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Cronaca

Omicidio Arcangelo Correra, le indagini: la pistola e il proiettile di calibro diverso

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Omicidio Arcangelo Correra, le indagini: la pistola e il proiettile di calibro diverso

La provenienza dell’arma che ha ucciso Arcangelo Correra è uno degli elementi fondamentali dell’inchiesta: si dovrà capire se è stata trovata o se era già in possesso di Renato Caiafa.

Il proiettile rinvenuto sul luogo del ferimento

Una Beretta calibro 9×21, arrivata da chissà dove e finita chissà come tra le mani di Renato Caiafa, che ha sparato e ha centrato alla fronte Arcangelo Correra, uccidendolo. E un proiettile a terra che potrebbe non essere legato alla vicenda: è di un calibro diverso. Sono i punti su cui stanno lavorando gli inquirenti per fare luce sulla morte del 18enne napoletano. L’arma è considerata clandestina perché la matricola è stata cancellata e si dovrà capire se è stata trovata pochi minuti prima della tragedia, come sostiene il ragazzo reo confesso, o se, al contrario, era già nelle disponibilità del giovane.

La morte di Arcangelo Correra a Napoli

Il 18enne è stato ferito gravemente poco prima delle 5 di sabato in piazzetta Sedil Capuano, adiacente a via dei Tribunali. A portarlo in ospedale sono stati gli amici, in scooter. Poche ore dopo, intorno alle 11, il decesso. Renato Caiafa, dopo aver accompagnato l’amico in ospedale, è inizialmente fuggito, per poi presentarsi in Questura, convinto da una zia; è stato ascoltato insieme all’amico che era con lui.

Ha parlato di un incidente: il colpo sarebbe partito per errore mentre si stavano passando la pistola, avrebbe scarrellato e l’arma avrebbe sparato. Al momento Caiafa, 19 anni, è in carcere con l’accusa di porto e…

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Cronaca

Ragazzo conosciuto online gli manda foto hot, lui gli chiede dei soldi per non pubblicarle: denunciato

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Ragazzo conosciuto online gli manda foto hot, lui gli chiede dei soldi per non pubblicarle: denunciato

� accaduto nella provincia di Avellino, dove un giovane di 23 anni è stato denunciato dai carabinieri per tentata estorsione: ha preteso mille euro da un giovane conosciuto online per non rendere pubbliche le foto hot che quest’ultimo gli aveva inviato.

Una importante attività investigativa quella condotta dai carabinieri di Mirabella Eclano, nella provincia di Avellino, che hanno attentamente monitorato il web, scoprendo così diversi reati perpetrati online. L’indagini più complessa e articolata ha portato i militari dell’Arma a individuare un giovane di 23 anni e a denunciarlo alla competente Autorità Giudiziaria per tentata estorsione. Il 23enne, dopo aver conosciuto un ragazzo online, ha conquistato la sua fiducia, tanto da indurlo a inviargli foto hot: ha così potuto minacciarlo, pretendendo da lui mille euro per non pubblicare quelle immagini intime. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificare l’autore del reato, che è stato come detto denunciato; i militari dell’Arma hanno oscurato gli account coinvolti.

Due giovani denunciati per truffa

Le indagini dei carabinieri di Mirabella Eclano hanno portato anche alla denuncia di due giovani residenti in Lombardia, accusati di truffa. I due hanno pubblicato online l’annuncio di vendita di un’automobile, a un prezzo particolarmente vantaggioso, riuscendo così a farsi pagare 8mila euro da un 32enne irpino. L’automobile acquistata dall’uomo, però, era intestata a un terzo soggetto, ignaro della vicenda. Le carte prepagate utilizzate per la truffa sono state bloccate.

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Scoperta officina per modificare le armi giocattolo: trovati gli appunti su come rendere vere le pistole

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Scoperta officina per modificare le armi giocattolo: trovati gli appunti su come rendere vere le pistole

In manette sono finiti due uomini di 58 e 62 anni, che avevano messo in piedi a Sant’Anastasia, nella provincia di Napoli, una vera e propria officina in cui modificavano le armi da fuoco.

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A Sant’Anastasia, nella provincia di Napoli, avevano messo in piedi una vera e propria officina nella quale modificavano, preparavano e riparavano le armi da fuoco, con tanto di appunti sulle parti da sostituire per rendere funzionanti le pistole “replica”: due uomini di 58 e 62 anni sono stati così arrestati dalla Polizia di Stato per detenzione e porto abusivi in luogo pubblico di armi clandestine e detenzione abusiva di armi, parti di esse e munizioni.

I poliziotti della Squadra Mobile di Napoli, unitamente ai colleghi dei commissariati Poggioreale e Ponticelli, hanno sorpreso i due uomini mentre, all’interno dei locali dell’azienda in cui lavoravano, si stavano scambiando una pistola, risultata una semiautomatica calibro 6,35 con caricatore da sei proiettili e matricola abrasa. Gli agenti hanno così proceduto a perquisire l’armadietto di uno dei due arrestati, rinvenendo un’altra pistola dello stesso calibro.

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Dal luogo di lavoro, i poliziotti sono passati poi alle perquisizioni delle rispettive abitazioni degli indagati. In una prima casa, nel quartiere Poggioreale a Napoli, gli agenti hanno rinvenuto una pistola replica Beretta mod. 92, circa 20 munizioni di diverso calibro e numerose parti di armi da fuoco utili all’impiego. In un’altra abitazione, a Sant’Anastasia, i poliziotti hanno…

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Parcheggiatore abusivo si schianta con l’auto di una cliente: non aveva la patente

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Parcheggiatore abusivo si schianta con l’auto di una cliente: non aveva la patente

� accaduto nel cuore di Napoli: l’uomo, alla vista della Polizia Municipale, si è schiantato contro un furgone in sosta. Il parcheggiatore abusivo è stato denunciato, insieme alla proprietaria dell’auto.

A Napoli continuano le operazioni delle forze dell’ordine volte a contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi. Dopo i controlli in Zona Ospedaliera, che hanno portato alla denuncia di una donna per la 41esima volta nel 2024, gli agenti dell’Unità Operativa Chiaia della Polizia Municipale hanno rivolto la loro attenzione al centro storico del capoluogo campano. E così, in via Santa Brigida, gli agenti si sono imbattuti in un parcheggiatore abusivo, intento a spostare la Smart affidatale da una cliente; alla vista degli operatori, l’uomo ha tentato la fuga, ma si è schiantato contro un furgone in sosta, provocando danni a entrambi i veicoli.

Quando lo hanno raggiunto, grande è stata la sorpresa degli agenti nello scoprire che il parcheggiatore abusivo, già più volte sanzionato per lo svolgimento dell’attività illecita, era sprovvisto della patente di guida. Pertanto, l’uomo è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria e sanzionato per guida senza patente.

Gli agenti hanno provveduto anche a rintracciare la proprietaria della Smart, la quale è stata a sua volta sanzionata per aver affidato il proprio veicolo a un soggetto senza patente. Al proprietario del furgone danneggiato, infine, sono stati forniti tutti gli elementi necessari per consentirgli di fare richiesta di risarcimento del danno.

A Bagnoli furti d’auto e bande di giovanissimi dopo l’arresto del…

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