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Cronaca

Truffe informatiche e spaccio, su centinaia di Postepay i soldi delle attività illecite: sequestrati più di 500mila euro

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Truffe informatiche e spaccio, su centinaia di Postepay i soldi delle attività illecite: sequestrati più di 500mila euro

Sono 20 le persone destinatarie di misure cautelari a Pompei, nella provincia di Napoli per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, associazione a delinquere, frode informatica e riciclaggio.

Immagine di repertorio

Spaccio di droga e frodi informatiche, i cui proventi illeciti venivano poi riciclati tramite centinaia di Postepay. A Pompei, nella provincia di Napoli, i poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito misure cautelari nei confronti di 20 persone, su richiesta della Procura di Torre Annunziata, accusate a vario titolo di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, associazione a delinquere, frode informatica e riciclaggio. Nei confronti di 19 dei 20 soggetti, inoltre, è stato operato un sequestro preventivo per un totale di 553.633 euro.

Le indagini sono partite circa quattro anni fa, in piena emergenza Covid, in seguito all’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco a Pompei. L’articolata attività investigativa ha permesso ai poliziotti di appurare l’esistenza di una fiorente attività di spaccio tra la città e i comuni limitrofi; stando a quanto appreso dagli inquirenti, alcuni clienti avevano dei veri e propri conti aperti, dai quali gli spacciatori scalavano le cifre corrispondenti allo stupefacente acquistato. Inoltre, i poliziotti accertavano anche l’esistenza di una associazione dedita al riciclaggio di denaro proveniente da truffe informatiche messe a segno dagli indagati su tutto il territorio nazionale.

Grazie alle intercettazioni, gli inquirenti hanno accertato che alcuni degli indagati erano deputati al reclutamento di “spicciatori”, ovvero soggetti che intestavano a loro nome della carte Postepay…

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Ischia: salvato un 75enne colpito da ictus all’ospedale Rizzoli

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Ischia: salvato un 75enne colpito da ictus all’ospedale Rizzoli

Eccellenza Medica all’Ospedale Rizzoli di Ischia: Salvo un 75enne colpito da Ictus

Una storia di successo si racconta oggi dall’ospedale Rizzoli di Ischia, dove un 75enne ha affrontato un’emergenza vitale. Colpito da un grave ictus cerebrale, il paziente è stato salvato grazie a tempestivi interventi medici che hanno fatto la differenza tra vita e morte. La rapidità del trattamento ha permesso di ridurre al minimo i danni cerebrali, evidenziando l’importanza di un sistema sanitario efficiente e reattivo.

Intervento Rapido e Preciso

L’intervento fondamentale è stato eseguito immediatamente al momento dell’arrivo del paziente. Il team di specialisti ha agito con prontezza, attuando tutte le procedure necessarie per ridurre l’impatto dell’ictus. I medici hanno utilizzato tecniche all’avanguardia che hanno garantito un risultato positivo, dimostrando che una diagnosi precoce può salvare vite umane.

Team Medico Eccellente

Il personale sanitario dell’ospedale Rizzoli ha dimostrato un’alta competenza e un’ottima coordinazione. Lavorando come un orologio svizzero, i medici, gli infermieri e gli specialisti di neurologia si sono uniti per garantire le migliori cure; ogni secondo contava per il paziente, e il loro impegno è stato decisivo.

L’importanza della Prevenzione

Questo episodio sottolinea l’importanza della prevenzione e della consapevolezza riguardo ai sintomi dell’ictus. Riconoscere i segnali di allerta (come difficoltà nel parlare, paralisi a un lato del corpo e mal di testa improvviso) può fare la differenza tra un recupero soddisfacente e danni permanenti.

In conclusione, la storia dell’anziano paziente di Ischia è un testamento alla professionalità e alla dedizione del personale medico. L’ospedale Rizzoli continua a rappresentare un faro di speranza e competenza nel panorama sanitario italiano, e questa vicenda è solo una delle molte che evidenziano l’eccellenza della medicina locale.

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Meta: Rimosso un manufatto abusivo in zona vincolata

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Meta: Rimosso un manufatto abusivo in zona vincolata

Demolizione di un edificio abusivo a Meta: intervento decisivo contro l’edilizia illegale

Meta ha recentemente assistito alla rimozione di un immobile costruito senza le necessarie autorizzazioni. Questo intervento, eseguito in conformità a un’ordinanza del Tribunale di Torre Annunziata, rappresenta un’importante azione nel contrasto all’abusivismo edilizio che affligge la penisola sorrentina.

Azioni legali contro l’abusivismo

La demolizione dell’edificio situato in via Alberi è parte di un’iniziativa più ampia volta a garantire la legalità nel settore edilizio. Questo edificio, privo di qualsiasi autorizzazione, era segnalato da tempo dalle autorità locali come esempio di violazione delle normative urbanistiche. La decisione del Tribunale si inserisce in un contesto di crescente impegno contro le costruzioni illegali nella zona.

Il ruolo della comunità e delle istituzioni

Il successo di quest’operazione non è solo il risultato del lavoro delle forze dell’ordine, ma anche della collaborazione attiva della comunità e delle istituzioni. Gli abitanti di Meta hanno dimostrato un forte senso civico, segnalando situazioni di abusivismo e contribuendo a una maggiore consapevolezza riguardo alla necessità di rispettare le leggi edilizie.

Impatti sul territorio e sulla sicurezza

La demolizione di edifici abusivi non solo ripristina la legalità, ma ha anche effetti positivi sul territorio. Ridurre l’abusivismo edilizio è essenziale per conservare l’integrità urbanistica della penisola sorrentina e garantire la sicurezza dei cittadini. Strutture costruite senza autorizzazione possono infatti rappresentare un rischio per la sicurezza pubblica e per l’ambiente.

Conclusione: un passo verso la legalità

Questo intervento a Meta rafforza l’impegno delle autorità locali nella lotta contro l’abusivismo edilizio e sottolinea l’importanza di una collaborazione continua tra cittadini e istituzioni. La strada per un futuro più legale e sostenibile nella penisola sorrentina è ancora lunga, ma azioni come questa sono fondamentali per raggiungere tali obiettivi.

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Constr. abusiva a Ponticelli: sequestro e denuncia per recidivo

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Constr. abusiva a Ponticelli: sequestro e denuncia per recidivo

Bloccata una Costruzione Abusiva a Ponticelli: Intervento della Polizia Locale

Napoli ha assistito a un nuovo intervento decisivo contro l’abusivismo edilizio nel quartiere di Ponticelli. Questa mattina, una segnalazione ha portato gli agenti del Reparto Tutela Edilizia e Patrimonio della Polizia Locale a via Esopo, dove hanno scoperto i lavori irregolari in corso. Le autorità hanno immediatamente preso provvedimenti, smantellando il manufatto abusivo e avviando le indagini per identificare i responsabili.

Rilevazione dei Lavori Illeciti

Grazie a un’attenta osservazione delle segnalazioni da parte dei cittadini, gli agenti hanno potuto agire rapidamente. La presenza di attività edilizie sospette ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, sottolineando l’importanza di una collaborazione attiva tra residenti e autorità locali.

Misure di Sicurezza e Sequestro

Al momento dell’intervento, gli agenti hanno constato che la costruzione non rispettava le normative edilizie. Per garantire la legalità e la sicurezza della zona, è stato disposto il sequestro dell’area e la denuncia di un noto recidivo nel settore dell’abusivismo. Questo episodio mette in evidenza la determinazione della Polizia Locale nel combattere irregolarità che danneggiano il territorio.

Un Impegno Costante Contro l’Abusivismo

L’azione della Polizia Locale di Napoli rappresenta solo l’ultima di una serie di iniziative volte a combattere l’abusivismo edilizio. Le autorità sono costantemente impegnate nella vigilanza e nel monitoraggio delle attività di costruzione, con l’obiettivo di preservare la sicurezza e la qualità della vita nei quartieri cittadini.

Conclusione

La lotta contro l’abusivismo edilizio è una priorità per le autorità di Napoli. L’intervento avvenuto a Ponticelli dimostra come la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine possa portare a risultati significativi. La speranza è che questo esempio incoraggi ulteriori segnalazioni, affinché si possa continuare a garantire un ambiente urbano sicuro e ben regolamentato.

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