Cronaca
Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

Identificato il secondo componente del raid nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli): è un 16enne. Gli spari tra i bagnanti dopo una discussione per “uno sguardo di sfida”.
È stato identificato il giovane che, insieme a un 18enne vicino al clan Gionta, nello scorso luglio aveva fatto irruzione nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli) aprendo il fuoco tra i bagnanti con fucile e pistola: si tratta di un 16enne, è stato rinchiuso in un istituto di pena minorile in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare per tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di arma da fuoco, reati commessi con l’aggravante di avere agito col metodo mafioso in concorso con un maggiorenne.
L’episodio risale al 19 luglio. Dalle indagini era emerso che si era trattato di una ritorsione, partita per uno “sguardo di sfida”. L’obiettivo del raid, che in quel momento si trovava in spiaggia, era riuscito a scappare ed era rimasto illeso. Il primo componente del raid era stato bloccato il 26 luglio: S. D. A., 18 anni, imparentato con pregiudicati del clan dei “Valentini”, era stato fermato con le accuse di tentato omicidio, strage e detenzione e porto di armi da sparo, anche per lui con l’aggravante del metodo mafioso.
Secondo le ricostruzioni il ragazzo aveva avuto una discussione con un bagnante che gli aveva rivolto “uno sguardo di sfida”; il 18enne aveva quindi organizzato subito il raid, con l’aiuto del complice: in due avevano sparato incuranti della presenza di numerosi bagnanti. Il secondo giovane, minorenne, è stato identificato nel corso delle indagini svolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura per i…
Cronaca
Maltempo in Campania, allerta arancione dalle 14

La Protezione Civile della Regione Campania ha emesso un nuovo avviso di allerta meteo, che porterà il livello di allerta da giallo ad arancione per alcune zone del territorio regionale. Questo cambiamento è stato deciso a causa delle previsioni meteo che indicano una possibile peggioramento delle condizioni atmosferiche. L’allerta arancione sarà in vigore a partire dalle ore 14 di oggi, mercoledì 10 settembre, e durerà fino alle ore 14 di domani, giovedì 11 settembre.
Dettagli sull’allerta meteo
L’allerta arancione riguarda specificamente le zone 1, 2 e 3 del territorio regionale, che potrebbero essere interessate da condizioni meteo avverse. La Protezione Civile invitata la popolazione a mantenere un alto livello di attenzione e a seguire le istruzioni degli organi di emergenza.
Zona di allerta e previsioni
Le zone interessate dall’allerta arancione sono quelle più esposte ai fenomeni meteo previsti, che potrebbero includere forti piogge, venti intensi e altri eventi atmosferici estremi. La popolazione è invitata a rimanere informata sulle ultime previsioni meteo e a prendere le necessarie precauzioni per garantire la propria sicurezza.
Misure di sicurezza
La Protezione Civile raccomanda alla popolazione di adottare misure di sicurezza per minimizzare i rischi associati alle condizioni meteo avverse. Ciò include l’evacuazione delle zone a rischio, la chiusura di porte e finestre, e l’astensione da attività all’aperto durante i periodi di maltempo. È inoltre importante seguire le istruzioni degli organi di emergenza e rimanere informata sulle ultime notizie e aggiornamenti.Fonte
Cronaca
Sub di Molfetta colpito da embolia: salvato dai medici

Una giornata d’estate che sembrava perfetta, con il sole splendente e il mare calmo, si è trasformata in un incubo per un sub di Molfetta. L’uomo si era immerso nelle acque del Cilento, ma subito dopo l’immersione ha iniziato a manifestare sintomi improvvisi e devastanti, culminati in un collasso. La sua vita è stata appesa a un filo, con i medici che hanno dovuto correre contro il tempo per salvargli la vita.
La Grave Embolia
Il sub di Molfetta è stato colpito da una grave embolia da decompressione, una condizione medica estremamente pericolosa che richiede un intervento immediato. L’embolia da decompressione si verifica quando i gas disciolti nel sangue si espandono troppo rapidamente, formando bolle che possono bloccare il flusso sanguigno e provocare danni ai tessuti.
Il Salvataggio
I medici del Ruggi d’Angelo di Molfetta sono intervenuti tempestivamente, salvando la vita al sub in difficoltà. La prontezza e la professionalità dei medici hanno fatto la differenza, permettendo all’uomo di ricevere le cure necessarie per superare la crisi. La vicenda è un esempio di come la velocità e l’efficienza nel trattamento medico possano essere decisive nel salvare una vita.
La Riabilitazione
Dopo l’intervento medico, il sub di Molfetta è stato sottoposto a un percorso di riabilitazione per recuperare completamente dalle conseguenze dell’embolia. La riabilitazione è un passaggio fondamentale nel processo di guarigione, poiché aiuta il paziente a ripristinare le funzioni fisiche e a ridurre il rischio di recidive. La storia di questo sub è un monito a tutti gli appassionati di immersioni subacquee sull’importanza di rispettare le norme di sicurezza e di essere consapevoli dei rischi associati a questa attività.
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Cronaca
Il Rolex rifiutato: ex dg Asl smaschera “sistema Ferraro”

Napoli è stata teatro di un evento che sta facendo molto parlare: un Rolex da 8mila euro, regalato come “biglietto da visita” per accedere al mondo degli appalti pubblici, è stato rispedito al mittente e si è trasformato in una prova a carico del cosiddetto “sistema Ferraro”. Questo sistema, noto per la sua rete di interessi, appalti pilotati e tangenti, è al centro dell’attenzione a causa di questo dono costoso.
Il Contesto
Il “sistema Ferraro” rappresenta una rete complessa di relazioni e interessi che coinvolge appalti pubblici e pratichelittle trasparenti. L’offerta di un Rolex come “biglietto da visita” sembra essere stata un tentativo di infiltrarsi in questo sistema, ma il rifiuto del dono ha portato a una serie di conseguenze impreviste.
Le Implicazioni
Le implicazioni di questo evento sono profonde e suggeriscono che il “sistema Ferraro” possa essere più ampio e radicato di quanto inizialmente pensato. La capacità di influenzare gli appalti pubblici e di creare un sistema di tangenti e favoritismi è un tema che richiede un’attenta indagine e azioni concrete per essere risolto.
La Risposta delle Autorità
In risposta a questi eventi, le autorità sono chiamate a intervenire con fermezza per clarire i contorni del “sistema Ferraro” e per assicurare che la legge sia applicata in modo equo e trasparente. Ciò include indagini approfondite e, se necessario, azioni legali contro coloro che sono coinvolti in pratiche illecite.
La Trasparenza come Soluzione
La trasparenza è fondamentale per prevenire e contrastare sistemi come quello di Ferraro. Ciò richiede una maggiore apertura e responsabilità nelle procedure di appalto, nonché un impegno a punire severamente le violazioni. Solo attraverso la trasparenza e la giustizia può essere possibile creare un ambiente più pulito e onesto per gli appalti pubblici.
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