Cronaca
Il ministro Piantedosi a Caivano, proteste e tensioni contro l’abbattimento delle case al Parco Verde
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si è recato oggi a Caivano per il Comitato ordine e sicurezza pubblica. Contestualmente, momenti di tensione si sono registrati con i cittadini che manifestavano contro l’abbattimento delle case al Parco Verde. La ministra Bernini ha invece visitato il nuovo polo universitario.
Momenti di tensione si sono registrati oggi, venerdì 20 dicembre, a Caivano, nella provincia di Napoli, dove il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si è recato per partecipare al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è svolto nella sede del Comune. Contestualmente, proprio mentre si stava svolgendo la riunione, alcuni manifestanti appartenenti all’associazione “Casa mia – no abbattimento” hanno protestato, appunto, contro l’abbattimento delle case abusive al Parco Verde di Caivano. I manifestanti hanno chiesto, tramite slogan e striscioni, proprio al ministro Piantedosi di “fermare le ruspe”.
Nel corso della manifestazione una donna, a bordo di una vettura, ha improvvisamente accelerato come a voler forzare il cordone delle forze dell’ordine che controllava la protesta. Fermata dagli operatori, la donna è stata fatta uscire dal veicolo; da quanto si apprende, anche lei ha una sentenza di abbattimento.
La ministra Bernini al nuovo polo universitario di Caivano
Oggi è stata anche la giornata dell’inaugurazione dell’anno accademico dei due nuovi corsi di laurea che saranno ospitati all’interno del nuovo polo universitario di Caivano: quello di Scienze Motorie dell’Università Parthenope e quello di Scienze Infermieristiche dell’Università Vanvitelli.
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Cronaca
Due ragazzini detenuti tentano di scappare dall’Ipm di Nisida, uno resta incastrato
Due detenuti minori tentano fuga a Napoli, uno rimane incastrato. Presi entrambi. La polizia penitenziaria: “Nisida piena come mai”
L’Ipm, istituto penitenziario minorile di Nisida, Napoli, è di nuovo al centro della cronaca cittadina per un tentativo di fuga, sventato, da parte di due dei suoi ospiti. Si tratta di due giovani, di origine straniera, che hanno tentato la fuga venerdì pomeriggio durante le attività sportive: uno è stato preso da un ispettore che subito dopo l’allarme l’ha trovato a un’altezza di circa 4 metri, con la caviglia incastrata tra un palo e il muro. L’altro aveva già superato il muro di cinta ma è stato bloccato dalla Polizia Penitenziaria coordinata dal comandante e dal direttore dell’istituto.
Il presidente e il segretario del sindacato delle guardie penitenziarie Uspp, Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio denunciano l’accaduto e il sofravvollamento dell’istituto minorile: «Gli eventi critici sono all’ordine del giorno nel carcere minorile di Nisida, affollato come non mai. Si registra un mix esplosivo composto da giovanissimi extracomunitari ingestibili e loro coetanei napoletani, imparentati con i vertici del clan locali. I nostri complimenti vanno al comando della polizia penitenziaria, per come affronta le continue emergenze ma, oramai, nel circuito penale minorile questo mix esplosivo tra utenza proveniente dal territorio di Napoli e la provincia, di non facile gestione anche perché legati da vincoli di parentela con soggetti di elevato spessore criminale, è ingestibile.
Anche i detenuti extracomunitari provenienti dal Nord Italia sono estremamente complicati in quanto completamente refrattari…
Cronaca
Vergogna all’Orto Botanico di Napoli: ragazzini rubano l’Abete di Natale. Segato anche un altro albero
Gang di ragazzini entrano illegalmente nell’Orto Botanico: rubano un abete e ne segano un altro. Il direttore fa denuncia. L’amarezza: “A volte viene da pensare che il nostro lavoro sia inutile”
Quanto resta dopo il furto dell’albero di Natale / foto Orto Botanico Napoli
Il furto di abeti nel periodo di Natale, legno da incendiare per alimentare il “cippo” di Sant’Antonio a gennaio è una vergogna che spesso passa in secondo piano soltanto perché gli autori «sono ragazzini». Ma le modalità sono quelle dei furti e della gang. Stavolta ad avere la peggio sono gli alberi ospitati nell’Orto Botanico di via Foria, una delle strutture più importanti di una città che ormai si regge su cemento, bancarelle e dehors, un luogo di studio universitario ma anche aperto alla città. Chi è stato all’Orto Botanico sa di cosa si parla: un gioiello di Napoli, fondamentale per una rilassante passeggiata e al tempo stesso per comprendere l’importanza delle specie vegetali, la loro storia, la varietà di fiori, piante e alberi che è vita e bellezza.
Il direttore dell’Orto Botanico di Napoli Paolo Caputo lo definisce «evento spiacevole». E spiega l’accaduto: «Hanno rubato il nostro albero di Natale! Si trattava di un bell’abete di circa 3 metri in vaso, che avevamo decorato con ciclamini e che avremmo inteso piantare in Orto dopo il periodo natalizio. L’albero è stato strappato dal vaso, trascinato fino al muro di cinta e buttato giù. Nel pomeriggio del 19 dicembre) un gruppo di ragazzini ha tentato ripetutamente di entrare nell’Orto scavalcando il cancello, ma il personale di sorveglianza è riuscito ad evitarlo. Probabilmente…
Cronaca
Omicidio nel Casertano: uomo pugnalato in casa dopo una lite. Ricercato il figlio
Omicidio nel Casertano. Ricercato il figlio della vittima, l’ipotesi è una lite sfociata nel sangue.
Immagine di repertorio
Un uomo di 48 anni è stato ammazzato a coltellate nella notte a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. Il fatto è accaduto intorno all’una e trenta del mattino in casa della vittima, rinvenuta riversa sul pavimento della cucina. I carabinieri della stazione Cancello e della Compagnia Maddaloni lavorano per individuare il figlio della vittima, indiziato del fatto. Il giovane avrebbe litigato con il padre colpendolo con più coltellate fino ad ucciderlo.