Cronaca
I vigili di Napoli avranno taser e bodycam dal 2025: vietato l’uso nei casi di TSO
Ok del Comune al regolamento per avviare la sperimentazione. A Napoli si useranno le stesse pistole elettriche di Venezia. Vietato l’uso nei casi di TSO, gli agenti avranno la telecamera.
Immagine di repertorio
Gli agenti della Polizia Locale di Napoli avranno in dotazione i taser, le pistole che sparano dardi elettrici per stordire i criminali, e bodycam per riprendere gli interventi dal 2025. La giunta comunale guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, infatti, ha approvato la delibera 561 di proposta al consiglio per l’approvazione del regolamento necessario ad avviare la sperimentazione delle “armi comuni a impulsi elettrici per la Polizia Locale del Comune di Napoli”. Una volta che l’assise cittadina avrà approvato il provvedimento, potrà partire la sperimentazione per 6 mesi, prima di entrare a regime e dotare tutto il corpo di questa nuova arma. Inizialmente, i taser saranno forniti a due agenti per turno per reparto, forniti della qualifica di pubblica sicurezza e già assegnatari in via continuativa di pistola.
A Napoli si useranno le stesse pistole elettriche di Venezia
A Napoli, come anticipato da Fanpage.it, saranno utilizzati i taser 7 X2 di Axon, già in dotazione alla Polizia di Stato e all’Arma dei Carbinieri, nonché alla Polizia locale di altre grandi città, come Venezia e Ferrara. Si tratta di un’arma comune ad impulsi elettrici, che spara dardi che rimangono collegati all’arma per mezzo di fili conduttori. La scossa elettrica inibisce temporaneamente le funzioni motorie, impedendo, per contrazione muscolare del soggetto, ulteriori movimenti. L’uso dei taser è escluso nell’esecuzione dei provvedimenti di…
Cronaca
Angela Celentano su un’isola in Turchia, non si ferma la speranza. Indagini prorogate di 4 mesi
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La scomparsa di Angela Celentano
12 Dicembre 2024
17:52
Le indagini sulla scomparsa di Angela Celentano, sparita quando aveva 3 anni, nel 1996, sul Monte Faito, si concentrano ancora sulla cosiddetta pista turca. La Procura di Napoli ha prorogato le indagini di altri 120 giorni.
Angela Celentano da bambina (a sinistra) e la proiezione di come sarebbe oggi
Prosegue la speranza, così come vanno avanti le indagini, sul caso di Angela Celentano, scomparsa nel nulla il 10 agosto del 1996, quando aveva solo 3 anni, sul Monte Faito. Il gip del Tribunale di Napoli Federica Colucci, su impulso della Procura partenopea, ha prorogato per altri 4 mesi, 120 giorni, le indagini, al fine di effettuare verifiche supplementari sulla cosiddetta pista turca, l’ipotesi che vorrebbe Angela Celentano, oggi 31enne, sull’isola di Buyukada, in Turchia; stando a quanto riferisce Il Corriere della Sera, però, le autorità italiane accuserebbero di scarsa collaborazione quelle turche. Lo scorso agosto, le indagini sulla pista turca erano già state prorogate di 6 mesi.
Com’è nata la pista turca su Angela Celentano
Ma cosa sappiamo circa la presenza di Angela Celentano in Turchia e perché le indagini si stanno concentrando lì? Tutto nasce nel lontano 2009, quando una donna, tale Vincenza Trentinella, rivela di essere aver saputo da un prete, don Augusto, che a sua volta lo ha saputo da un altro uomo, che Angela Celentano potrebbe essere in…
Cronaca
Confisca da 61 milioni di euro al patron dei supermercati Pellicano: legato ai Belforte e ai Casalesi
Scattata la confisca per 61 milioni di euro per otto aziende dell’imprenditore Paolo Siciliano: ricostruiti i legami con la camorra del Casertano.
Avrebbe costruito il suo patrimonio anche grazie ai rapporti con la camorra del Casertano, e in particolare ai legame col clan Belforte e col cartello dei Casalesi – Gruppo Zagaria. Ricostruzione alla base della confisca da 61 milioni di euro scattata nei confronti dell’imprenditore casertano Paolo Siciliano, patron, tra l’altro, dei supermercati “Pellicano”, catena che conta 21 punti vendita nella provincia di Caserta.
La confisca, oltre al patrimonio immobiliare e mobiliare per un valore stimato di circa 60 milioni di euro già sequestrato nel 2023, ha riguardato altri beni immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie riconducibili a Siciliano per un valore di un milione di euro, individuati nel corso di successive indagini economico-patrimoniali.
Il provvedimento odierno riguarda quote societarie, compendi aziendali, immobili e disponibilità finanziaria; è stato emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Misure di Prevenzione su proposta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, è stato eseguito dai carabinieri del Ros e dai finanzieri del Comando Provinciale di Caserta e arriva al termine delle indagini, anche di tipo patrimoniale, condotte dal Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri e dal Compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise, delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Rubano cassaforte con 20mila euro al supermercato Globo, nella…
Cronaca
Incidente mortale a Montoro, presunto colpevole arrestato meno di 24 ore dopo
Arrestato per omicidio stradale un 36enne di Contrada (Avellino): è accusato di avere travolto e ucciso il 63enne trovato senza vita a Montoro la mattina dell’11 dicembre.
In meno di 24 ore i carabinieri hanno individuato il veicolo, quindi il presunto responsabile: ad investire e uccidere il 63enne di Montoro per poi scappare senza prestare soccorso sarebbe stato un 36enne di Contrada (Avellino), ora finito agli arresti con l’accusa di omicidio stradale e fuga; l’uomo è stato sottoposto ai domiciliari in attesa della convalida da parte dell’autorità giudiziaria. L’incidente è avvenuto nella mattinata di ieri, 11 dicembre, nella frazione Piano, lungo via Pertini.
Il corpo, ormai senza vita, era stato rinvenuto a seguito della segnalazione di alcuni passanti; era stato fatto intervenire il 118, ma i sanitari non avevano potuto fare nulla per via delle profonde e gravi lesioni. Per consentire i rilievi era stato necessario chiudere temporaneamente la carreggiata. Dal primo esame erano emersi segni riconducibili ad un investimento: secondo la ricostruzione l’uomo sarebbe stato travolto mentre camminava. Del veicolo, però, nessuna traccia. I primi ad intervenire sul posto erano stati i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Solofra, che hanno raccolto le prime tracce utili.
Le indagini sono state affidate ai carabinieri delle stazioni di Montoro e di Forino, che nelle ore successive sono riusciti a individuare il furgone coinvolto nell’incidente e, di conseguenza, il presunto conducente. L’uomo è stato arrestato e sia il veicolo sia il telefono cellulare dell’indagato sono stati sequestrati per ulteriori…