Cronaca
Toro incorna allevatore nel Cilento, 38enne grave in ospedale
Un allevatore di 38 anni è stato ricoverato in ospedale in codice rosso con ferite a torace e addome: è stato incornato da un toro a Montecorice (Salerno).
Immagine di repertorio
Il toro, di sua proprietà, lo avrebbe aggredito, gli si sarebbe avventato contro e lo avrebbe colpito senza un’apparente ragione: ricostruzione ancora in corso, per il grave ferimento di un allevatore di 38 anni, ora ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno. È accaduto nella mattinata di oggi, lunedì 16 dicembre, a Montecorice, comune da poco più di 2.500 abitanti in Cilento.
L’uomo si trovava al lavoro, in località San Donato, all’interno di un recinto dei bovini. L’animale lo avrebbe caricato all’improvviso, colpendolo con violenza al busto. Il 38enne è riuscito ad allertare i soccorsi, poco dopo è arrivato il 118 da Roccadaspide. Le sue condizioni sono apparse subito gravi: il toro gli aveva provocato profonde ferite all’addome e al torace. Dopo le prime cure sul posto, i sanitari hanno organizzato il trasporto in ospedale.
Per ridurre i tempi di intervento, che sarebbero stati allungati anche dalla difficoltà dei mezzi su gomma di raggiungere la zona particolarmente impervia, è stato utilizzato l’elisoccorso: l’uomo è stato caricato con un verricello e l’elicottero è ripartito alla volta dell’ospedale di Salerno, dove i medici hanno disposto il ricovero in prognosi riservata. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Agropoli e la Polizia Municipale per la ricostruzione della dinamica. Accertamenti sono in corso per capire i motivi che hanno scatenato la reazione del toro.
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Cronaca
Così il clan Amato-Pagano non pagava le tipografie: “La Finanza ci ha sequestrato tutto”
Il clan Amato-Pagano imponeva le estorsioni ai commercianti tramite l’acquisto di gadget ai commercianti; in un dialogo intercettato, due indagati parlano del sistema per non pagare la tipografia che li realizzava.
Immagine di repertorio
Per evitare di pagare le tipografie che producevano i gadget da imporre ai clienti, gli Amato-Pagano avrebbero anche fatto ricorso a dei finti verbali della Guardia di Finanza, simulando che la merce fosse stata sequestrata. Retroscena che emerge dall’ordinanza da 53 misure cautelari (43 in carcere e 10 ai domiciliari) eseguita il 17 dicembre dalla Direzione Investigativa Antimafia e che riguarda il sistema escogitato per imporre il pagamento del pizzo ma mascherandolo da fornitura di prodotti a tema natalizio, come agende e calendari, che i commercianti avrebbero poi regalato ai clienti; in questo caso l’acquisto, obbligato, riguardava cappellini, portachiavi e penne.
I finti sequestri per non pagare le tipografie
I finti verbali vengono citati in alcuni dialoghi intercettati pochi giorni prima del Natale 2022. Luciano De Luca (tra i destinatari dell’ordinanza, misura cautelare in carcere) parla con Vincenzo Nappi (ucciso qualche settimana dopo, il 23 gennaio 2023, in un ristorante di Melito). I due discutono a bassa voce di un verbale che dovrà apparire come redatto dalla Guardia di Finanza e Nappi sottolinea che, senza quello, dovranno pagare; De Luca aggiunge che il giorno prima Enrico Bocchetti (alias Benzemà, anche lui finito in carcere nello stesso blitz) gli aveva chiesto del verbale, e che lui aveva risposto che ci stava pensando “il Babbo”, ovvero Nappi. Secondo gli investigatori, evidenzia…
Cronaca
Per il femminicidio di Silvia Nowak resta in carcere il compagno
Il gip di Vallo della Lucania ha convalidato il fermo e la custodia in carcere per Kai Dausel, il marito di Silvia Nowak, scomparsa e ritrovata morta in Cilento.
Silvia Nowak
Convalidato il fermo per Kai Dausel, il marito di Silvia Nowak, la 53enne tedesca prima scomparsa e poi ritrovata morta, con il corpo parzialmente distrutto dal fuoco, tre giorni dopo. Secondo il giudice per le indagini preliminari di Vallo della Lucania, l’uomo, 62 anni, avrebbe ucciso la moglie in un bosco poco distante dalla sua proprietà, colpendola “reiteratamente con un corpo contundente e tagliente”, per poi tentare di distruggerne il corpo. Lui, però, continua a dichiararsi innocente ed estraneo ai fatti: per la Procura, invece, resta accusato dell’omicidio aggravato e della distruzione del cadavere della compagna.
Era stato proprio l’uomo a denunciare la scomparsa della donna, con cui aveva deciso di trasferirsi dalla Germania per vivere in Italia. Ma secondo gli investigatori, sarebbe stato proprio a uccidere la donna e poi simularne la scomparsa. Tra gli elementi acquisiti dagli inquirenti, i filmati delle telecamere di sorveglianza che riprenderebbero l’uomo mentre esce dalla villetta di Ogliastro Marina in un orario giudicato compatibile con quello dell’uccisione della compagna nonché l’audio di urla di donna poco dopo l’uscita dello stesso Kai Dausel.
I carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo di Silvia Nowak, a Ogliastro Marina (Salerno)
Cronaca
Il Papa fa i complimenti al presepe napoletano: “Bellissimo”
Il Papa esalta il presepe napoletano: “Sono bellissimi”, ha detto ai ragazzi di Azione Cattolica. Ed ha invitato a pensare ai bambini vittime delle guerre.
Un presepe napoletano classico / Immagine di repertorio
“I presepi napoletani sono bellissimi ma in tutti non manca Gesù, la Madonna e Giuseppe, quell’Amore che Dio ci ha inviato e la Madonna e Giuseppe che lo fanno crescere”. Così Papa Francesco incontrando i ragazzi dell’Azione Cattolica. Il Santo Padre, 266esimo nella storia a salire sul soglio di Pietro, ha esaltato il presepe napoletano ed ha invitato i giovani a non perdere lo stupore. “Avete visto qualche gente noiosa? Sapete perché? Questa gente non si sa stupire”, ha detto Papa Francesco.
E citando il beato Carlo Acutis che “presto sarà Santo”, ha sottolineato: “Impariamo a non dare mai nulla per scontato, soprattutto l’amore”. E tornando al Natale, ha ricordato che “è una bella notizia, non è per fare il cenone”, sottolineando tuttavia che seppur “quest’ultimo è una cosa bella, si fanno anche altre cose”. Tra cui, fare il presepe e andare in chiesa: “è una festività che è alla radice della nostra fede. Per tanta gente il Natale è una fotocopia e non è l’incontro tanto bello che ogni anno ci porta la novità”. L’ultimo pensiero, infine, è andato alla guerra: Papa Francesco, infatti, ha chiesto ai giovani di Azione Cattolica soprattutto di non dimenticare i bambini vittime delle guerre: “Quando vengono ragazzi dall’Ucraina, che li portano qui per toglierli da quella brutta guerra, non sorridono. I ragazzi ucraini che hanno vissuto la guerra hanno dimenticato il sorriso. Pensate a questi bambini, a questi…