Cronaca
Nella casa di Ercolano 350 kg di polveri. Ne sono bastati 10 di miscela esplosiva per uccidere tre persone
Per gli artificieri la fabbrica abusiva di fuochi d’artificio di Ercolano (Napoli) è stata distrutta dall’esplosione di circa 10 chili di miscela esplosiva; nella casa c’era l’occorrente per prepararne almeno 300 chili.
I carabinieri sul luogo dell’esplosione, ad Ercolano
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L’esplosione che ha ucciso Samuel Tafciu e le sorelle Sara e Aurora Esposito è stata causata da un quantitativo di miscela esplosiva tra i 5 e i 10 chili, ma in quella abitazione di contrada Patacca ad Ercolano (Napoli) erano stipati almeno 350 chili di polveri per realizzare i botti non ancora miscelate: una potenziale polveriera che avrebbe potuto distruggere non soltanto l’immobile ma devastare anche le abitazioni vicine. Il dato, ricostruito durante i sopralluoghi dei vigili del fuoco, è riportato nel fermo eseguito dai carabinieri nei confronti di Pasquale Punzo, proprietario di fatto dell’immobile, ora in carcere a Poggioreale; tra le accuse che la Procura contesta all’uomo c’è l’omicidio con dolo eventuale: per gli inquirenti, pur non volendo deliberatamente uccidere i tre ragazzi, ha coscientemente creato le condizioni perché ciò potesse accadere e ne ha accettato il rischio.
La casa di Ercolano imbottita di polveri per esplosivi
Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto, al civico 94 di via Patacca, è stato subito chiaro cosa stava succedendo in quell’immobile: disseminati sul terreno c’erano centinaia di involucri per fuochi d’artificio. E due corpi, quelli delle due gemelle, all’interno della baracca. Hanno potuto recuperarli…
