogni semaforo è un promemoria che la giustizia è necessaria, ma la prevenzione è vitale. La lotta per strade più sicure continua, e noi, qui sul territorio, dobbiamo esserne i primi guardiani.
