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Cronaca

Bimba morta in casa a Tufino: “Ha bevuto ed è svenuta”. Ustione, lividi e due versioni al 118

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Bimba morta in casa a Tufino: “Ha bevuto ed è svenuta”. Ustione, lividi e due versioni al 118

La Procura di Nola sta ricostruendo le circostanze della morte della bimba di 4 anni che sarebbe caduta dalle scale di casa di una zia a Tufino (Napoli); quella notte arrivate due diverse richieste al 118.

Il luogo della tragedia a Tufino (Napoli)

“La bambina ha bevuto qualcosa ed è svenuta”: comincia con questa versione la richiesta di aiuto partita dall’abitazione di via Roma, a Tufino (Napoli), dove nella notte tra venerdì e sabato è morta una bimba di 4 anni. Pochi minuti dopo, una seconda chiamata, con una versione molto diversa: la piccola sarebbe caduta dalle scale. Particolare, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, anche questo acquisito dalla Procura nelle indagini sul decesso della bimba, trovata già senza vita quando i sanitari del 118 sono intervenuti nella casa. E c’è la questione dei lividi e dell’ustione: si dovrà stabilire se sono riconducibili alla caduta e a precedenti incidenti domestici. Ieri è stato conferito l’incarico per l’autopsia, l’esame potrebbe svolgersi già nella giornata di oggi.

Le due versioni al 118 e i segni sul corpo

La prima richiesta di intervento, intorno all’una del mattino di sabato 14 dicembre, è arrivata da un uomo, presumibilmente il compagno della zia della piccola. E la versione parla di qualcosa di diverso: la bimba ha bevuto un liquido e ha perso i sensi. Tanto che la scheda viene aperta per “ab ingestis”, quindi per qualcosa di ingerito. Pochi minuti dopo, una seconda chiamata. Stavolta all’altro capo del telefono c’è una donna, presumibilmente la zia. E c’è la seconda versione: la piccola è caduta dalle scale.

Sul posto la centrale 118 dell’Asl Napoli 3 Sud ha inviato…

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Almaviva, a rischio licenziamento 44 lavoratori in Campania: il 30 dicembre finisce la cig

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Almaviva, a rischio licenziamento 44 lavoratori in Campania: il 30 dicembre finisce la cig

Venerdì 20 dicembre i sindacati in Regione per la vertenza Almaviva: a Napoli rischiano il licenziamento in 44, il 30 dicembre finisce la cassa integrazione.

Foto Uilcom Campania

Mancano meno di due settimane alla fine della cassa integrazione per i lavoratori Almaviva: 44 persone soltanto a Napoli (e circa 500 in tutta Italia), che il 30 dicembre rischiano di chiudere l’anno con il licenziamento. Venerdì 20 dicembre, i sindacati incontreranno l’assessore al lavoro della Regione Campania, Antonio Marchiello, per chiedere “un immediato intervento per scongiurare i licenziamenti”, si legge in una nota della Uilcom-Uil.

Il sindacato chiederà anche un tavolo di confronto con Almaviva per la ricollocazione dei lavoratori all’interno dell’azienda, che è stata la più grande azienda italiana di call center, con numerose commesse con enti pubblici e privati. “Siamo fiduciosi che la Regione Campania saprà dimostrare la sua vicinanza ai lavoratori: 44 famiglie aspettano risposte concrete e immediate. Non c’è più tempo da perdere”, ha spiegato Massimo Taglialatela, segretario generale della Uilcom-Uil in Campania. Le casse integrazioni dei lavoratori scadranno il 30 dicembre, e lo spettro del licenziamento incombe: venerdì 20 dicembre, i lavoratori sperano in risposte concrete. Anche la Slc Cgil Napoli Campania ha sottolineato che sia “impensabile una trattativa che salvi alcuni lavoratori e ne licenzi altri”, aggiungendo in una nota che “ci spenderemo con convinzione, così come facemmo anni fa, perché questa vertenza non si trasformi in un bagno di sangue, e vigileremo su chi voglia trovare sulla pelle dei lavoratori e delle…

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Bus Anm in fiamme a Capodimonte, danni ai muri dei palazzi e ad una auto parcheggiata in zona

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Bus Anm in fiamme a Capodimonte, danni ai muri dei palazzi e ad una auto parcheggiata in zona

Bus notturno Anm incendiato in via nuova San Rocco. Danni a muri di palazzi e ad una autovettura parcheggiata in zona. Illeso il conducente del mezzo.

Un bus dell’Anm in fiamme in via Nuova San Rocco, all’altezza del Parco Soleado. Il pullman della linea notturna 663 che copre l’area tra i Ponti Rossi, il museo di Capodimonte e San Rocco, si è incendiato mentre era in circolazione. Danni alle case, con muri anneriti ma per fortuna non ci sono feriti. L’autista è riuscito ad uscire dal bus subito. Riferiscono i carabinieri che l’incendio è «verosimilmente accidentale» e che ha danneggiato una Lancia Ypsilon parcheggiata poco distante. L’autista è stato visitato sul posto da personale del 118 per i fumi inalati durante un tentativo di spegnimento con l‘estintore.

Gennaro Acampora, capogruppo del Pd in consiglio comunale, scrive: «Sono sul posto i vigili del fuoco, prima di tutto per spegnere incendio visto gli scoppi che stanno accadendo interni al bus, con danni di varia natura ad appartamenti e cose e zone limitrofe e poi per capire cause dell’accaduto, insieme ai carabinieri». Mentre Adolfo Vallini, sindacalista Usb denuncia: «In attesa di conoscere le cause alla base di questo ennesimo flambè, non possiamo esimerci dal rappresentare la nostra preoccupazione in merito ai livelli non sempre ottimali di manutenzione dei bus in circolazione sul territorio campano e metropolitano che, in alcuni casi, sono addirittura privi di regolari martelletti frangivetro e della cassetta di primo soccorso».

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Omicidio Giulia Tramontano, all’Università “L’Orientale” di Napoli una panchina rossa in sua memoria

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Omicidio Giulia Tramontano, all’Università “L’Orientale” di Napoli una panchina rossa in sua memoria

Omicidio di Giulia Tramontano

18 Dicembre 2024

13:39

Venerdì una giornata in memoria di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di 7 mesi uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello, condannato all’ergastolo. La giovane, originario del Napoletano, aveva frequentato l’ateneo partenopeo.

Giulia Tramontano

Una giornata dedicata alla memoria di Giulia Tramontano, la giovane donna di 29 anni, al settimo mese di gravidanza, uccisa nel maggio del 2023 a Senago, in Lombardia, dal compagno Alessandro Impagnatiello, condannato in primo grado all’ergastolo. Venerdì 20 dicembre, l’Università “L’Orientale” di Napoli, nella quale Giulia Tramontano, originaria della provincia partenopea, aveva frequentato il corso di laurea triennale in Studi Internazionali nell’anno accademico 2013-2014, dedicherà una panchina rossa alla 29enne vittima di femminicidio.

La giornata in memoria di Giulia Tramontano inizierà proprio con l’inaugurazione della panchina, che sorgerà nel cortile di Palazzo Santa Maria Porta Coeli, in via Duomo, da parte del rettore dell’ateneo, Roberto Tottoli. Si proseguirà, poi, con un monologo ispirato alla storia di Giulia Tramontano, “Io sono Timoteo”, recitato dall’attore Francesco Annella. Alle ore 11, invece, il coro “NewMaLab”, curato dall’associazione “Le Kassandre” per il contrasto alla violenza di genere; a seguire un reading teatrale tratto dallo spettacolo “Disconnessione” di Yvette Nolan. Infine,…

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