Cronaca
Nel carcere di Nisida per vedere il figlio con la droga addosso, scoperta dai cani Spike e A-Iron
La Penitenziaria ha bloccato la madre di un giovane detenuto nell’ipm di Nisida, a Napoli: i cani antidroga l’hanno “puntata”, facendo scoprire che aveva addosso diverse dosi di hashish.
Il cane Tyson della Polizia Penitenziaria
La madre di un ragazzo attualmente detenuto nel carcere minorile di Nisida è stata bloccata dalla Polizia Penitenziaria durante i controlli ai familiari: addosso aveva alcune dosi di hashish e altra sostanza dello stesso tipo è stata rinvenuta nella sua automobile. Dell’accaduto è stata informata la Procura di Napoli. Nella stessa giornata sono stati trovati due telefoni cellulari nella sezione detentiva.
La donna è stata scoperta da Spike e A-Iron, i poliziotti a quattro zampe antidroga del distaccamento cinofili antidroga di Avellino, utilizzati nel minorile di Nisida per i controlli nella struttura e durante gli orari delle visite. I due cani pastore belgi hanno “puntato” la donna, facendo scattare il controllo degli agenti della Penitenziaria. Dopo aver rinvenuto l’hashish, i poliziotti hanno esteso le verifiche all’automobile con cui era arrivata e anche lì hanno trovato altra droga: era contenuta in un borsello nascosto in un cassetto dell’abitacolo.
Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente e segretario regionale dell’Uspp (Unione Sindacati Polizia Penitenziaria) hanno espresso “soddisfazione” per il risultato, commentando che “i due cani del distanziamento di Avellino sono diventati l’incubo per gli spacciatori”. “Il nostro apprezzamento – hanno aggiunto – va al personale di Polizia Penitenziaria per le attività poste in essere al fine di contrastare il fenomeno…
Cronaca
Operaio di 70 anni precipita dal balcone a San Sebastiano al Vesuvio, è grave
Un 70enne è stato ricoverato nell’Ospedale del Mare dopo un incidente sul lavoro: è caduto dal balcone del secondo piano dell’appartamento che stava ristrutturando a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli).
I carabinieri sul luogo dell’incidente, a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli)
Sarebbe precipitato dal balcone di un appartamento al secondo piano di uno stabile mentre era al lavoro: dinamica, in via di definizione, del grave ferimento di un operaio di 70 anni, ricoverato in codice rosso all’Ospedale del Mare di Ponticelli, Napoli Est. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale, sono in corso indagini per ricostruire la circostanze e per chiarire la posizione lavorativa dell’uomo.
L’incidente è avvenuto in via Leonardo Da Vinci intorno alle 14.30 di oggi, 17 dicembre. L’uomo, hanno ricostruito i carabinieri, si stava occupando dei lavori di ristrutturazione dell’abitazione; potrebbe avere perso l’equilibrio mentre si trovava in bilico sul balcone, per un movimento avventato o per un capogiro. Il 70enne, soccorso dai sanitari del 118, è stato trasportato in ambulanza e in codice rosso all’Ospedale del Mare, dove i medici hanno disposto il ricovero. Parallelamente sono in corso indagini per chiarire la posizione lavorativa della vittima e se al momento dell’incidente rispettava le norme sulla sicurezza sul lavoro.
Cronaca
Ginecologo arrestato a Cava de’ Tirreni: violenza sessuale su una paziente
Un medico, A. P., è stato arrestato dai carabinieri a Cava de’ Tirreni (Salerno) per violenza sessuale su una paziente; il ginecologo è stato rinchiuso nel carcere di Salerno.
Un ginecologo è stato arrestato dai carabinieri a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, con l’accusa di violenza sessuale: avrebbe abusato di una sua paziente. L’uomo, A. P., è finito in manette in esecuzione di una ordinanza applicativa della misura cautelare personale in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore su richiesta della locale Procura. Il provvedimento è stato eseguito oggi, 17 dicembre, dai carabinieri della tenenza locale; dopo le formalità di rito il medico è stato condotto nella casa circondariale di Salerno.
Cronaca
Banda del buco scoperta nel Napoletano: entrano in banca dalle fogne e sequestrano clienti e dipendenti
Banda del buco scoperta nella provincia di Napoli: i malviventi hanno fatto irruzione dalle fogne in una banca di Grumo Nevano, sequestrando clienti e dipendenti per due ore e portando via 160mila euro; due sono stati fermati dai carabinieri.
I malviventi sequestrano clienti e dipendenti durante la rapina
Banda del buco in aziona nel Napoletano: avevano scavato dei tunnel nella rete fognaria e, da lì, lo scorso 19 luglio, avevano fatto irruzione in una banca di Grumo Nevano, nella provincia di Napoli e, dopo aver sequestrato clienti e dipendenti, erano riusciti a rubare 160mila euro, oltre al contenuto di quasi tutte le cassette di sicurezza. Quasi sei mesi più tardi, i carabinieri della compagnia di Caivano hanno sottoposto a fermo due persone, indiziate unitamente ad altri complici, ancora in via di identificazione, della rapina aggravata con sequestro di persona: per loro si sono aperte le porte del carcere, in attesa dell’udienza di convalida del fermo.
Il tunnel scavato dai rapinatori nelle fogne
I malviventi avevano affittato un locale di fianco alla banca per scavare i tunnel
Dalle investigazioni dei militari dell’Arma è stato possibile individuare il cosiddetto palo della rapina che, stando a quanto emerso, nei mesi precedenti al raid in banca avrebbe affittato un locale di fianco all’istituto di credito per far sì che i lavori di scavo dei tunnel nella rete fognaria procedessero senza intoppi.
Clienti e dipendenti sequestrati per due ore
Così i malviventi, quasi indisturbati, sono riusciti a scavare un tunnel nel sottosuolo, grazie al quale sono poi riusciti a praticare un buco nella parete della banca, utilizzato per…