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Cronaca

Rapina a David Neres, tre arresti a Napoli: “Con questo orologio ci facciamo 120mila euro”

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Rapina a David Neres, tre arresti a Napoli: “Con questo orologio ci facciamo 120mila euro”

Tre giovani in carcere per la rapina al calciatore del Napoli David Neres; la batteria di rapinarolex ripresa dalle telecamere, i sospettati sono tutti del Rione Lauro.

“Con questo ci facciamo scarsi 120mila euro”: brandelli di conversazioni intercettate in ambientale in una delle automobili in uso alla banda di rapinatori che, subito dopo il colpo, sta verificando il modello dell’orologio appena portato via al calciatore del Napoli David Neres. Quando si rendono conto che è “quello chiatto”, le grida di gioia: sul mercato nero vale ben oltre centomila euro. Le intercettazioni sono agli atti nell’ordinanza che oggi, 14 novembre, ha portato in carcere tre giovani, tutti residenti nel Rione Lauro, a Fuorigrotta.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso in rapina pluriaggravata, emessa dal gip su richiesta della Procura, è stata eseguita dai carabinieri del Nucleo Investigativo. I fatti risalgono al primo settembre scorso. Quella sera Neres, subito dopo la partita giocata al Maradona contro il Parma, stava tornando in albergo su un minivan quando, mentre era bloccato nel traffico, era stato assalito da una batteria di rapinatori: avevano spaccato il vetro del finestrino posteriore, gli avevano puntato la pistola al volto e si erano fatti consegnare il prezioso orologio che che l’attaccante brasiliano portava al polso.

Nei video registrati dalle telecamere di sorveglianza si vedono i criminali che seguono il minivan all’esterno dello stadio Maradona e, successivamente, i sospettati che rientrano nel Rione Lauro; uno di loro scende dall’automobile senza scarpe, se ne è liberato per evitare di farsi riconoscere. Secondo le…

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Denunciato l’uomo che ha colpito con un martello in testa un 51enne in Zona Ospedaliera

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Denunciato l’uomo che ha colpito con un martello in testa un 51enne in Zona Ospedaliera

Denunciato ai carabinieri e segnalato all’Asl il presunto aggressore che avrebbe picchiato un uomo di 51 anni, senza motivo, mentre andava a lavoro, colpendolo con una chiave inglese in testa e procurandogli un trauma cranico.

Immagine di repertorio

Un 51enne viene assalito mentre va al lavoro la mattina, picchiato ripetutamente e colpito con una chiave inglese alla testa. Una violenza cieca e senza motivo. L’uomo cerca di difendersi, scappa, inseguito, chiama aiuto, sviene per le botte subite. Viene soccorso da un passante che chiama la Polizia di Stato e il 118 e portato all’ospedale Cto dove gli vengono diagnosticati un trauma cranico e lesioni al braccio. L’aggressione inspiegabile è avvenuta il 10 novembre scorso attorno alle 7 del mattino nella Zona Ospedaliera, nella V Municipalità Vomero-Arenella. L’uomo, vittima di aggressione, ha poi sporto denuncia ai carabinieri contro il presunto aggressore.

Il caso segnalato a Questura, Asl e servizi sociali

La vicenda è stata segnalata dalla consigliera regionale Roberta Gaeta, che ha inviato una lettera alla Questura di Napoli ed ai Commissariati di Chiaiano e Arenella: “Ho segnalato la presenza in Zona Ospedaliera di un soggetto pericoloso che, senza alcun motivo, aggredisce i passanti e i residenti. Il soggetto in questione, da quanto appreso per le vie brevi, soffrirebbe di disturbi mentali, che lo rendono particolarmente pericoloso per il prossimo, visto che gli episodi segnalati pare siano numerosi. Questi casi di fragilità vanno affrontati con cura a attenzione a tutela della salute dei pazienti e dell’incolumità delle persone. Per questo, abbiamo segnalato la vicenda, oltre…

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Fugge all’alt, 19enne arrestato a Napoli dopo inseguimento: in auto aveva più di 60mila euro

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Fugge all’alt, 19enne arrestato a Napoli dopo inseguimento: in auto aveva più di 60mila euro

Il 19enne è stato intercettato dalla polizia nel quartiere Barra e arrestato dopo un lungo inseguimento, durante il quale ha anche danneggiato l’auto di servizio.

Immagine di repertorio

Quando ha visto il posto di blocco dei poliziotti, si è dato prontamente alla fuga: bloccato dopo un lungo inseguimento, in auto gli hanno trovato più di 60mila euro. È accaduto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 13 novembre, a Barra, quartiere della periferie orientale di Napoli, dove gli agenti del commissariato San Giovanni-Barra della Polizia di Stato hanno arrestato un ragazzo di 19 anni.

I poliziotti, durante un servizio di controllo del territorio, mentre percorrevano via Chiaromonte, hanno notato sopraggiungere un’auto e uno scooter i cui conducenti, alla loro vista, si sono dati prontamente alla fuga nonostante gli agenti gli avessero intimato l’alt. Pertanto, gli operatori di polizia hanno deciso di inseguire l’automobile, il cui conducente ha effettuato manovre pericolose per la circolazione stradale e per l’incolumità degli altri automobilisti, impattando anche contro la volante; giunto in piazzetta Spinelli, il fuggitivo è stato costretto a fermarsi a causa della foratura di uno pneumatico.

Non senza difficoltà, gli agenti hanno bloccato il conducente dell’auto, che ha tentato la fuga a piedi: si tratta di un 19enne, con precedenti, che è stato trovato in possesso di 1.075 euro. La scoperta più consistente è stata effettuata nell’abitacolo, dove i poliziotti hanno scoperto 62.750 euro, suddivisi in banconote di vario taglio, dei quali il giovane non ha saputo spiegare la provenienza; il 19enne è stato così arrestato per lesioni…

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Le intercettazioni sulla rapina a David Neres: “Come ho fatto con Zuniga…”

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Le intercettazioni sulla rapina a David Neres: “Come ho fatto con Zuniga…”

Uno dei rapinatori accusato del colpo a David Neres, intercettato, dice di voler usare la stessa tecnica che aveva adottato quando aveva portato via l’orologio a Camilo Zuniga.

David Neres e Camilo Zuniga

“A questo lo seguivo già prima perché giocava nel Benfica, è forte come giocatore, tiene i mostri…”. A parlare, intercettato, è Giuseppe Vecchione, uno dei tre indagati raggiunti dalla misura cautelare eseguita oggi dai carabinieri per la rapina all’attaccante brasiliano David Neres. L’interlocutore è Gianluca Cuomo, anche lui in manette questa mattina insieme al terzo presunto complice, Giuseppe Vitale. I “mostri” sono gli orologi preziosi: quello che il calciatore porta al polso, dal valore di oltre centomila euro, ma anche quello che, sempre su Internet, hanno visto indossato dalla moglie.

Nel dialogo Vecchione fa riferimento a un vecchio episodio, a quando il calciatore Camilo Zuniga venne rapinato dell’orologio. E se ne assume la responsabilità, con orgoglio, dicendo di voler usare la stessa tecnica.

L’orologio “studiato” sui video su Internet

Quell’orologio, un Patek Philippe da oltre centomila euro, i rapinatori lo avevano notato guardando un video pubblicato da una testata giornalistica specializzata in notizie sul Calcio Napoli. Osservando il video di Neres che usciva dal minivan avevano riconosciuto la marca, ma non il modello preciso, tanto che la conferma l’avevano avuta (e con gioia) soltanto dopo il raid: era la versione ancora più preziosa.

Neres rapinato in inglese. Tra i complici due dipendenti Asia, i vestiti nel camion dei rifiuti

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