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Cronaca

Torna da Mantova ad Acerra per Natale, Giovanna, insegnante 51enne si sente male e muore: “Ora vogliamo capire”

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Torna da Mantova ad Acerra per Natale, Giovanna, insegnante 51enne si sente male e muore: “Ora vogliamo capire”

La 51enne di Acerra era insegnante in una scuola elementare del Mantovano. Era tornata nel Napoletano per le vacanze natalizie. I funerali domani a Castiglione delle Stiviere.

Giovanna Messina

Torna ad Acerra, sua città di nascita, per trascorrere le vacanze di Natale in famiglia, ma si sente male e muore, dopo il ricovero, proprio il giorno del 25 dicembre, nell’ospedale acerrano dove era stata ricoverata d’urgenza. La storia di Giovanna Messina, maestra 51enne del Napoletano, dal 2000 trasferitasi a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, dove insegnava nella scuola elementare della frazione di Gozzolina. La sua scomparsa improvvisa ha scosso le due comunità del Napoletano e dell’Alto Mantovano. Tantissimi i messaggi di condoglianze che stanno arrivando in queste ore alla famiglia per la grave e prematura perdita.

L’insegnante era tornata ad Acerra per Natale

La comunità acerrana si è stretta nel lutto, attorno al dolore della famiglia. La docente 51enne era da poco arrivata ad Acerra, come racconta il Corriere della Sera, per trascorrere il periodo natalizio in famiglia. Ad accompagnarla c’erano il marito, militare della Guardia di Finanza, nonché ex arbitro di calcio del settore giovanile del Castiglione calcio, e i tre figli. La donna, secondo il racconto dei familiari, accusava dei sintomi influenzali: mal di gola, un po’ di febbre. Niente che lasciasse presagire qualcosa di preoccupante.

Ricoverata alla Villa dei Fiori in Rianimazione

La Vigilia di Natale si era fatta visitare da un medico che le aveva diagnosticato una tracheite. Le sue condizioni di salute, però, erano peggiorate, con il sorgere di difficoltà…

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Cronaca

Napoli, scoperto ricovero abusivo per cani a Secondigliano

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Napoli, scoperto ricovero abusivo per cani a Secondigliano

La Polizia locale di Napoli ha condotto un’operazione di successo contro l’abuso di aree pubbliche, scoprendo e sequestrando un ricovero abusivo per cani situato in un’area pubblica di corso Secondigliano. L’operazione, frutto di un lavoro congiunto, ha visto coinvolte le unità operative di Secondigliano e Tutela Edilizia e Patrimonio, che hanno operato con il supporto dei servizi Veterinaria e altri enti competenti.

Dettagli dell’operazione

L’operazione di sequestro è stata il risultato di un’attenta indagine e pianificazione da parte delle forze dell’ordine, che hanno identificato l’area pubblica di corso Secondigliano come luogo in cui si svolgeva l’attività illegale. Le unità operative di Secondigliano e Tutela Edilizia e Patrimonio, supportate dai servizi Veterinaria, hanno condotto una serie di verifiche e controlli che hanno portato alla scoperta del ricovero abusivo.

Impatto sulla comunità

La scoperta e il sequestro del ricovero abusivo rappresentano un importante passo avanti nella tutela delle aree pubbliche e nella salvaguardia del benessere dei cani. L’operazione dimostra l’impegno della Polizia locale di Napoli nel garantire il rispetto delle norme e delle regolamentazioni vigenti, proteggendo al contempo la salute e il benessere degli animali.

Risultati e prospettive future

Il successo di questa operazione è il risultato della collaborazione tra diverse unità operative e servizi, e rappresenta un modello di intervento efficace contro le attività abusive. La Polizia locale di Napoli continuerà a monitorare le aree pubbliche e a intervenire tempestivamente contro eventuali abusi, lavorando per garantire una comunità più sicura e rispettosa delle norme per tutti i suoi membri, inclusi gli animali.

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Quartieri Spagnoli: pedonalizzazione, da utopia a necessità

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Quartieri Spagnoli: pedonalizzazione, da utopia a necessità

I Quartieri Spagnoli, uno dei simboli più significativi della rinascita di Napoli, stanno tornando prepotentemente al centro dell’attenzione politica. Questa zona storica, che un tempo era considerata emarginata e degradata, è stata trasformata nel corso degli anni in una tappa irrinunciabile per migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. La sua vitalità economica e la crescente attrattiva internazionale hanno reso i vicoli dei Quartieri Spagnoli un vero e proprio palcoscenico aperto sul mondo.

La crescita dell’attrattiva turistica

La crescita dell’attrattiva turistica dei Quartieri Spagnoli non è più un fenomeno limitato alla sola Napoli, ma è ormai un fattore importante per l’intera economia campana. Tuttavia, questo boom di presenze non è stato accompagnato da una corrispondente crescita delle infrastrutture e dei servizi necessari per gestire il flusso di visitatori. Ciò ha comportato una serie di problemi, tra cui l’aumento del traffico, la congestionazione delle strade e la diffusione di attività commerciali non sempre coerenti con il tessuto storico e culturale della zona.

La spinta per la pedonalizzazione

In questo contesto, la pedonalizzazione dei Quartieri Spagnoli non è più vista come un’utopia, ma come una necessità impellente per garantire la sicurezza e la qualità della vita per residenti e visitatori. La pedonalizzazione potrebbe aiutare a ridurre il traffico veicolare, migliorare la qualità dell’aria e creare spazi più vivibili e accoglienti per tutti. Tuttavia, questo progetto richiede un’attenta pianificazione e una concertazione tra le istituzioni, i residenti e le associazioni di categoria per garantire che i benefici siano equamente distribuiti e che le esigenze di tutti siano prese in considerazione.

Le sfide per il futuro

Il futuro dei Quartieri Spagnoli è quindi segnato da sfide importanti, che richiedono una governance attenta e lungimirante. La tutela del patrimonio storico e culturale della zona, la gestione del turismo sostenibile e la promozione di attività economiche coerenti con l’identità della zona sono solo alcuni degli aspetti che devono essere affrontati. La pedonalizzazione potrebbe essere un primo passo verso la creazione di un modello di sviluppo sostenibile e partecipato, che ponga al centro le esigenze dei residenti e dei visitatori, e che valorizzi il patrimonio unico dei Quartieri Spagnoli.

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Omicidio Angelo Vassallo: inizia il processo

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Omicidio Angelo Vassallo: inizia il processo

Il caso di Angelo Vassallo, noto come il “sindaco pescatore” di Pollica, torna a destare attenzione dopo quindici anni dal suo tragico omicidio. Il 16 settembre 2025, presso il tribunale di Salerno, si aprirà l’udienza preliminare del processo relativo alla sua morte. Vassallo fu ucciso a causa del suo impegno costante nella difesa della legalità, della trasparenza e del territorio, un esempio lampante di come la lotta per la giustizia possa avere un prezzo molto alto.

L’Evoluzione del Caso

Il processo che si aprirà a Salerno rappresenta un nuovo capitolo nella storia di questo caso, che ha già visto la luce di numerose indagini e sviluppi negli anni passati. La costituzione di Asmel come parte civile aggiunge un nuovo elemento alle procedure, sottolineando l’importanza della trasparenza e della giustizia per la comunità locale.

Il Contesto dell’Omicidio

L’omicidio di Angelo Vassallo è stato un evento traumatico per la comunità di Pollica e per l’intera regione della Campania. La sua morte ha sollevato molte domande sulla sicurezza e sulla capacità delle istituzioni di proteggere coloro che si battono per la giustizia e contro le pratiche illecite. Il processo imminente rappresenta un’opportunità per fare luce sulle circostanze dell’omicidio e per ricercare giustizia per la vittima e per la sua famiglia.

La Lotta per la Legalità

La storia di Angelo Vassallo è un esempio potente della lotta per la legalità e contro le infiltrazioni criminali nel tessuto sociale. Il suo impegno instancabile per la difesa del territorio e della trasparenza amministrativa lo ha reso un simbolo di resistenza contro le pratiche corrotte e illecite. Il processo che si avvia è anche un’occasione per riflettere sull’importanza della partecipazione attiva dei cittadini nella lotta per la giustizia e per la legalità.

La Ricordanza e il Tributo

La comunità di Pollica e l’intera nazione sono invitate a ricordare Angelo Vassallo come un eroe della legalità, un uomo che ha dato la sua vita per il suo impegno nella difesa dei valori più alti della società. Il processo che si aprirà a Salerno è un ulteriore passo verso la giustizia e verso il riconoscimento del sacrificio di Vassallo. È un invito a tutti a continuare la sua lotta, affinché il suo sacrificio non sia stato vano e la sua memoria possa essere onorata attraverso la realizzazione di una società più giusta e trasparente.

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