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Cronaca

Operaio 49enne muore schiacciato da macchina agricola, tragedia a Eboli (Salerno)

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Operaio 49enne muore schiacciato da macchina agricola, tragedia a Eboli (Salerno)

Incidente a Campolongo, frazione di Eboli. Il 49enne stava lavorando in una azienda agricola.

Immagine di repertorio

È morto schiacciato da una macchina agricola un operaio di 49 anni a Campolongo, frazione del comune di Eboli, in provincia di Salerno. Un’altra morte bianca in Campania, vittima di un incidente sul lavoro. Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto. Sulla vicenda sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Eboli. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, un 49enne di origine indiana, stava lavorando all’interno di una azienda agricola a Campolongo, quando, improvvisamente, la macchina agricola si sarebbe rovesciata schiacciandolo.

Incidente a Campolongo, frazione di Eboli

Il peso del macchinario lo avrebbe ucciso sul colpo. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un trattore o di un altro mezzo. Sul posto sono arrivati anche i soccorsi con l’ambulanza del 118. Ma il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 49enne. L’incidente è avvenuto attorno alle ore 16,30 di oggi, venerdì 8 novembre 2024. Poco dopo sono giunti sul posto anche il pm di turno ed il medico legale, per condurre gli accertamenti di rito.

I carabinieri della compagnia di Eboli stanno conducendo le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto. I militari dell’Arma hanno eseguito i rilievi del caso e provveduto ad acquisire le testimonianze per cercare di ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto. Questo tragico evento sottolinea ancora una volta l’importanza della…

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Cronaca

Due furti di gioielli in casa: è stata la babysitter. I proprietari la incastrano con le telecamere

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Due furti di gioielli in casa: è stata la babysitter. I proprietari la incastrano con le telecamere

� accaduto a Meta di Sorrento, nella provincia di Napoli: i carabinieri hanno arrestato una 55enne. I proprietari, su consiglio dei militari, hanno installato in casa le telecamere, incastrando la baby sitter dei loro figli.

Immagine di repertorio

Non volevano credere che la responsabile dei furti di gioielli avvenuti nella loro abitazione fosse proprio la baby sitter della quale si fidavano e che si occupava dei loro figli; eppure, hanno dovuto arrendersi all’evidenza delle immagini delle telecamere installate in casa. A Meta di Sorrento, nella provincia di Napoli, i carabinieri hanno arrestato una donna di 55 anni per furto.

La famiglia presso la quale la donna lavorava, una giovane coppia, l’aveva assunta in estate, poiché bisognosa proprio di una baby sitter. La 55enne conquista subito la fiducia di genitori e bambini ma, nel settembre scorso, qualcosa turba la serenità della casa: ignoti si introducono nell’abitazione e rubano alcuni gioielli. Sembrerebbe un episodio isolato, ma ad ottobre avviene un altro furto di gioielli.

Per i carabinieri la sospettata principale è proprio la baby sitter, ma inizialmente i padroni di casa rifiutano di credere che quella donna alla quale hanno affidato i propri figli possa essere capace di tanto. Alla fine, però, si convincono e, seguendo il consiglio dei militari dell’Arma, installano delle telecamere in casa all’insaputa di tutti. E così, un pomeriggio, quando la 55enne è sola in casa, le telecamere la immortalano mentre apre la cassaforte e prende alcuni gioielli. I…

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Don Mimmo Battaglia: “Poveri e giovani al centro”. La Curia di Napoli crea una fondazione e un’associazione

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Don Mimmo Battaglia: “Poveri e giovani al centro”. La Curia di Napoli crea una fondazione e un’associazione

Il centro d’accoglienza “Casa Bartimeo” e il Museo Diocesano Diffuso sono i primi progetti dei due nuovi strumenti della Chiesa di Napoli voluti da Don Mimmo Battaglia. Ancora assente il Comune di Napoli, l’arcivescovo: “Dobbiamo stimolare gli assenti”.

Sono stati presentati a Largo Donnaregina i due nuovi strumenti della Curia di Napoli, l’associazione “Chiesa di Napoli Ets” e la Fondazione “Napoli Centro”, due realtà fortemente volute dall’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia e che permetteranno al mondo cattolico e alla Curia stessa di poter accedere a bandi pubblici e privati, ai finanziamenti della stessa Caritas, oltre a ricevere donazioni da aziende e privati.

Il tutto finalizzato alla realizzazione di progetti sociali che hanno due obiettivi prioritari: i poveri ed i giovani. Don Mimmo Battaglia, che il 7 dicembre prossimo sarà ordinato cardinale da Papa Francesco, per la prima volta da quando è in carica ha risposto in conferenza stampa alle domande dei giornalisti, invitando a fare rete tra le istituzioni per operare sul territorio.

L’associazione e la fondazione

La Chiesa di Napoli Ets avrà come presidente lo stesso Don Mimmo Battaglia, mentre il vice presidente sarà don Gennaro Matino e il direttore Gennaro Pagano. A presentarne le attività è stata suor Marisa Petrella, direttrice della Caritas di Napoli. “Con questi strumenti possiamo partecipare ai bandi e dare continuità ai progetti per i poveri – ha spiegato – il primo sarà “Casa Bartimeo”, che sarà appunto una casa di…

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Cronaca

Il colonnello Fabio Cagnazzo in ospedale: malore durante l’arresto per l’omicidio di Angelo Vassallo

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Il colonnello Fabio Cagnazzo in ospedale: malore durante l’arresto per l’omicidio di Angelo Vassallo

L’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica

8 Novembre 2024

18:24

Il militare, accusato di concorso nell’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vasallo, è ricoverato in ospedale. Domani l’interrogatorio di garanzia.

Il colonnello Fabio Cagnazzo, tra i quattro arrestati per l’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, il Cilento, si trova da ieri ricoverato in ospedale militare: è stato colto da un malore quando i carabinieri del Ros di Roma gli hanno notificato il provvedimento emesso a suo carico. L’interrogatorio di garanzia è previsto per domani, 9 novembre: l’intenzione sarebbe di avvalersi della facoltà di non rispondere.

L’avvocato Ilaria Criscuolo, che difende Cagnazzo, sarebbe orientata a preparare la documentazione per presentare appello al Tribunale del Riesame. Per gli inquirenti Cagnazzo si sarebbe reso responsabile di concorso in omicidi volontario aggravato, con lo scopo di coprire un altro reato, ovvero un traffico di droga nel quale era coinvolto insieme all’ex carabiniere Lazzaro Cioffi, anche lui arrestato ieri e già detenuto in virtù di una condanna a 15 anni di reclusione per droga. Già dai minuti immediatamente successivi all’omicidio il colonnello avrebbe cominciato a depistare le indagini in modo da garantire copertura ai complici.

Gli…

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