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Cronaca

Pescatore morto folgorato: non fu un fulmine ma una cabina elettrica danneggiata, 6 indagati

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Pescatore morto folgorato: non fu un fulmine ma una cabina elettrica danneggiata, 6 indagati

Ugo Manganaro sarebbe stato folgorato da una cabina elettrica malfunzionante: sei indagati per omicidio colposo per il 34enne morto in spiaggia a Vico Equense nel 2022.

La vittima, Ugo Manganaro

Ad uccidere il pescatore Ugo Manganaro, trovato senza vita la sera a Vico Equense (Napoli), non sarebbe stato un fulmine: il 34enne sarebbe stato colpito da una scarica elettrica partita da una cabina che si trovava nei pressi della spiaggia. È quanto è emerso nel corso degli accertamenti della Procura di Torre Annunziata, che ha iscritto nel registro degli indagati sei persone. La tragedia risale alla sera del 22 novembre 2022, il corpo era stato rinvenuto da alcuni amici della vittima.

Erano stati chiamati i soccorsi, ma inutilmente. Le cause della morte erano state individuate nella folgorazione e tra le ipotesi era stata tenuta in considerazione quella secondo cui l’uomo fosse stato colpito da un fulmine durante il maltempo anche se era stato ritenuto verosimile che la scarica elettrica fosse partita da un palo dell’illuminazione che si trovava poco distante dal punto del ritrovamento del corpo.

L’ufficio inquirente di Torre Annunziata, coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso (pm Andreana Ambrosino), ha chiuso le indagini nei confronti di due titolari di strutture ricettive e quattro tra dirigenti e funzionari di Enel. Nei loro confronti il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, infatti, alla base della morte ci sarebbe stata la mancata manutenzione della cabina, che sarebbe stata malfunzionante da diversi anni. Esclusa, quindi, definitivamente, l’ipotesi del fulmine durante il…

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Investito in autostrada, Altair Iannicelli muore a 39 anni: lutto nel Napoletano, annullati gli eventi di Natale

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Investito in autostrada, Altair Iannicelli muore a 39 anni: lutto nel Napoletano, annullati gli eventi di Natale

Si chiamava Altair Iannicelli l’operaio 39enne morto dopo essere stato investito ieri, mentre lavorava sull’Autostrada A1. Lutto a Tufino, il suo paese, in provincia di Napoli: il sindaco ha annullato gli eventi natalizi.

La comunità di Tufino, piccola cittadina in provincia di Napoli, è addolorata per l’improvvisa scomparsa del suo concittadino Altair Iannicelli, 39 anni: è lui l’operaio che, nella mattinata di ieri, martedì 10 dicembre, è stato investito e ucciso mentre lavorava in un cantiere sull’Autostrada A1. L’incidente si è verificato tra Cassino e Pontecorvo, nel Lazio: per cause ancora in corso di accertamento, l’operaio è stato investito da un tir ed è morto sul colpo a causa delle gravi ferite riportate; Altair Iannicelli lascia una moglie e tre figli. Sull’incidente è stata aperta una inchiesta.

La tragica notizia, come detto, ha sconvolto la piccola comunità di Tufino, dove Altair Iannicelli era molto conosciuto. In segno di lutto, il sindaco Michele Arvonio ha annullato gli eventi previsti per il Natale, così come, nella giornata di ieri, sono state sospese tutte le attività dell’Asd Real Tufino 5, squadra dilettantistica del paese.

L’azienda: “Piena fiducia nelle autorità”

Altair Iannicelli era un dipendente diretto dell’azienda campana Edil San Felice SpA. L’azienda, in una nota, ha espresso il proprio cordoglio per la morte dell’operaio 39enne: “La Società esprime le più sentite condoglianze e profonda vicinanza alla famiglia e alle persone vicine al lavoratore coinvolto in questo tragico incidente, offrendo loro tutto il supporto possibile”.

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Incubo ruspe a Napoli: “Non basta la sanatoria, migliaia di famiglie a rischio”

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Incubo ruspe a Napoli: “Non basta la sanatoria, migliaia di famiglie a rischio”

La procura vuole abbattere il Parco Diana a Monterusciello, nonostante condoni e sanatorie. Negli appartamenti vivono sei famiglie da 30 anni.

Uno dei permessi di costruire in sanatoria ottenuti dagli abitanti del Parco Diana.

Non si fermano le ruspe in provincia di Napoli, dove migliaia di case dichiarate abusive rischiano di essere abbattute indipendentemente dai condoni o dai permessi di costruzione in sanatoria rilasciati agli abitanti (che li hanno pagati decine di migliaia di euro) dai Comuni di appartenenza. Sembra un vero e proprio cortocircuito istituzionale: da una parte la magistratura, dall’altra le amministrazioni politiche. Queste due istituzioni molto spesso non si parlano, non dialogano tra di loro ma agiscono a compartimenti stagni, ognuno secondo la propria interpretazione delle leggi e dei regolamenti. A farne le spese sono quei cittadini che hanno acquistato le case attraverso atti notarili, vale a dire validati da un pubblico ufficiale, sulle quali magari la banca ha approvato anche un muto ma che secondo la Procura vanno abbattute per le irregolarità commesse dai costruttori.

Nulla importa se chi ha sbagliato rimane impunito (dopo 30, 40 anni dalla costruzione molti costruttori sono morti) e se chi paga sono gli sfortunati cittadini che si sono incautamente fidati di notai, banche e uffici comunali. Sì, perché oltre alla validità degli atti di compravendita in cui sono enunciati anche i dati catastali degli immobili, negli anni le amministrazioni comunali, come nel caso delle abitazioni del Parco Diana, hanno rilasciato diversi documenti a tutela degli abitanti: “Abbiamo i permessi di costruzione in sanatoria –…

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Investito da un’auto, 38enne muore dopo una notte in ospedale: tragedia nel Napoletano

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Investito da un’auto, 38enne muore dopo una notte in ospedale: tragedia nel Napoletano

Accade a Palma Campania: l’uomo è stato investito nella serata di ieri, ma è deceduto questa mattina in ospedale a causa delle gravi ferite riportate.

Immagine di repertorio

Tragedia a Palma Campania, nella provincia di Napoli: un uomo di 38 anni è morto dopo essere stato investito da un’automobile. L’incidente si è verificato nella serata di ieri, martedì 10 dicembre, alle 20.30 circa: il 38enne – originario del Bangladesh – è stato investito da un’auto all’intersezione tra via Circumvallazione e via Querce; alla guida della vettura una donna di 58 anni, che si è fermata a prestare i primi soccorsi. Soccorso dai sanitari del 118, l’uomo è stato trasportato all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, dove purtroppo intorno alle 7 di questa mattina, mercoledì 11 dicembre, è morto a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della Sezione Radiomobile della compagnia di Nola, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso e avviato le indagini per determinare l’esatta dinamica di quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità. La donna alla guida dell’automobile è risultata in regola con tutti i documenti di circolazione. Non è escluso che, come da prassi in questi casi, sul corpo del 38enne possa essere effettuata l’autopsia.

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