Cronaca
“O pere e o musso” per lo street food prodotto tra sporco e rifiuti: sequestrati 3mila chili di carne nel Napoletano
Blitz dei carabinieri del Nas e dell’Asl a Striano, nella provincia di Napoli: una palazzina era stata adibita abusivamente al sezionamento e alla lavorazione della carne per produrre “o pere e o musso” in condizioni igienico-sanitarie pessime. Elevate multe per 50mila euro.
È uno dei piatti più antichi e caratteristici dello street food napoletano: parliamo di “o pere e o musso”, insieme di frattaglie di carne – solitamente, come indica il nome, muso e piedi dell’animale, in particolare di suino. Street food che, in questo caso, era da incubo: a Striano i carabinieri hanno scoperto che “o pere e o musso”, destinato a carrettini e furgoncini che sorgono agli angoli delle strade un po’ ovunque tra Napoli e provincia, era prodotto in condizioni igieniche pessime.
Nella fattispecie, i carabinieri del Nas di Napoli, con la collaborazione di quelli della compagnia di Torre Annunziata e degli ispettori dell’Asl Napoli 2 Nord, hanno controllato una palazzina privata di Striano, scoprendo che era stata abusivamente adibita a centro per il sezionamento e la lavorazione della carne. I militari dell’Arma hanno accertato che le parti degli animali utilizzate per produrre “o pere e o musso” venivano lavorate con attrezzature che versavano in cattive condizioni igieniche; il prodotto veniva poi conservato in ambienti pieni di rifiuti e sporcizia.
Elevate multe per 50mila euro
Pertanto, al termine delle operazioni, i carabinieri hanno proceduto al sequestro dell’intera struttura, nonché di tremila chili di carne suina e bovina. Stando a quanto stimato, il valore della merce e della struttura sottoposte a sequestro si aggira intorno ai 40mila…
Cronaca
Morte Rita Granata, condannato a 8 anni l’uomo che ha investito la 27enne a Fuorigrotta
Il 5 maggio scorso, Rita Granata, giovane studentessa 27enne, fu investita mentre attraversava la strada vicino casa: morì in ospedale tre giorni dopo. L’uomo alla guida dell’auto è stato condannato in primo grado a 8 anni di reclusione per omicidio stradale aggravato.
Rita Granata
È arrivata la condanna di primo grado, a 8 anni di reclusione, per il 24enne che, lo scorso 5 maggio, a Fuorigrotta, quartiere della periferia occidentale di Napoli, ha investito Rita Granata, giovane studentessa di 27 anni, morta poi in ospedale tre giorni dopo, l’8 maggio. Il 24enne è stato condannato per omicidio stradale aggravato visto che, stando a quanto emerso dalle indagini effettuate dall’Infortunistica Stradale della Polizia Municipale di Napoli, il giovane guidava a velocità molto sostenuta e, dopo aver investito Rita Granata, si diede alla fuga e, soltanto qualche ora dopo, venne identificato, poi arrestato formalmente nel mese di luglio. Inoltre, il 24enne venne trovato positivo a droga e alcol.
Rita Granata, investita sulle strisce pedonali mentre tornava a casa
Alle prime luci del 5 maggio 2024, intorno alle 4, Rita Granata stava attraversando la strada sulle strisce pedonali in via Leopardi, diretta a casa, quando l’automobile guidata dal 24enne sopraggiunse a forte velocità; il giovane, come detto, inizialmente si diede alla fuga, facendo perdere le sue tracce. La 27enne, invece, venne dapprima trasportata all’ospedale San Paolo, nosocomio che sorge proprio nel quartiere Fuorigrotta, poi viste le sue condizioni, venne trasferita all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, nel Salernitano, dove l’8 maggio successivo è sopraggiunto…
Cronaca
Maximall Pompeii, l’apertura rinviata al 7 dicembre: “Problemi tecnici”
In un comunicato la Irgen RE, società che gestisce il centro commerciale, ha comunicato il rinvio dell’apertura, inizialmente prevista per giovedì 28 dicembre.
Era tutto pronto per l’apertura del centro commerciale Maximall Pompeii, a Torre Annunziata, nella provincia di Napoli, annunciato come uno dei centri commerciali più grandi del Sud Italia: l’apertura al pubblico era prevista, infatti, per domani, giovedì 28 novembre. Il tempo è al passato perché, a sorpresa, nelle ultime ore Irgen RE, società che gestisce il Maximall Pompeii, ha comunicato che l’apertura è slittata, rinviata al prossimo 7 dicembre.
È stata proprio la società, in un comunicato, a dare l’annuncio di alcuni problemi tecnici sorti nella giornata di ieri, che hanno determinato il rinvio dell’apertura. “Stamattina la centrale termica, per un problema causato dal soggetto terzo gestore – non imputabile alla Irgen – ha generato una pressione anomala nell’impianto idronico posto a servizio della galleria commerciale e dei negozi causando la rottura di alcuni tratti terminali delle condotte che hanno arrecato allagamenti e danni in galleria ed in alcune unità” si legge nella nota.
“Tale evento – si legge ancora – ci vede costretti, al fine di garantire il corretto funzionamento degli impianti e la sicurezza della galleria per la pubblica incolumità, a dover porre in essere le necessarie attività di rispristino e di verifica di integrità dell’impianto. Ciò nonostante, confermiamo lo svolgimento per domani, 27 novembre 2024, dell’evento di apertura del Maximall Pompeii, che si terrà a porte chiuse in presenza solo delle autorità e degli addetti ai…
Cronaca
Spacciano cocaina davanti ai figli piccoli, mamma e papà arrestati a Scampia
Blitz dei carabinieri nel cosiddetto Lotto K, dove i carabinieri hanno arrestato un uomo e una donna poiché sorpresi a spacciare davanti ai figli piccoli.
Incuranti della presenza dei figli piccoli nell’appartamento, spacciavano cocaina a chi si presentava alla loro porta: a Scampia, quartiere della periferia settentrionale di Napoli, un uomo e una donna – R.D.M. le iniziali di lui, C.E. quelle di lei – sono stati arrestati dai carabinieri per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Nella fattispecie, i militari dell’Arma, mentre pattugliavano via Peppino Impastato, nel cosiddetto Lotto K di Scampia, hanno notato un uomo aggirarsi a piedi, con fare sospetto, intorno all’isolato 4. I carabinieri vogliono vederci chiaro e lo pedinano: l’uomo entra in una palazzina e prende la scala C, conducendo inconsapevolmente i militari nel luogo in cui avrebbe di lì a poco acquistato la sua dose, azione che non farà in tempo a compiere.
Sulla porta, infatti, i due pusher notano le sagome nere dei carabinieri sullo sfondo e capiscono subito di essere nei guai: inutile tentare la fuga. E così, davanti agli occhi dei loro bambini, spettatori per fortuna inconsapevoli dello spaccio di droga, l’uomo e la donna sono stati arrestati dai militari dell’Arma: per lui è scattato il carcere, mentre per lei sono stati disposti gli arresti domiciliari; entrambi sono in attesa di giudizio. Nell’appartamento, i carabinieri hanno sequestrato 240 grammi di cocaina, 150 euro e un bilancino di precisione.