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Cronaca

Incendio in un sito di stocaggio di rifiuti a Salerno: fiamme distruggono due capannoni

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Incendio in un sito di stocaggio di rifiuti a Salerno: fiamme distruggono due capannoni

L’incendio ha distrutto due capannoni, le fiamme partite dalla frazione organica: diverse squadre dei vigili del fuoco al lavoro per domare le fiamme.

Fiamme nella notte all’interno di uno sito di stoccaggio dei rifiuti a Salerno: due i capannoni coinvolti nell’incendio. Danni ancora da quantificare, soprattutto ambientali, mentre sono ancora tutte da accertare le cause che hanno innescato le fiamme, scoppiate a quanto pare nella frazione organica dell’immondizia stoccata nel sito. Non ci sono feriti, vigili del fuoco ancora al lavoro per domare le fiamme, forze dell’ordine sul posto per gli accertamenti del caso.

Al momento, quello che appare certo è che le fiamme siano divampate nella zona riservata alla frazione organica dell’immondizia stoccata all’interno del sito, gestito dalla società Salerno Pulita. Incendio che ha coinvolto due capannoni che sono collassati per i danni riportati. Nonostante la pioggia e il vento che da questa notte stanno flagellando la zona (e in generale l’intera regione), le fiamme sono apparse subito molto consistenti. Per domare le fiamme sono arrivate diverse squadre dei vigili del fuoco da Salerno, Mercato San Severino, Eboli e Giffoni, con due autobotti ed un carro aria per dare il cambio alle bombole necessarie ai caschi gialli per entrare nei capannoni in fiamme. Non ci sono feriti, mentre si indaga per capire come si sia sviluppato l’incendio. Nessuna pista è al momento esclusa da parte degli inquirenti. Una volta domate le fiamme si potrà anche quantificare l’eventuale danno ambientale per la zona: fondamentale capire quale tipo di rifiuti, a parte l’organico, sia andato in fumo nell’incendio….

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A Napoli la consueta sfilata dei Babbo Natale in moto, i social pieni di cattiveria: “Tutti col casco, video falso”

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A Napoli la consueta sfilata dei Babbo Natale in moto, i social pieni di cattiveria: “Tutti col casco, video falso”

Un video, pubblicato sui social, mostra un gruppo di persone vestite da Babbo Natale sfilare in moto e in scooter nel cuore di Napoli. E subito si scatenano i pregiudizi: “Immagine falsa, hanno tutti il casco”. La sfilata è ormai una tradizione in città.

“A Natale siamo tutti più buoni”, recita un antico adagio che, però, purtroppo non corrisponde a verità. È bastato un video pubblicato sui social, infatti, a scatenare la cattiveria degli utenti e a far riaffiorare pregiudizi e cliché su Napoli che, a quanto pare, sono ancora molto radicati: su Threads, social satellite di Instagram, una utente ha pubblicato un video che ritrae un gruppo di persone, vestite tutte da Babbo Natale, sfilare in scooter e in moto nel centro di Napoli, come ormai è consuetudine durante le festività natalizie. La didascalia del video recita: “Raga, assurdo, siamo a Napoli e hanno tutti il casco”.

Basta questo incipit, che di discosta dal contenuto del video – in realtà molto simpatico, dal forte spirito natalizio – a scatenare la cattiveria degli altri utenti. “Sei sicura? Non è che sei in America?” scrive un’altra utente, mentre un altro le fa eco: “Unica spiegazione: sei in Florida”, con riferimento a Naples, città degli Stati Uniti. Ci sono anche i commenti che parlano di video falsati. “Sarà Photoshop” scrive una ragazza “Video IA” scrive un altro utente. Pochi, sparuti commenti, provano a far riflettere gli utenti incattiviti. “Siamo nel 2025 e fate ancora questa battuta squallida?” si domanda, retoricamente, un utente.

La sfilata dei Babbo Natale a Napoli, ormai una tradizione

Sono state centinaia questa mattina, domenica 22…

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Terremoto Campi Flegrei, 2 scosse alle 21.56 una dopo l’altra

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Terremoto Campi Flegrei, 2 scosse alle 21.56 una dopo l’altra

Due scosse di terremoto si sono susseguite l’una dopo l’altra alle 21.56 di questa sera e sono state avvertite nella caldera dei Campi Flegrei.

Torna a tremare la terra nella caldera dei Campi Flegrei: due scosse si sono susseguite, a distanza di pochi secondi l’una dall’altra, alle 21.56 di oggi, domenica 22 dicembre. La prima scossa è stata anche la più intensa, ovvero di magnitudo 1.7 della scala Richter; più lieve la successiva, come detto verificatasi qualche secondo più tardi, che è stata invece di magnitudo 1.0. Le scosse sono state distintamente avvertite a Pozzuoli e nella zona occidentale di Napoli.

A proposito dell’evento sismico più significativo, il Comune di Pozzuoli ha fatto sapere alla cittadinanza: “L’Osservatorio Vesuviano ha comunicato a questa amministrazione l’accadimento di un evento sismico di magnitudo 1,7 ± 0,3 localizzata nei pressi di Via Coste D’Agnano (Vulcano Solfatara). Il sisma si è prodotto alle 21:56 ora locale, (UTC 20:56) alla profondità di 1.3 km. L’evento potrebbe essere stato accompagnato da un boato avvertito dagli abitanti delle aree costiere” ha scritto l’amministrazione comunale sui social.

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Nicola Rullo, boss del clan Contini arrestato oggi: era pronto a festeggiare il Natale con moglie e figli

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Nicola Rullo, boss del clan Contini arrestato oggi: era pronto a festeggiare il Natale con moglie e figli

Rullo, ritenuto esponente di spicco del clan Contini e latitante, è stato arrestato questa mattina a Varcaturo. Il boss era stato raggiunto da moglie e figli, coi quali si apprestava a festeggiare il Natale.

Nicola Rullo

Si apprestava a trascorrere il Natale insieme a moglie e figli Nicola Rullo, il boss ritenuto elemento di spicco del clan Contini e latitante da tre mesi, che è stato arrestato nella mattinata odierna, domenica 22 dicembre, in un appartamento di Varcaturo, sulla fascia costiera di Giugliano, nella provincia di Napoli: per Rullo le accuse sono di sequestro di persona e lesioni personali, aggravati dal metodo mafioso. Già da qualche settimana, la famiglia di Rullo era irreperibile e non si trovava più nell’abitazione di Napoli.

Proprio ai figli ha pensato Nicola Rullo quando, nella mattinata di oggi, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli hanno bussato alla porta dell’appartamento, al primo piano di una palazzina, in cui il boss stava trascorrendo la sua latitanza. Inizialmente, infatti, l’uomo non ha aperto la porta ai poliziotti, temendo proprio che i figli potessero spaventarsi per la presenza degli agenti. Dopo aver ricevuto rassicurazioni dagli operatori di polizia, Rullo ha aperto la porta e si è fatto trovare già sul pavimento, pronto per essere ammanettato. L’abitazione è stata perquisita: i poliziotti non hanno trovato armi.

Rullo ritenuto responsabile del sequestro di un imprenditore

Nicola Rullo, come detto, era ricercato dallo scorso mese di settembre, quando era sfuggito alla cattura. Stando alle indagini, Rullo sarebbe stato a capo di un gruppo di soggetti che, lo scorso 26 settembre,…

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