Cronaca
Omicidio Silvia Nowak, fermato il compagno: rientrato dal retro dopo averla uccisa
aggiornamento
16 Dicembre 2024
17:04
I carabinieri hanno sottoposto a fermo Kai Dausel, compagno di Silvia Nowak, uccisa a Castellabate (Salerno): il 62enne l’avrebbe ammazzata con un oggetto contundente e avrebbe cercato di distruggere il corpo col fuoco.
I carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo di Silvia Nowak
Ad uccidere Silvia Nowak, la 58enne scomparsa il 15 ottobre ad Ogliastro Marina, frazione di Castellabate (Salerno), e ritrovata tre giorni dopo senza vita, sarebbe stato il compagno, il 62enne Kai Dausel: l’avrebbe colpita ripetutamente con un oggetto contundente e tagliente alla testa e al corpo in un luogo isolato e avrebbe cercato di distruggere il corpo col fuoco, per poi simularne la scomparsa; non comparirebbe nelle registrazioni delle telecamere di sorveglianza perché sarebbe rientrato in casa dal retro dell’abitazione: su un paletto della recinzione è stato trovato del sangue della vittima. Ricostruzione della Procura di Vallo della Lucania, che ha emesso il decreto di fermo nei confronti dell’uomo.
Il sangue della vittima sul paletto
A indirizzare gli inquirenti verso il 62enne sono state dichiarazioni, deduzioni logiche, ed elementi documentali e scientifici, tra cui i rilievi e i successivi accertamenti eseguiti dal Ris di Parma. Tra gli elementi repertati, delle tracce di sangue riconducibile a Silvia Nowak che erano su un paletto della recinzione confinante con la pineta, circostanza che ha portato gli inquirenti a ritenere che l’assassino sia tornato nella casa passando…
