Cronaca
A Casal di Principe, ennesimo sequestro di carrozzeria abusiva: titolare denunciato per irregolarità diffuse.
#CasalDiPrincipe, l’ennesima eco-tragedia: sequestrata carrozzeria abusiva e denunciato il titolare per inquinamento e furto
A Casal di Principe, dove le storie di abusivismo ambientale sono ormai un triste ritornello, i carabinieri hanno colpito duro, smantellando quella che potrebbe definirsi l’ennesima minaccia silenziosa al nostro territorio. Conosco bene queste dinamiche locali: in una zona come la nostra, segnata da decenni di illegalità, operazioni come questa non sono solo interventi di routine, ma veri e propri segnali di allarme per una comunità stanca di vedere l’ambiente sacrificato sull’altare del facile guadagno.
I militari della Stazione di Casal di Principe, durante un’operazione mirata contro lo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, hanno scoperto un’attività meccanica operante completamente al di fuori della legge. Il titolare, un 58enne residente nel paese, si era messo in affari senza nemmeno sfiorare le autorizzazioni ambientali necessarie, ignorando del tutto le regole per la gestione dei rifiuti. È frustrante pensare a quante volte, passeggiando per le nostre strade, ci siamo imbattuti in situazioni simili, dove l’assenza di controlli permette a queste “imprese fantasma” di prosperare, avvelenando il suolo e l’aria che respiriamo.
All’interno dell’area, il quadro era desolante: cumuli di oli esausti, barattoli di vernice, paraurti, componenti meccaniche e altri scarti altamente inquinanti abbandonati alla rinfusa. Questa non è solo una violazione delle norme, è un affronto alla salute della nostra gente. E come se non bastasse, gli ispettori hanno individuato una cabina di verniciatura completamente irregolare, priva di qualsiasi sistema per abbattere i fumi tossici, mettendo a repentaglio non solo l’ambiente ma anche la sicurezza dei lavoratori e dei vicini. Qui, nel cuore di Casal di Principe, dove le famiglie lottano contro l’inquinamento cronico, simili scoperte non fanno che confermare quanto le maglie della prevenzione siano ancora troppo larghe.
Ma c’è di più, e non sorprende chi vive qui da anni: il 58enne è stato denunciato anche per un allaccio abusivo alla rete elettrica, aggirando il contatore in un classico esempio di furto aggravato. È un meccanismo che vediamo ripetersi, dove l’illegalità si intreccia con l’evasione, erodendo risorse pubbliche che potrebbero servire a migliorare la nostra qualità della vita. L’intera struttura, incluse attrezzature e rifiuti, è stata posta sotto sequestro penale, mentre le indagini proseguono per valutare l’impatto reale sul territorio e eventuali complici.
In un posto come Casal di Principe, dove l’orgoglio locale si scontra con le ombre del passato, episodi del genere non sono solo cronaca: sono un invito a riflettere. Serve più controllo, più educazione al rispetto ambientale, e forse un po’ di responsabilità condivisa per voltare pagina. Altrimenti, rischiamo di continuare a disinnescare “bombe ecologiche” senza mai spegnere la miccia.
