Cronaca
Suv senza controllo si ribalta, morto 42enne del Napoletano: incidente stradale sull’autostrada A30
Incidente stradale sull’autostrada A30 direzione Avellino. Morto un uomo di 42 anni di San Giuseppe Vesuviano.
Perde il controllo del Suv che si ribalta. Morto un uomo di 42 anni che era alla guida della vettura. Il tragico incidente stradale è avvenuto intorno alle ore 4,00 di questa notte, sabato 2 novembre 2024, sull’Autostrada A30, nel Salernitano, in direzione di Avellino, al chilometro 1. La strada è stata temporaneamente chiusa alla circolazione. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto. Su posto sono arrivate le forze dell’ordine che hanno effettuato i rilievi del caso e raccolto elementi utili a chiarire la vicenda. Secondo una prima ricostruzione, il conducente del Suv compatto di colore bianco, un 42enne originario di San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, avrebbe improvvisamente perso il controllo della vettura, per motivi ancora da accertare.
Incidente sull’A30, morto 42enne di San Giuseppe Vesuviano
Quest’ultima si sarebbe ribaltata, finendo col tettuccio sull’asfalto. Nell’impatto, il 42enne è rimasto gravemente ferito. Sul posto è arrivata l’ambulanza del 118, ma per il 42enne non ci sarebbe stato nulla da fare. Il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’automobilista. Sul luogo dell’incidente sono arrivati anche i vigili del fuoco e i tecnici dell’autostrada, con le bandierine, per segnalare quanto accaduto. Il tratto autostradale interessato dal sinistro è stato chiuso temporaneamente per consentire alle forze dell’ordine di effettuare i…
Cronaca
Scatta la chiusura per bar di Chiaia: droga nel locale, padre del titolare arrestato
Il Questore di Napoli ha disposto la chiusura per 15 giorni di un bar di Chiaia: ad ottobre il padre del titolare era stato arrestato per detenzione di stupefacenti.
È scattata la sospensione dell’attività, per 15 giorni, per un bar di Chiaia, nel centro di Napoli, alle spalle di piazza del Plebiscito; la decisione arriva dal Questore, su proposta del commissariato San Ferdinando, a seguito di una operazione risalente al mese scorso che si era concluso on la denuncia del titolare e l’arresto di suo padre per detenzione di sostanze stupefacenti. In una nota della Questura di Napoli si specifica che il provvedimento, eseguito questa mattina, 21 novembre, è “finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini”.
Il controllo che ha portato allo stop per l’attività commerciale risale al pomeriggio dell’11 ottobre scorso. In quella circostanza i poliziotti di San Ferdinando e quelli del commissariato Montecalvario erano intervenuti nel bar e avevano controllato due persone all’interno, identificate come il titolare e suo padre; il secondo era stato trovato in possesso di poco più di 30 grammi di stupefacenti, tra cocaina e hashish, e di una grossa somma di denaro. Nel dettaglio, erano stati rinvenuti 5 involucri di cocaina dal peso di circa 3 grammi, 3 stecche di hashish per complessivi 30 grammi e 4.800 euro in contanti. L’uomo era stato arrestato mentre per suo figlio era scattata la denuncia.
Cronaca
Carne e salumi in cattive condizioni igieniche: sequestrati 15mila chili, chiuso un salumificio
Blitz dei carabinieri in un salumificio in provincia di Avellino, che è stato chiuso a causa delle carenze igienico-sanitarie e per l’impiago di lavoratori in nero. Multato e denunciato il titolare.
Immagine di repertorio
Blitz dei carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni e sanità) in un salumificio nell’area di Baiano, in provincia di Avellino: sono 15mila i chili di carne di maiale e di altri prodotti a base di carne, tra cui salumi, che sono stati sequestrati dai militari dell’Arma, mentre l’intera attività commerciale è stata chiusa. I prodotti alimentari posti sotto sequestro – in parte congelati, in parte sottovuoto – erano conservati in pessime condizioni igieniche; i carabinieri hanno poi sequestrato anche 84 chili di “ciccioli” che erano stati etichettati come produzione propria, ma in realtà erano stati importati da una ditta della provincia di Napoli.
Tutti i lavoratori del salumificio erano in nero
Nel corso dei controlli, i carabinieri hanno individuato gli otto dipendenti del salumificio, nessuno dei quali aveva regolare contratto di lavoro: tutti lavoravano in nero; cinque di questi, stranieri, sono stati inoltre denunciati per ingresso e soggiorno illegale sul territorio italiano.
Pertanto, al termine del blitz, i militari dell’Arma hanno disposto la chiusura dell’attività commerciale e hanno multato il titolare per 200mila euro; l’uomo è stato anche denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per aver favorito e impiegato manodopera clandestina e per le violazioni connesse alle norme sulla sicurezza del lavoro.
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Cronaca
Ruba cellulare dal ristorante, i titolari: “Hanno anche svuotato i nostri conti correnti”
Un uomo è entrato in pizzeria a Napoli e rubato un cellulare nei pressi del registratore di cassa. Poi i proprietari hanno scoperto che, da quel dispositivo, sono riusciti anche a svuotare i conti correnti privati ed aziendali.
Ha rubato il cellulare dalla cassa di un ristorante al Vomero, poi si è allontanato. Ma i proprietari hanno anche scoperto che, proprio attraverso il cellulare, sono anche riusciti a svuotare i loro conti correnti. La vicenda è accaduta a Napoli, protagonista è la pizzeria Gorizia 1916 di via Bernini, che ha anche diffuso in Rete le immagini del furto. Dalle immagini si vede una persona entrare, guardarsi un po’ attorno e, appena nessuno è focalizzato su di lui, afferrare un cellulare nei pressi della cassa e scappare. Ma l’amara scoperta, per i proprietari, è avvenuta nelle ore successive, quando i loro conti correnti sono stati svuotati.
I due hanno infatti spiegato su Facebook:
Volevo condividere con tutti voi (e oltre) il disprezzo, la rabbia e la violenza che abbiamo provato a causa di un truffaldino che, studiando bene la zona, i movimenti e gli oggetti intorno da poter rubare, ha ben pensato di sottrarre un cellulare ad un uomo che lavora 20 ore al giorno, impegnato per l’appunto ad accogliere e far accomodare, come ogni giorno, i suoi ospiti nella nostra amata Gorizia 1916. Purtroppo non era un semplice furto. Il cellulare in questione è finito in mani di hackers che hanno disattivato il blocco, preso possesso dell’id Apple e rubato l’accesso ai conti bancari cambiando le password, lasciandoci lì impotenti mentre i conti aziendali e privati venivano velocemente prosciugati. Ci appelliamo a…