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Cronaca

Vergogna all’Orto Botanico di Napoli: ragazzini rubano l’Abete di Natale. Segato anche un altro albero

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Vergogna all’Orto Botanico di Napoli: ragazzini rubano l’Abete di Natale. Segato anche un altro albero

Gang di ragazzini entrano illegalmente nell’Orto Botanico: rubano un abete e ne segano un altro. Il direttore fa denuncia. L’amarezza: “A volte viene da pensare che il nostro lavoro sia inutile”

Quanto resta dopo il furto dell’albero di Natale / foto Orto Botanico Napoli

Il furto di abeti nel periodo di Natale, legno da incendiare per alimentare il “cippo” di Sant’Antonio a gennaio è una vergogna che spesso passa in secondo piano soltanto perché gli autori «sono ragazzini». Ma le modalità sono quelle dei furti e della gang. Stavolta ad avere la peggio sono gli alberi ospitati nell’Orto Botanico di via Foria, una delle strutture più importanti di una città che ormai si regge su cemento, bancarelle e dehors, un luogo di studio universitario ma anche aperto alla città. Chi è stato all’Orto Botanico sa di cosa si parla: un gioiello di Napoli, fondamentale per una rilassante passeggiata e al tempo stesso per comprendere l’importanza delle specie vegetali, la loro storia, la varietà di fiori, piante e alberi che è vita e bellezza.

Il direttore dell’Orto Botanico di Napoli Paolo Caputo lo definisce «evento spiacevole». E spiega l’accaduto: «Hanno rubato il nostro albero di Natale! Si trattava di un bell’abete di circa 3 metri in vaso, che avevamo decorato con ciclamini e che avremmo inteso piantare in Orto dopo il periodo natalizio. L’albero è stato strappato dal vaso, trascinato fino al muro di cinta e buttato giù. Nel pomeriggio del 19 dicembre) un gruppo di ragazzini ha tentato ripetutamente di entrare nell’Orto scavalcando il cancello, ma il personale di sorveglianza è riuscito ad evitarlo. Probabilmente…

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Cronaca

Due ragazzini detenuti tentano di scappare dall’Ipm di Nisida, uno resta incastrato

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Due ragazzini detenuti tentano di scappare dall’Ipm di Nisida, uno resta incastrato

Due detenuti minori tentano fuga a Napoli, uno rimane incastrato. Presi entrambi. La polizia penitenziaria: “Nisida piena come mai”

L’Ipm, istituto penitenziario minorile di Nisida, Napoli, è di nuovo al centro della cronaca cittadina per un tentativo di fuga, sventato, da parte di due dei suoi ospiti. Si tratta di due giovani, di origine straniera, che hanno tentato la fuga venerdì pomeriggio durante le attività sportive: uno è stato preso da un ispettore che subito dopo l’allarme l’ha trovato a un’altezza di circa 4 metri, con la caviglia incastrata tra un palo e il muro. L’altro aveva già superato il muro di cinta ma è stato bloccato dalla Polizia Penitenziaria coordinata dal comandante e dal direttore dell’istituto.

Il presidente e il segretario del sindacato delle guardie penitenziarie Uspp, Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio denunciano l’accaduto e il sofravvollamento dell’istituto minorile: «Gli eventi critici sono all’ordine del giorno nel carcere minorile di Nisida, affollato come non mai. Si registra un mix esplosivo composto da giovanissimi extracomunitari ingestibili e loro coetanei napoletani, imparentati con i vertici del clan locali. I nostri complimenti vanno al comando della polizia penitenziaria, per come affronta le continue emergenze ma, oramai, nel circuito penale minorile questo mix esplosivo tra utenza proveniente dal territorio di Napoli e la provincia, di non facile gestione anche perché legati da vincoli di parentela con soggetti di elevato spessore criminale, è ingestibile.

Anche i detenuti extracomunitari provenienti dal Nord Italia sono estremamente complicati in quanto completamente refrattari…

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Cronaca

Omicidio nel Casertano: uomo pugnalato in casa dopo una lite. Ricercato il figlio

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Omicidio nel Casertano: uomo pugnalato in casa dopo una lite. Ricercato il figlio

Omicidio nel Casertano. Ricercato il figlio della vittima, l’ipotesi è una lite sfociata nel sangue.

Immagine di repertorio

Un uomo di 48 anni è stato ammazzato a coltellate nella notte a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. Il fatto è accaduto intorno all’una e trenta del mattino in casa della vittima, rinvenuta riversa sul pavimento della cucina. I carabinieri della stazione Cancello e della Compagnia Maddaloni lavorano per individuare il figlio della vittima, indiziato del fatto. Il giovane avrebbe litigato con il padre colpendolo con più coltellate fino ad ucciderlo.

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Cronaca

Lite in discoteca a Posillipo, poi l’agguato in piazza Mercato: 9 arresti per tentato omicidio

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Lite in discoteca a Posillipo, poi l’agguato in piazza Mercato: 9 arresti per tentato omicidio

A distanza di un anno arrivano 9 arresti per il tentato omicidio di un giovane di 21 anni: l’agguato, come emerso dalle indagini, sarebbe da inserirsi nella rivalità tra due gruppi criminali contrapposti.

Piazza Mercato

C’è una svolta a distanza di oltre un anno per il tentato omicidio di un giovane di 21 anni, vittima di un agguato, il 5 novembre del 2023, in piazza Mercato, nel cuore di Napoli: la Polizia di Stato, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, ha arrestato 9 persone, indiziati di tentato omicidio, porto e detenzione di arma da fuoco in luogo pubblico e pubblica intimidazione con l’uso delle armi e violenza privata, tutti aggravati dalle modalità mafiose.

Le investigazioni della Squadra Mobile di Napoli sono partite proprio a seguito dell’agguato del 5 novembre 2023 quando il 21enne, R.F., venne ferito da un colpo di pistola in piazza Mercato. Il giovane venne ferito in seguito a una lite avvenuta precedentemente, quella sera, tra due gruppi di giovani in un locale di Posillipo, quartiere collinare di Napoli; il 21enne, estraneo ai fatti, è stato ferito solo perché cugino di uno dei ragazzi coinvolti nell’alterco.

Guerra tra due gruppi criminali: così è nato l’agguato

Nel corso delle indagini, i poliziotti hanno rivelato l’esistenza di un gruppo criminale formato da giovani, originariamente legato al clan Contini e operante nella zona delle cosiddette “Case Nuove”. La lite e il conseguente tentato omicidio del 21enne sarebbero, come hanno svelato le indagini, sarebbero proprio da inserirsi in una contrapposizione tra questo gruppo criminale e uno operante ai Quartieri Spagnoli.

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