Cronaca
Ragazzo conosciuto online gli manda foto hot, lui gli chiede dei soldi per non pubblicarle: denunciato
�� accaduto nella provincia di Avellino, dove un giovane di 23 anni è stato denunciato dai carabinieri per tentata estorsione: ha preteso mille euro da un giovane conosciuto online per non rendere pubbliche le foto hot che quest’ultimo gli aveva inviato.
Una importante attività investigativa quella condotta dai carabinieri di Mirabella Eclano, nella provincia di Avellino, che hanno attentamente monitorato il web, scoprendo così diversi reati perpetrati online. L’indagini più complessa e articolata ha portato i militari dell’Arma a individuare un giovane di 23 anni e a denunciarlo alla competente Autorità Giudiziaria per tentata estorsione. Il 23enne, dopo aver conosciuto un ragazzo online, ha conquistato la sua fiducia, tanto da indurlo a inviargli foto hot: ha così potuto minacciarlo, pretendendo da lui mille euro per non pubblicare quelle immagini intime. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificare l’autore del reato, che è stato come detto denunciato; i militari dell’Arma hanno oscurato gli account coinvolti.
Due giovani denunciati per truffa
Le indagini dei carabinieri di Mirabella Eclano hanno portato anche alla denuncia di due giovani residenti in Lombardia, accusati di truffa. I due hanno pubblicato online l’annuncio di vendita di un’automobile, a un prezzo particolarmente vantaggioso, riuscendo così a farsi pagare 8mila euro da un 32enne irpino. L’automobile acquistata dall’uomo, però, era intestata a un terzo soggetto, ignaro della vicenda. Le carte prepagate utilizzate per la truffa sono state bloccate.
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Cronaca
Denunciato l’uomo che ha colpito con un martello in testa un 51enne in Zona Ospedaliera
Denunciato ai carabinieri e segnalato all’Asl il presunto aggressore che avrebbe picchiato un uomo di 51 anni, senza motivo, mentre andava a lavoro, colpendolo con una chiave inglese in testa e procurandogli un trauma cranico.
Immagine di repertorio
Un 51enne viene assalito mentre va al lavoro la mattina, picchiato ripetutamente e colpito con una chiave inglese alla testa. Una violenza cieca e senza motivo. L’uomo cerca di difendersi, scappa, inseguito, chiama aiuto, sviene per le botte subite. Viene soccorso da un passante che chiama la Polizia di Stato e il 118 e portato all’ospedale Cto dove gli vengono diagnosticati un trauma cranico e lesioni al braccio. L’aggressione inspiegabile è avvenuta il 10 novembre scorso attorno alle 7 del mattino nella Zona Ospedaliera, nella V Municipalità Vomero-Arenella. L’uomo, vittima di aggressione, ha poi sporto denuncia ai carabinieri contro il presunto aggressore.
Il caso segnalato a Questura, Asl e servizi sociali
La vicenda è stata segnalata dalla consigliera regionale Roberta Gaeta, che ha inviato una lettera alla Questura di Napoli ed ai Commissariati di Chiaiano e Arenella: “Ho segnalato la presenza in Zona Ospedaliera di un soggetto pericoloso che, senza alcun motivo, aggredisce i passanti e i residenti. Il soggetto in questione, da quanto appreso per le vie brevi, soffrirebbe di disturbi mentali, che lo rendono particolarmente pericoloso per il prossimo, visto che gli episodi segnalati pare siano numerosi. Questi casi di fragilità vanno affrontati con cura a attenzione a tutela della salute dei pazienti e dell’incolumità delle persone. Per questo, abbiamo segnalato la vicenda, oltre…
Cronaca
Fugge all’alt, 19enne arrestato a Napoli dopo inseguimento: in auto aveva più di 60mila euro
Il 19enne è stato intercettato dalla polizia nel quartiere Barra e arrestato dopo un lungo inseguimento, durante il quale ha anche danneggiato l’auto di servizio.
Immagine di repertorio
Quando ha visto il posto di blocco dei poliziotti, si è dato prontamente alla fuga: bloccato dopo un lungo inseguimento, in auto gli hanno trovato più di 60mila euro. È accaduto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 13 novembre, a Barra, quartiere della periferie orientale di Napoli, dove gli agenti del commissariato San Giovanni-Barra della Polizia di Stato hanno arrestato un ragazzo di 19 anni.
I poliziotti, durante un servizio di controllo del territorio, mentre percorrevano via Chiaromonte, hanno notato sopraggiungere un’auto e uno scooter i cui conducenti, alla loro vista, si sono dati prontamente alla fuga nonostante gli agenti gli avessero intimato l’alt. Pertanto, gli operatori di polizia hanno deciso di inseguire l’automobile, il cui conducente ha effettuato manovre pericolose per la circolazione stradale e per l’incolumità degli altri automobilisti, impattando anche contro la volante; giunto in piazzetta Spinelli, il fuggitivo è stato costretto a fermarsi a causa della foratura di uno pneumatico.
Non senza difficoltà, gli agenti hanno bloccato il conducente dell’auto, che ha tentato la fuga a piedi: si tratta di un 19enne, con precedenti, che è stato trovato in possesso di 1.075 euro. La scoperta più consistente è stata effettuata nell’abitacolo, dove i poliziotti hanno scoperto 62.750 euro, suddivisi in banconote di vario taglio, dei quali il giovane non ha saputo spiegare la provenienza; il 19enne è stato così arrestato per lesioni…
Cronaca
Le intercettazioni sulla rapina a David Neres: “Come ho fatto con Zuniga…”
Uno dei rapinatori accusato del colpo a David Neres, intercettato, dice di voler usare la stessa tecnica che aveva adottato quando aveva portato via l’orologio a Camilo Zuniga.
David Neres e Camilo Zuniga
“A questo lo seguivo già prima perché giocava nel Benfica, è forte come giocatore, tiene i mostri…”. A parlare, intercettato, è Giuseppe Vecchione, uno dei tre indagati raggiunti dalla misura cautelare eseguita oggi dai carabinieri per la rapina all’attaccante brasiliano David Neres. L’interlocutore è Gianluca Cuomo, anche lui in manette questa mattina insieme al terzo presunto complice, Giuseppe Vitale. I “mostri” sono gli orologi preziosi: quello che il calciatore porta al polso, dal valore di oltre centomila euro, ma anche quello che, sempre su Internet, hanno visto indossato dalla moglie.
Nel dialogo Vecchione fa riferimento a un vecchio episodio, a quando il calciatore Camilo Zuniga venne rapinato dell’orologio. E se ne assume la responsabilità, con orgoglio, dicendo di voler usare la stessa tecnica.
L’orologio “studiato” sui video su Internet
Quell’orologio, un Patek Philippe da oltre centomila euro, i rapinatori lo avevano notato guardando un video pubblicato da una testata giornalistica specializzata in notizie sul Calcio Napoli. Osservando il video di Neres che usciva dal minivan avevano riconosciuto la marca, ma non il modello preciso, tanto che la conferma l’avevano avuta (e con gioia) soltanto dopo il raid: era la versione ancora più preziosa.
Neres rapinato in inglese. Tra i complici due dipendenti Asia, i vestiti nel camion dei rifiuti
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