Cronaca
Riprende rapporto sessuale con la fidanzatina minorenne e mette i video sui social
Arrestato un giovane nel Salernitano: avrebbe filmato di nascosto la fidanzatina e avrebbe diffuso i video hot sui social e in chat.
Immagine di archivio
Avrebbe ripreso la fidanzatina minorenne durante un rapporto sessuale senza che lei se ne accorgesse e avrebbe poi diffuso i video in chat e anche sui social: con questa accusa è finito in carcere un giovane della provincia di Salerno, gravemente indiziato di produzione e divulgazione di materiale pedopornografico. L’ordinanza applicativa della custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della locale Procura, è stata eseguita questa mattina, 16 dicembre, dai carabinieri della stazione di Eboli e da personale della Polizia Postale di Salerno.
Le indagini erano partite quando la ragazza, giovanissima, era venuta a sapere di quei video che ormai circolavano. E non solo tra conoscenti. Erano stati infatti divulgati su gruppi WhatsApp e Telegram, ma anche su diversi profili Instagram. Video che la mostravano durante un rapporto sessuale e che erano stati registrati senza che lei lo sapesse. Era stata quindi presentata denuncia presso la Polizia Postale, che aveva avviato gli accertamenti per accertare la provenienza del materiale e i canali e l’entità della diffusione.
Gli accertamenti hanno portato all’individuazione del presunto autore dei filmati, identificato nel ragazzo, anche lui giovane, con cui la vittima aveva una relazione sentimentale. Sulla base delle risultanze investigative il gip ha emesso l’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere.
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Cronaca
Accusato di operare privatamente pazienti oncologiche: assolto il senologo del Pascale Raffaele Tortoriello
Il chirurgo dell’Istituto Tumori di Napoli è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. “Emersa la verità che ho sempre sostenuto” ha dichiarato Tortoriello.
Raffaele Tortoriello
Si conclude con l’assoluzione con formula piena la vicenda giudiziaria di Raffaele Tortoriello, senologo e chirurgo dell’ospedale Pascale, l’Istituto Nazionale Tumori di Napoli, accusato di concussione e falso: il medico è stato assolto dalla VII Sezione Penale del Tribunale di Napoli poiché “il fatto non sussiste”. Tortoriello era stato accusato di operare privatamente, dietro lauto compenso, in una clinica privata di Napoli, paziente oncologiche alle quali avrebbe prospettato l’impossibilità di essere operate in ospedale; nel gennaio del 2021 era finito addirittura agli arresti domiciliari perché, secondo i giudici, sussisteva il pericolo che il medico potesse inquinare le prove. Insieme a Raffaele Tortoriello, i giudici hanno assolto anche un altro medico, Rocco Cerra, che rispondeva di falso in concorso.
“Sono felice e riconoscente al collegio giudicante” ha commentato in una nota Raffaele Tortoriello, che nel processo è stato assistito inizialmente dall’avvocato Antonio Masullo e, ora, dall’avvocato Silvio Piantanida. “È stata riconosciuta – si legge ancora nella nota del chirurgo – la mia totale innocenza rispetto a quanto mi veniva imputato ristabilendo la verità che ho sempre sostenuto fin dall’inizio. Mi domando ora chi mi restituirà questi anni? Ora è il momento della felicità poi arriverà il momento della riflessione su tutto quanto mi è stato gettato addosso. Io voglio solo fare il mio mestiere, come sempre…
Cronaca
Fotografo picchiato a Napoli per spilla antifascista, 4 rinviati a giudizio
Il gup di Napolli ha rinviato a giudizio 4 persone per l’aggressione al fotografo Roberto Tarallo, picchiato al Vomero il 12 ottobre 2023.
Roberto Tarallo, il 44enne picchiato e rapinato
Quattro rinviati a giudizio per l’aggressione al fotografo napoletano Roberto Tarallo, 44 anni, che indossava una spilla con logo antifascista sul giubbino. L’episodio risale all’ottobre 2023, oltre un anno fa. Ieri, mercoledì 18 dicembre 2024, il Gup di Napoli ha accolto le richieste del pm Fabrizio Vanorio, che aveva contestato l’aggravante della discriminazione nazionalista. I quattro, lo scorso 18 gennaio, erano stati raggiunti da misure cautelari: tre arresti e un obbligo di dimora. Gli arresti domiciliari vennero notificati dalla Digos a Vittorio Acuto, Paolo Primerano e all’ucraino Taras Buha. Divieto di dimora nella provincia di Napoli, invece, per Roberto Acuto, fratello di Vittorio.
L’aggressione al fotografo 44enne al Vomero
I destinatari napoletani delle misure risultavano appartenenti alla sezione “Berta” di CasaPound, con sede in via Foria, nel centro di Napoli. La vicenda risale al 12 ottobre 2’23, quando un fotografo di 44 anni, Roberto Tarallo, venne picchiato e rapinato tra le strade del Vomero, nella zona collinare di Napoli. A scatenare l’aggressione sarebbe stata una spilla con uno stemma antifascista che l’uomo portava sulla giacca.
La Digos aveva effettuato anche diverse perquisizioni nelle abitazioni degli indagati e nella sede di Casapound; a casa di Primerano, a Roma, era stata trovata una cartucciera di un mitragliatore da guerra contenente 55 bossoli. Al momento non è stato ritrovato il giubbotto sfilato al 44enne durante…
Cronaca
Lutto nel Salernitano per la morte dell’operaio Domenico Caputo, vittima di incidente: era parente del sindaco
Lutto a Postiglione, in provincia di Salerno, per la morte dell’operaio 36enne, vittima di incidente sul lavoro. Il cordoglio del Comune.
Domenico Caputo, la vittima
Lutto a Postiglione, in provincia di Salerno, per la morte di Domenico Caputo, operaio di 36 anni vittima di un incidente sul lavoro avvenuto nella giornata di ieri, mercoledì 18 dicembre 2024. L’ennesima morte bianca, purtroppo, che si registra in Campania. Domenico, stimato lavoratore, benvoluto e amato da tutti, era imparentato con il sindaco del comune salernitano, Carmine Cennamo. Il Municipio si è stretto nel dolore attorno alla famiglia del primo cittadino per la terribile e prematura perdita.
Il dolore del Comune: “Tragica perdita”
Il vicesindaco del Comune di Postiglione, Pasquale Caputo, a nome dell’amministrazione comunale, ha espresso il cordoglio delle istituzioni e in una nota scrive:
Profondamente colpiti dal dolore della perdita di Domenico Caputo, il giovane operaio morto in un incidente sul lavoro a Postiglione, ci stringiamo intorno al dolore dei familiari e del Sindaco Cennamo con cui la vittima era imparentata. Quanto accaduto oggi nel nostro comune, nel mezzo delle festività natalizie, ci addolora e sconvolge, lasciando spazio solo al silenzio e alle lacrime.Una preghiera e un pensiero da parte di tutta la nostra comunità e da tutti i consiglieri comunali, va a te caro Domenico. Vivrai nel nostro cuore.
Da una prima ricostruzione del tragico incidente, il 35enne si trovava al lavoro, in una fabbrica che produce pellet di proprietà della famiglia della moglie quando, per cause che sono ancora in corso di accertamento, è stato schiacciato da un…