Cronaca
Bimbo di due anni non respira, salvato da due carabinieri con folle corsa in ospedale: “Siete degli angeli”
aggiornamento
12 Dicembre 2024
8:49
Due carabinieri hanno salvato la vita a un bambino di 2 anni di Ercolano (Napoli): in attesa dell’ambulanza, lo hanno portato in ospedale con l’auto privata. Si trattava di una reazione allergica, ora sta bene.
Dieci minuti di percorso, secondo il navigatore satellitare. Ma quel tragitto è stato coperto in appena tre minuti, tra accelerate, clacson e sgommate, un carabiniere al volante e l’altro che si sbracciava dal finestrino per chiedere di fare strada: una corsa disperata tra le strade di Ercolano, in provincia di Napoli, per portare in ospedale un bambino di due anni che aveva smesso di respirare e rischiava di morire. Si trattava, si scoprirà dopo, di una reazione allergica: il piccolo è stato trasportato in ambulanza al Santobono e ora sta bene, probabilmente solo per la prontezza dei due marescialli. E, dopo l’adrenalina, il ringraziamento della famiglia: “Siete degli angeli”.
L’emergenza nel primo pomeriggio di ieri, 11 dicembre. La carabiniera aveva appena completato il turno di lavoro, stava per uscire dalla tenenza di Ercolano, era già nella sua automobile quando ha sentito le grida disperate di un uomo provenire da una pizzeria vicina. Si è precipitata e lo ha trovato disperato, circondato da parenti e altri passanti, tra le braccia aveva il figlio di due anni che non respirava, era ormai viola in viso, gli occhi socchiusi, senza forze. La donna ha provato la manovra di Heimlich, pensando ad una ostruzione delle vie aeree, ma il bimbo non si…
Cronaca
Incidente mortale a Montoro, presunto colpevole arrestato meno di 24 ore dopo
Arrestato per omicidio stradale un 36enne di Contrada (Avellino): è accusato di avere travolto e ucciso il 63enne trovato senza vita a Montoro la mattina dell’11 dicembre.
In meno di 24 ore i carabinieri hanno individuato il veicolo, quindi il presunto responsabile: ad investire e uccidere il 63enne di Montoro per poi scappare senza prestare soccorso sarebbe stato un 36enne di Contrada (Avellino), ora finito agli arresti con l’accusa di omicidio stradale e fuga; l’uomo è stato sottoposto ai domiciliari in attesa della convalida da parte dell’autorità giudiziaria. L’incidente è avvenuto nella mattinata di ieri, 11 dicembre, nella frazione Piano, lungo via Pertini.
Il corpo, ormai senza vita, era stato rinvenuto a seguito della segnalazione di alcuni passanti; era stato fatto intervenire il 118, ma i sanitari non avevano potuto fare nulla per via delle profonde e gravi lesioni. Per consentire i rilievi era stato necessario chiudere temporaneamente la carreggiata. Dal primo esame erano emersi segni riconducibili ad un investimento: secondo la ricostruzione l’uomo sarebbe stato travolto mentre camminava. Del veicolo, però, nessuna traccia. I primi ad intervenire sul posto erano stati i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Solofra, che hanno raccolto le prime tracce utili.
Le indagini sono state affidate ai carabinieri delle stazioni di Montoro e di Forino, che nelle ore successive sono riusciti a individuare il furgone coinvolto nell’incidente e, di conseguenza, il presunto conducente. L’uomo è stato arrestato e sia il veicolo sia il telefono cellulare dell’indagato sono stati sequestrati per ulteriori…
Cronaca
Vende online l’auto sequestrata che aveva in custodia: denunciato per truffa nel Napoletano
Il custode del veicolo, sottoposto a confisca, è riuscito a venderlo online, aggiudicandosi un profitto di 2.400 euro: l’uomo è stato denunciato per truffa aggravata dalla Polizia Stradale.
Gli avevano affidato in custodia un’auto sequestrata, che doveva essere confiscata, e lui ha pensato di venderla online, guadagnando 2.400 euro. Accade a Ottaviano, nella provincia di Napoli, dove gli agenti della Polizia Stradale hanno denunciato un uomo di 48 anni per truffa aggravata.
In particolare, lo scorso 5 settembre, gli agenti della Polizia Stradale della Sezione di Napoli, mentre si trovavano a Ottaviano, sottoponevano a controllo una vettura, riscontrando che la stessa era sottoposta a sequestro amministrativo. Del provvedimento, però, non erano a conoscenza né il conducente né il proprietario del veicolo; i poliziotti hanno accertato che, dopo il decreto di sequestro, la vettura era stata affidata a una ditta per la custodia.
Gli agenti della Stradale, allora, hanno fatto scattare le indagini, che hanno consentito di accertare che il custode del veicolo, mediante artifizi, era riuscito a venderlo su un noto sito di compravendita online, procurandosi un profitto di 2.400 euro. Pertanto, il 48enne è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria.
Cronaca
Caivano, sequestrato l’impianto che gestisce i rifiuti della raccolta differenziata di 75 Comuni in Campania
Il sequestro dell’impianto di Caivano, nella provincia di Napoli, è scattato per gestione illecita dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata di 75 Comuni tra le province di Napoli, Caserta e Salerno.
È scattato questa mattina, giovedì 12 dicembre, il sequestro dell’impianto di Caivano, nella provincia di Napoli, che gestisce i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata di 75 Comuni in Campania, tra le province di Napoli, Caserta e Salerno. Il giudice della Procura di Napoli Nord, che ha coordinato le indagini, ha nominato un amministratore giudiziario.
Dalle indagini, condotte dai carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Napoli e dal personale dell’Arpa Campania, è emerso che l’attività di gestione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata era irregolare: venivano dichiarati come recuperati dei rifiuti che in realtà non lo erano e che venivano così immessi illegalmente nel circuito delle Mps (Materie prime seconde). Nella fattispecie, gli inquirenti hanno accertato che i rifiuti già potenzialmente sottoposti ad attività di recupero non potevano essere inquadrati come tali, dal momento che presentavano numerose impurità.
Inoltre, i militari dell’Arma hanno accertato irregolarità anche sullo stoccaggio dei rifiuti, che erano posizionati in un piazzale esterno, in assenza di coperture adeguate e quindi esposti al dilavamento prodotto dagli agenti atmosferici, con conseguente produzione di percolamenti non controllati, che confluivano direttamente nelle fognature. Irregolarità riscontrate anche in merito alle acque reflue che, come è stato scoperto, by-passavano gli impianti di…