Cronaca
Med Exhibit a Napoli: poker dal 27 febbraio al 1° marzo

La Mostra d’Oltremare di Napoli si prepara a ospitare il Med Exhibit Print&Foto 2026
Il Med Exhibit Print&Foto, la fiera dedicata al mondo della stampa, della comunicazione visiva e della fotografia, torna alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal 27 febbraio al 1° marzo 2026. Questa quarta edizione punta a consolidarsi come punto di riferimento per il Sud Italia e per l’intero bacino mediterraneo, offrendo un’esperienza unica e completa per professionisti e aziende del settore.
Una nuova era per il Med Exhibit Print&Foto
L’organizzatore Massimo Solimene sottolinea come l’apertura alla fotografia rappresenti l’evoluzione naturale della manifestazione, poiché “parlare di stampa significa inevitabilmente parlare di immagine”. La strategia della fiera è chiara: offrire workshop, dimostrazioni dal vivo, incontri B2B e aree esperienziali per mettere in contatto professionisti e aziende, andando oltre la semplice esposizione di macchinari e tecnologie.
Il focus sull’integrazione tra stampa e fotografia
Il focus di quest’anno è sull’integrazione tra stampa e fotografia, un connubio che renderà la fiera più inclusiva e attrattiva per fotografi, graphic designer, editori e agenzie di comunicazione. Gli organizzatori cercano di attirare un pubblico qualificato, fatto di operatori interessati a creare sinergie e partnership reali, non semplici visitatori di passaggio.
La posizione strategica di Napoli e la crescita del Med Exhibit
La manifestazione punta a crescere anche grazie alla posizione strategica di Napoli come ponte naturale tra Europa e Mediterraneo. Con il supporto di app dedicate, matchmaking digitale e una logistica più snella, il Med Exhibit vuole distinguersi dalle fiere tradizionali, offrendo accessibilità e specializzazione. Il Med Exhibit Print&Foto 2026 si prepara a essere un evento imperdibile per tutti coloro che operano nel settore della comunicazione visiva e della fotografia.
Cronaca
Incidente a Caiazzo, 16enne perde la vita

Tragedia sulla strada: un ragazzo di 16 anni perde la vita in un incidente stradale a Caserta
La Campania è ancora una volta scossa da un tragico incidente stradale. Nella notte, un giovane di 16 anni è morto in un incidente che ha coinvolto una Fiat Punto sulla strada provinciale 330, che collega Caiazzo ad Alvignano. Il ragazzo viaggiava con il fratello maggiore e un amico, entrambi feriti gravemente nell’incidente. La vettura è finita fuori strada e si è schiantata contro un muro, causando la morte del ragazzo seduto sul sedile anteriore.
Dinamica dell’incidente
L’incidente sembra essere stato causato da una perdita di controllo della vettura da parte del giovane alla guida, 19 anni. La velocità sostenuta in un tratto particolarmente insidioso della strada potrebbe essere stata la causa dello schianto. L’errore fatale ha trasformato una notte tra ragazzi in una tragedia senza ritorno.
La comunità in lutto
Il dolore si è diffuso rapidamente nella comunità di Caiazzo, dove il giovane frequentava la scuola e dove la famiglia è molto conosciuta. Amici, parenti e coetanei si sono stretti nel cordoglio, increduli davanti a una vita spezzata troppo presto.
L’emergenza sicurezza stradale in Campania
L’incidente riaccende i riflettori sulla vera e propria emergenza sicurezza stradale in Campania. Secondo i dati più recenti, la regione si conferma tra le più colpite dagli incidenti mortali, con una frequenza preoccupante soprattutto tra i giovani. Curve pericolose, strade provinciali poco illuminate, abitudini di guida rischiose e controlli insufficienti compongono un mix che, ogni anno, produce decine di vittime.
Un grido d’allarme
Il muro contro cui si è fermata la corsa della Punto diventa oggi il simbolo di un dramma che si ripete con impressionante regolarità: famiglie distrutte, comunità in lutto, statistiche che raccontano la “strage silenziosa” delle nostre strade. Un grido d’allarme che, ancora una volta, chiede risposte in termini di prevenzione, educazione alla guida e sicurezza viaria. Perché dietro ogni numero c’è un nome, un volto, una vita che non tornerà più.
Cronaca
Maradona, Comune apre ai privati per il nuovo stadio

Il futuro dello stadio Diego Armando Maradona di Napoli è nuovamente al centro del dibattito cittadino. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso la disponibilità dell’amministrazione a valutare un percorso di investimento privato sull’impianto di Fuorigrotta, simile a quanto sta avvenendo a Milano con San Siro. Questa mossa potrebbe rappresentare un segnale distensivo e un possibile punto di incontro per la società calcistica del Napoli e l’amministrazione comunale.
Il contesto della discussione
La discussione sul futuro dello stadio Maradona è intricata e coinvolge diverse parti interessate. Il Comune di Napoli ha investito risorse pubbliche per l’adeguamento dello stadio, soprattutto in occasione delle Universiadi 2019. Tuttavia, la società calcistica del Napoli, guidata da Aurelio De Laurentiis, chiede maggiore autonomia e condizioni più favorevoli per la gestione degli spazi.
Le posizioni delle parti interessate
Il patron De Laurentiis ha più volte espresso l’ipotesi di costruire un nuovo stadio di proprietà, lontano da Fuorigrotta, a causa delle difficoltà di investire in un impianto comunale. Il sindaco Manfredi, invece, ha ribadito la disponibilità dell’amministrazione a valutare un percorso di investimento privato sull’impianto, a condizione che ci siano progetti concreti e di ampio respiro.
Le possibili ricadute
La vicenda di Milano, dove il Consiglio comunale ha approvato la vendita di San Siro a Milan e Inter, segna un precedente importante per le grandi città italiane. A Napoli, la discussione è appena iniziata, ma le parole del sindaco suonano come un invito al club di De Laurentiis a presentare un progetto serio e concreto. La eventuale cessione o cambio di gestione dello stadio Maradona avrebbe inevitabilmente ricadute emotive e politiche sulla città e sui tifosi del Napoli.
Il futuro dello stadio Maradona
Il futuro dello stadio Diego Armando Maradona è ancora incerto, ma la disponibilità dell’amministrazione comunale a valutare un percorso di investimento privato potrebbe rappresentare un’opportunità per trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti interessate. La società calcistica del Napoli, il Comune di Napoli e i tifosi del club dovranno lavorare insieme per trovare un accordo che garantisca il futuro dello stadio e del calcio nella città.Fonte
Cronaca
Nola, algerino ruba bici elettrica e aggredisce il proprietario, arrestato

Un uomo di 31 anni di origini algerine è stato arrestato a Nola, in provincia di Napoli, con le accuse di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio è avvenuto in via On. Franco Napolitano, dove l’uomo ha rubato una bicicletta elettrica e ha aggredito fisicamente il proprietario che lo aveva sorpreso. La Polizia di Stato è intervenuta prontamente, grazie anche all’aiuto di un agente fuori servizio che si trovava nella zona, e ha arrestato il malvivente dopo una breve resistenza.
Il contesto dell’arresto
L’arresto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, quando l’uomo ha rubato la bicicletta elettrica e ha tentato di fuggire. Il proprietario della bicicletta, sorpreso dal furto, ha tentato di fermare il ladro, ma è stato aggredito fisicamente. L’agente fuori servizio, accortosi della scena, è intervenuto prontamente e ha chiamato la Polizia di Stato, che è arrivata sul posto in tempi rapidi.
La resistenza e l’arresto
Il sospettato ha opposto resistenza all’arresto, rendendo necessario un intervento deciso da parte delle forze dell’ordine. Dopo una breve lotta, l’uomo è stato immobilizzato e arrestato. Ora si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria, che valuterà le accuse di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale.
Le indagini e la comunità
Le indagini proseguono per chiarire eventuali ulteriori responsabilità e per verificare se l’individuo sia coinvolto in altri episodi simili nella zona. La comunità di Nola tira un sospiro di sollievo, grazie all’intervento tempestivo che ha evitato conseguenze più gravi per la vittima. L’operazione testimonia l’efficacia e la prontezza della Polizia di Stato nel garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare la criminalità sul territorio.
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