Cronaca
Omicidio Silvia Nowak, il passato del compagno: il cambio nome e l’omicidio di 25 anni fa
Dalle indagini sull’omicidio di Silvia Nowak emergono ombre sul passato del compagno, fermato oggi: era sospettato di un omicidio del 1999 e ha cambiato nome.
I carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo di Silvia Nowak, a Ogliastro Marina (Salerno)
Kai Dausel, da oggi in carcere con l’accusa di avere ammazzato la compagna, la 58enne Silvia Nowak, aveva cambiato nome qualche anno fa all’anagrafe tedesca. E dal suo passato emergono anche altri particolari, che ora sono al vaglio degli inquirenti italiani: precedenti per furto, accuse di frode e il sospetto coinvolgimento in un omicidio del 1999. L’uomo è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di omicidio aggravato e distruzione di cadavere.
Le ombre del passato di Kai Dausel
Gli elementi sono arrivati agli inquirenti italiani da una segnalazione dell’Interpol. Il nome originario di Dausel, poi cambiato all’anagrafe, era di Uwe Altmann. Nei primi anni ’90 del secolo scorso, quando ancora viveva in Germania, il 63enne era stato condannato per furto. Nel 2014 è stato coinvolto in una indagine su una frode informatica. Ma la vicenda che ha maggiormente attirato l’attenzione degli inquirenti riguarda un omicidio: l’uomo era stato tra i sospettati in una indagine del 1999.
Le accuse per l’omicidio di Silvia Nowak
Il 68enne si è sempre detto innocente e ha ribadito più volte la volontà di arrivare alla verità sull’omicidio della sua compagna; lo ha detto anche appena ieri, quando ha partecipato alla posa di una panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, nel corso di una iniziativa ad Ogliastro Marina.
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Cronaca
Precipita dal tetto di un capannone, operaio di 37 anni in prognosi riservata in ospedale
La vicenda a Giugliano in Campania: il 37enne è ricoverato in prognosi riservata al Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Indagano i carabinieri.
Immagine di repertorio
Un operaio di 37 anni è caduto dal tetto di un capannone a Giugliano in Campania: l’uomo è stato portato in ospedale in prognosi riservata, mentre sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia locale, assieme al personale dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord, competente per il territorio giuglianese, e personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro. L’operaio è ora sotto stretta osservazione dei medici dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.
La vicenda è accaduta nel pomeriggio di ieri in via Santa Maria a Cubito, presso il mercato ortofrutticolo: un operaio di 37 anni, originario e residente a Giugliano in Campania, nell’hinterland di Napoli, si trovava sul tetto di un capannone per conto di una ditta incaricata della riqualificazione dell’aera. Ma durante l’ispezione del tetto, per cause ancora da accertare, è precipitato da un’altezza di circa sei metri: sembrerebbe che un lucernario di plastica abbia ceduto sotto al suo peso, fanno sapere i militari d’Arma. L’operaio 37enne è stato subito subito soccorso da personale del 118 giunto sul posto con un’ambulanza e portato al Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove si trova in prognosi riservata. Sulla vicenda stanno ora indagando i carabinieri di Giugliano in Campania, assieme ai colleghi del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e personale dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord.
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Cronaca
Inaugurata la Natività Napoletana al posto del Pulcinella di Pesce in piazza del Municipio
Dopo il Pulcinella di Gaetano Pesce, arriva a piazza del Municipio “La Natività Napoletana”, presepe in grandezza naturale: sarà esposto fino all’8 gennaio 2025.
Sarà esposta fino al prossimo 8 gennaio, nella piazza del Municipio di Napoli, “La Natività Napoletana”, opera a grandezza naturale che raffigura il più tradizionale dei presepi. Al posto del Pulcinella di Pesce, dunque, che a sua volta aveva sostituito la Venere degli Stracci di Pistoletto, un’opera che rappresenta il presepe cristiano tout court. All’inaugurazione hanno partecipato anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, l’assessore al turismo Teresa Armato, il prefetto Michele Di Bari, il pro-vicario generale della Curia di Napoli don Gennaro Matino e il maestro Vincenzo Capuano, direttore artistico dell’opera e presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno.
L’opera è stata realizzata ai maestri artigiani dell’associazione delle Botteghe di San Gregorio Armeno in collaborazione con i maestri sarti dell’associazione Le Mani di Napoli, le associazioni dei Maestri Ceramisti e i ragazzi del Polo della Arti Caselli Palizzi, che hanno realizzato gli abiti e le anfore presenti sulla scena della Natività, e con gli artigiani del Borgo Orefici. “Si tratta di un messaggio di bellezza ma anche di richiamo allo spirito del Natale e della Natività, e abbiamo scelto di metterla qui in piazza Municipio che è un po’ la cartolina della città dove arrivano tanti turisti che con i napoletani avranno modo di ammirare la bellezza dell’arte napoletana”, ha spiegato il sindaco Gaetano Manfredi, “Ci tenevamo molto a fare qui un presepe napoletano, che è simbolo della…
Cronaca
Lancia cucciolo di cane sui binari del treno, bloccato 43enne alla stazione di Maddaloni (Caserta)
Il 43enne denunciato dalla polizia per maltrattamenti agli animali. La cagnolina salvata e affidata ai veterinari.
Immagine di repertorio
Picchia la cagnolina che ha al guinzaglio, poi la lancia sui binari del treno alla Stazione ferroviaria di Maddaloni Inferiore, in provincia di Caserta. Ma viene sorpreso dai viaggiatori che lanciano l’allarme e poi bloccato dalla Polizia di Stato. Nei guai un uomo di 43 anni, accusato di maltrattamenti nei confronti del cucciolo di cane che stava portando con sé. L’uomo è stato denunciato a piede libero, secondo quanto riporta Il Mattino, dagli agenti del commissariato locale, prontamente intervenuti sul posto.
Il 43enne denunciato dalla polizia per maltrattamenti agli animali
L’episodio risalirebbe alla giornata di martedì, 17 dicembre 2024. Il 43enne sarebbe originario del posto e anche conosciuto dagli abitanti perché si prenderebbe cura dei cani randagi della zona di via Napoli, ai quali lascerebbe il cibo nei piattini per sfamarli. Sarebbe stato visto più volte a passeggio con il suo cane al guinzaglio nell’area della stazione. Martedì, però, sembra che qualcosa di strano sia accaduto. L’uomo, inspiegabilmente, avrebbe picchiato la sua cagnolina, una femmina di pitbull di pochi mesi. Poi, l’avrebbe lanciata sui binari del treno.
La cagnolina salvata e affidata ai veterinari
Alla scena avrebbero assistito anche dei passanti che si trovavano nei pressi della stazione, che hanno subito avvertito le forze dell’ordine, dopo aver richiamato il 43enne. Quest’ultimo avrebbe cercato di darsi alla fuga, ma sarebbe stato bloccato dalla polizia. Per lui sarebbe poi scattata la denuncia a piede libero…