Cronaca
Dal Serie D a Wembley: storia di G. Di Lorenzo

Il percorso di Giovanni Di Lorenzo, un esempio di dedizione e resilienza nel mondo del calcio. Dal suo esordio come attaccante nelle serie minori, Di Lorenzo ha scalato le categorie, trasformandosi in un terzino di alto livello e conquistando importanti traguardi con il Napoli e la Nazionale italiana. La sua storia è un’incredibile dimostrazione di come la costanza, il lavoro e la passione possano portare a risultati straordinari.
La trasformazione da attaccante a terzino
La carriera di Di Lorenzo è stata caratterizzata da una trasformazione importante, ossia il passaggio da attaccante a terzino. Questa scelta ha permesso a Di Lorenzo di esprimere al meglio le sue qualità e di diventare un giocatore fondamentale per il Napoli e la Nazionale italiana.
Gli anni della gavetta
Gli anni trascorsi nelle categorie inferiori sono stati fondamentali per la crescita di Di Lorenzo. La gavetta ha permesso a Di Lorenzo di maturare e di sviluppare le sue abilità, anche in momenti difficili. La sua determinazione e il supporto della sua famiglia e di sua moglie sono stati cruciali per superare gli ostacoli e raggiungere i suoi obiettivi.
Il successo con il Napoli e la Nazionale
Oggi, Di Lorenzo è un giocatore di alto livello, con 50 presenze in Nazionale e due Scudetti conquistati come capitano del Napoli. Il suo percorso è un esempio per tutti gli giovani calciatori che sognano di raggiungere il successo. La sua storia dimostra che con la costanza, il lavoro e la passione, è possibile conquistare importanti traguardi e realizzare i propri sogni.
Il segreto del successo
Il segreto del successo di Di Lorenzo? Non aver mai mollato. La sua determinazione e la sua passione per il calcio lo hanno portato a raggiungere i suoi obiettivi, anche quando sembravano impossibili. La sua storia è un’incredibile dimostrazione di come la resilienza e la dedizione possano portare a risultati straordinari.Fonte
Cronaca
Assassino di Paupisi e il mostro del Circeo: un collegamento

La Tragica Unione di Due Eventi
Campobasso è diventata il luogo di unione di due eventi tragici della cronaca italiana, distanti nel tempo ma legati da un destino geografico che sembra quasi beffardo. Nelle campagne di Ferrazzano, piccolo centro in provincia di Campobasso, i carabinieri hanno rintracciato Salvatore Ocone, 58 anni, l’operaio di Paupisi, in provincia di Benevento, accusato di aver assassinato a colpi di pietra la moglie, Elisabetta Polcino, 49 anni. Dopo il delitto, l’uomo era fuggito portando con sé i due figli, con un tragico epilogo: uno dei bambini è stato ritrovato morto, l’altra in condizioni gravissime.
Il Fantasma del Circeo
Il richiamo è inevitabile. Oggi ricorre il 50esimo anniversario del massacro del Circeo, uno dei delitti più efferati della storia criminale italiana. Era il 1975 quando Angelo Izzo, insieme a Gianni Guido e Andrea Ghira, sequestrò e seviziò due ragazze, Rosaria Lopez e Donatella Colasanti: la prima fu assassinata, la seconda riuscì miracolosamente a salvarsi. Un caso che segnò l’Italia degli anni Settanta, simbolo della violenza maschilista e del degrado culturale di un’epoca.
Ocone e Izzo: Follie Diverse, Stesso Luogo Maledetto
Il parallelismo tra Ocone e Izzo non è giudiziario ma narrativo, quasi simbolico. Due storie distanti, certo: da un lato il femminicidio familiare, figlio di una rabbia cieca, di dinamiche domestiche che si trasformano in tragedia; dall’altro la violenza spietata di un criminale seriale, con radici profonde nel buio degli anni di piombo. Eppure il destino ha voluto che i due nomi si incrociassero nella geografia di Ferrazzano, un paese che ormai porta il peso di un ricordo ingombrante: luogo di catture e delitti, scenario che si presta a diventare simbolo di un’Italia che non riesce a liberarsi dal fantasma dei propri mostri.
Emergenza Femminicidi e Violenza Domestica
Il caso Ocone si inserisce nel contesto drammatico della violenza di genere che, come confermano i dati, continua a insanguinare l’Italia. Le cronache giudiziarie raccontano ogni settimana di donne uccise da mariti, compagni o ex partner. Secondo le statistiche del Viminale, oltre 100 donne all’anno vengono assassinate in Italia, in gran parte in ambito familiare o affettivo. Il femminicidio di Paupisi, con l’agghiacciante epilogo dei figli coinvolti, diventa così l’ennesimo tassello di una strage silenziosa, che attraversa città e piccoli paesi, senza distinzione geografica.
Un Filo Nero Lungo Cinquant’Anni
Da Rosaria Lopez a Elisabetta Polcino, dalla casa del Circeo alle campagne di Paupisi e Ferrazzano, scorre un unico filo nero: quello della violenza sulle donne, della brutalità maschile, della fragilità delle istituzioni nel prevenire e contenere tragedie annunciate. E mentre Salvatore Ocone attende ora il giudizio della magistratura, il nome di Ferrazzano torna sulle pagine di cronaca, non per il ricordo di Angelo Izzo, né per la ricorrenza del Circeo, ma per un nuovo episodio di sangue che ripropone, sotto altre forme, lo stesso antico dolore: quello di donne vittime, ancora oggi, di una violenza che sembra non conoscere fine.
Cronaca
Salta conferenza Sporting Lisbona per guasto aereo

Lo Sporting Lisbona costretto a rinviare la partenza per Napoli a causa di un guasto al motore
Un guasto al motore ha mandato in tilt i piani dello Sporting Lisbona, costringendo la squadra a rinviare la partita per Napoli e annullare la consueta conferenza stampa di vigilia. Il volo dall’aeroporto Humberto Delgado, inizialmente previsto per le 14.55, ha subito un ritardo che ha impedito al tecnico Rui Borges di presentarsi davanti ai giornalisti.
Dettagli dell’incidente
Il guasto al motore ha costretto la squadra a riprogrammare la trasferta, con la possibilità di partire mercoledì mattina, lo stesso giorno della sfida allo Stadio Diego Armando Maradona contro il Napoli. La compagnia aerea coinvolta sta cercando di organizzare un volo alternativo per garantire che la squadra arrivi in città nel minor tempo possibile, evitando ulteriori disagi alla preparazione della partita.
Impatto sulla partita
L’episodio aggiunge un imprevisto al già intenso clima di Champions League, con i tifosi in ansia per l’arrivo della formazione lusitana. La partita contro il Napoli è una delle più attese della stagione e il ritardo dello Sporting Lisbona potrebbe influire sulla preparazione della squadra. La situazione è in costante evoluzione e si attendono ulteriori aggiornamenti sulla partenza della squadra.
Aggiornamenti sulla situazione
La squadra e la compagnia aerea stanno lavorando per risolvere il problema e garantire che la partita si svolga regolarmente. I tifosi sono invitati a seguire gli aggiornamenti ufficiali per sapere quando la squadra arriverà a Napoli e se la partita sarà effettivamente disputata come previsto. L’articolo sarà aggiornato con nuove informazioni non appena saranno disponibili. Articolo pubblicato il 30 Settembre 2025 – 20:11 – Vincenzo Scarpa
Cronaca
Paupisi, marito assassino trovato a Campobasso, figlio morto

Una tragedia familiare di proporzioni inaudite ha colpito il piccolo comune di Paupisi, nel Beneventano, lasciando la comunità locale in stato di shock. La vicenda, caratterizzata da una violenza estrema, ha visto coinvolti i membri di una famiglia apparentemente normale, la cui vita è stata improvvisamente spezzata da un evento catastrofico.
La vicenda
La tragedia si è svolta all’interno della casa di famiglia, dove è stata trovata senza vita Elisabetta Polcino, una donna di 49 anni. Le indagini hanno rivelato che l’autore dell’omicidio sarebbe stato il marito, Salvatore Ocone, 58 anni, che ha quindi fuggito con i due figli minorenni a bordo di una Opel Mokka nera.
La fuga e il suo tragico epilogo
La fuga di Ocone è stata breve, ma ha avuto conseguenze devastanti. Dopo una corsa disperata delle forze dell’ordine, che hanno setacciato il territorio tra Campania e Molise, l’uomo è stato rintracciato e bloccato a Ferrazzano, in provincia di Campobasso. Tuttavia, nel frattempo, la vicenda ha assunto contorni ancora più drammatici, con la scoperta del corpo senza vita di uno dei figli della coppia, un ragazzo di 15 anni.
Le vittime e le indagini
L’另ra figlia della coppia, una ragazza di 17 anni, è stata trovata viva, ma ferita, e ricoverata all’ospedale di Campobasso. Le sue condizioni non sono critiche, ma la famiglia è comunque stata distrutta. Gli inquirenti stanno lavorando per chiarire i moventi, i dettagli della lite e le dinamiche che hanno portato all’ennesimo femminicidio, sfociato in una carneficina domestica. La comunità di Paupisi è sotto choc, con una famiglia normale improvvisamente spezzata dalla violenza.
La riflessione su un problema sociale
Questa tragedia familiare aggiunge un altro capitolo alla lunga lista di femminicidi in Italia, costringendo a riflettere su quanto fragile e vulnerabile possa essere la vita tra le mura domestiche. La violenza di genere è un problema sociale che richiede una riflessione approfondita e un impegno concreto per la prevenzione e la protezione delle vittime. La comunità di Paupisi è in lutto, e l’intera nazione è chiamata a riflettere su questo problema e a cercare soluzioni per prevenire simili tragedie in futuro.
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