Cronaca
Osimhen: “Ignoravo l’accordo col Napoli”

Il caso Osimhen: un giallo che continua a scuotere il calcio italiano
Victor Osimhen, il centravanti del Napoli, ha finalmente rotto il silenzio sulla sua vicenda che ha scosso il calcio italiano. La sua testimonianza, resa nota attraverso un’intervista, ha gettato nuova luce sul caso delle plusvalenze che ha visto coinvolto il Napoli e il suo presidente, Aurelio De Laurentiis. Osimhen ha raccontato di non essere stato a conoscenza della trattativa che lo portò dal Lille al Napoli nel 2020, e di essere stato informato solo in un secondo momento dal suo agente e dal presidente del Lille.
Il racconto di Osimhen
Il giocatore ha descritto un contesto umano difficile, segnato dalla morte del padre proprio in quei giorni. “Non avevo la testa per pensare al calcio”, ha dichiarato. “Volevo solo sapere come stava lui. Dopo la sua morte ero arrabbiatissimo con il Lille e il mio agente, perché non ero riuscito a vederlo prima che morisse”.
La trasferta in Italia
Osimhen ha anche ricordato la sua trasferta in Italia, durante la quale incontrò l’allenatore e il presidente del Napoli. “Per rispetto del presidente del Lille andai comunque a Napoli, ma non avevo intenzione di firmare”, ha detto. “Incontrai l’allenatore, poi De Laurentiis a Capri. Mi parlò della città, ma io non capivo cosa dicesse con Giuntoli, perché parlavano in italiano”.
Le conseguenze dell’accordo
Il giocatore ha anche raccontato di aver scoperto solo più tardi i termini dell’accordo. “Chiesi la bozza del contratto al mio agente, ma mi disse che non l’aveva”, ha detto. “Mi arrabbiai e decisi di tornare in Francia. Poi interruppi il rapporto con lui”. L’affare si concluse con un trasferimento di 71 milioni di euro tra parte fissa e contropartite tecniche.
L’inchiesta e le conseguenze
La vicenda di Osimhen torna al centro dell’inchiesta che coinvolge Aurelio De Laurentiis, accusato di falso in bilancio per le stagioni 2019-2021. La FIGC ha archiviato la posizione sportiva del club, ma sul piano penale il presidente dovrà affrontare il processo dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Roma. Osimhen ha infine chiarito anche i rapporti con il suo attuale procuratore, Roberto Calenda, ricordando un prestito personale da 550 mila euro chiesto nel 2021 per spese familiari. Una vicenda complessa, in cui sport, affari e vita privata si intrecciano ancora una volta sullo sfondo di uno dei trasferimenti più discussi degli ultimi anni.Fonte
Cronaca
Auto rubata a Barcellona ritrovata a Napoli

Il traffico di auto rubate tra Spagna e Italia è un fenomeno in costante crescita, con casi sempre più frequenti di veicoli di lusso sottratti all’estero e immessi illegalmente sul mercato italiano. Recentemente, la Polizia metropolitana di Napoli ha rinvenuto una Mercedes rubata a Barcellona, nel corso di un controllo mirato condotto dal Nucleo di Investigazione stradale ambientale. Questo ritrovamento rappresenta un nuovo colpo al traffico di auto rubate e solleva interrogativi sulla possibile esistenza di una rete di traffici internazionali che attraversano il Mediterraneo.
Il ritrovamento dell’auto rubata
L’auto rubata è stata trovata in via Pietravalle, nella zona dei Colli Aminei, e porta la firma del Nucleo di Investigazione stradale ambientale. Il veicolo è stato individuato nel corso di un controllo mirato, che ha confermato i sospetti su una possibile rete di traffici internazionali.
Un fenomeno in crescita
Meno di una settimana fa, un episodio analogo aveva destato l’attenzione degli investigatori: sempre a Napoli, nel quartiere Pianura, era stata recuperata una Renault Arkana sottratta all’aeroporto di Barcellona e poi localizzata in città. Due casi in pochi giorni, con dinamiche simili, fanno pensare a un sistema organizzato di esportazione e ricettazione di automobili di lusso rubate all’estero e immesse illegalmente sul mercato italiano.
Le indagini in corso
Gli agenti stanno ora lavorando per ricostruire il percorso seguito dai mezzi, verificare eventuali collegamenti tra i due ritrovamenti e identificare i responsabili del traffico. L’inchiesta rientra in un’azione più ampia di contrasto ai reati transnazionali legati al commercio illecito di veicoli, un fenomeno in crescita che sfrutta rotte logistiche e portuali per spostare rapidamente i mezzi rubati da un Paese all’altro. Il traffico di auto rubate è un problema complesso che richiede una collaborazione internazionale per essere contrastato efficacemente.
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Cronaca
Arrestato pusher 27enne a Napoli in via Arenaccia

La lotta contro lo spaccio di droga a Napoli
Napoli è stata teatro di un’operazione di polizia che ha portato all’arresto di un 27enne napoletano, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Vasto-Arenaccia hanno effettuato l’arresto nella serata del 9 ottobre 2025, dopo aver sorpreso il giovane in flagranza di reato mentre cedeva una dose di hashish in cambio di denaro.
I dettagli dell’operazione
L’intervento è avvenuto nel corso di un servizio di controllo del territorio disposto per contrastare lo spaccio al dettaglio lungo via Arenaccia, una delle arterie più trafficate del quartiere. I poliziotti, durante un pattugliamento in moto, hanno notato un giovane a bordo di uno scooter che si avvicinava a un uomo fermo sul marciapiede. Lo scambio, rapido e sospetto, non è sfuggito agli agenti: in cambio di alcune banconote, il 27enne avrebbe consegnato un piccolo involucro.
La perquisizione e il rinvenimento della droga
Gli agenti sono intervenuti immediatamente, bloccando entrambi i soggetti. La successiva perquisizione personale ha permesso di rinvenire, addosso al presunto spacciatore, nove stecchette di hashish, per un peso complessivo di circa 12 grammi, oltre a 30 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. L’acquirente, invece, è stato trovato in possesso della dose appena comprata e per questo sanzionato amministrativamente per detenzione di stupefacente per uso personale.
L’arresto e la strategia di controllo
Il 27enne è stato quindi arrestato e accompagnato negli uffici del Commissariato Vasto-Arenaccia per le formalità di rito. L’operazione si inserisce in una più ampia strategia di controllo disposta dalla Questura di Napoli nelle aree maggiormente esposte al traffico di droga, in particolare tra piazza Nazionale, via Arenaccia e il Vasto, dove la presenza di microspaccio e scambi veloci in strada resta una delle principali criticità. La polizia continuerà a monitorare la situazione e a effettuare controlli per prevenire lo spaccio di droga e garantire la sicurezza dei cittadini.
Cronaca
Anziana scippata e trascinata a Salerno, due arresti effettuati

La violenza in strada: due arresti per scippi a Salerno e Vietri sul Mare
La Polizia di Stato ha arrestato due uomini accusati di essere i responsabili di due violenti scippi avvenuti tra Salerno e Vietri sul Mare alla fine dell’estate. Il gip del Tribunale di Salerno ha emesso nei loro confronti un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per i reati di furto con strappo, rapina impropria aggravata e lesioni personali aggravate.
Il primo episodio: la violenza nel centro cittadino di Salerno
Il primo episodio risale al 30 agosto, quando i due uomini, a bordo di una motocicletta di grossa cilindrata, si sarebbero avvicinati a una donna intenta a camminare lungo il marciapiede, strappandole di mano la borsa e fuggendo a tutta velocità tra i vicoli del centro.
Il secondo episodio: la violenza a Vietri sul Mare
Pochi giorni dopo, la coppia avrebbe colpito ancora, questa volta a Vietri sul Mare, lungo la costiera. La vittima, un’anziana di oltre ottant’anni, è stata aggredita con lo stesso modus operandi, ma la violenza dello strappo l’ha fatta cadere a terra: la donna è stata trascinata per diversi metri, riportando una frattura dell’omero e altre lesioni.
Le indagini e l’arresto
Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Salerno, sono partite subito dopo la denuncia e hanno permesso, grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza e alla comparazione di diversi elementi investigativi, di risalire all’identità dei presunti autori. Determinante è stato anche il riconoscimento del mezzo utilizzato, una motocicletta di grossa cilindrata notata in entrambi i luoghi degli scippi. I due uomini – entrambi residenti nell’area dell’Agro nocerino-sarnese e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio – sono stati quindi raggiunti dall’ordinanza di arresto e posti agli arresti domiciliari in attesa del processo.
Conclusioni
L’arresto dei due uomini accusati di essere i responsabili dei violenti scippi a Salerno e Vietri sul Mare è un risultato importante per la sicurezza della zona. La Polizia di Stato e la Procura salernitana hanno lavorato insieme per risalire all’identità dei presunti autori e per portarli alla giustizia. Il caso è un esempio di come la violenza in strada possa avere conseguenze serie e di come sia importante che le forze dell’ordine lavorino per prevenire e contrastare tali reati.