Cronaca
Napoli, il chioschetto della “limonata a cosce aperte” in via Toledo è abusivo: 8mila euro di multe
I controlli della Polizia locale sui negozi e il commercio ambulante. Multe anche per la sosta selvaggia in centro.
Il chioschetto ambulante della limonata “a cosce aperte” in via Toledo è abusivo. Sequestrato dalla Polizia Locale che ha elevato anche oltre 8mila euro di multe all’acquafrescaio per violazioni legate alla mancanza di autorizzazione commerciale e di requisiti igienico-sanitari. La limonata “a cosce aperte” è una delle tradizioni delle strade di Napoli. Sono tanti i chioschetti che vendono questo prodotto – la maggior parte legali e autorizzati – sia ai napoletani che ai turisti.
La limonata chiama a “cosce aperte” perché la tradizione vuole che vada bevuta con le gambe allargate, in modo da non bagnarsi pantaloni o gonne. La bevanda è fatta con limonata fresca, infatti, alla quale viene aggiunto del bicarbonato. La reazione chimica che ne deriva produce l’effetto effervescente e spumeggiante, molto pittoresco.
Nel caso dell’acquafrescaio sanzionato dalla Polizia Locale, però, mancavano le autorizzazioni necessarie per l’attività ambulante (in esposizione anche gazzose, noccioline, pop corn e caramelle), che è stata quindi fermata per questo. Il negoziante, infatti, secondo quanto accertato dai caschi bianchi operava senza licenza. L’attrezzatura e la merce, per un valore complessivo di oltre 8mila euro in sanzioni, sono state sequestrate.
Bersagliato dalle multe, i poliziotti scoprono che a Napoli c’è un’auto clone della sua
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Cronaca
Due furti di gioielli in casa: è stata la babysitter. I proprietari la incastrano con le telecamere
�� accaduto a Meta di Sorrento, nella provincia di Napoli: i carabinieri hanno arrestato una 55enne. I proprietari, su consiglio dei militari, hanno installato in casa le telecamere, incastrando la baby sitter dei loro figli.
Immagine di repertorio
Non volevano credere che la responsabile dei furti di gioielli avvenuti nella loro abitazione fosse proprio la baby sitter della quale si fidavano e che si occupava dei loro figli; eppure, hanno dovuto arrendersi all’evidenza delle immagini delle telecamere installate in casa. A Meta di Sorrento, nella provincia di Napoli, i carabinieri hanno arrestato una donna di 55 anni per furto.
La famiglia presso la quale la donna lavorava, una giovane coppia, l’aveva assunta in estate, poiché bisognosa proprio di una baby sitter. La 55enne conquista subito la fiducia di genitori e bambini ma, nel settembre scorso, qualcosa turba la serenità della casa: ignoti si introducono nell’abitazione e rubano alcuni gioielli. Sembrerebbe un episodio isolato, ma ad ottobre avviene un altro furto di gioielli.
Per i carabinieri la sospettata principale è proprio la baby sitter, ma inizialmente i padroni di casa rifiutano di credere che quella donna alla quale hanno affidato i propri figli possa essere capace di tanto. Alla fine, però, si convincono e, seguendo il consiglio dei militari dell’Arma, installano delle telecamere in casa all’insaputa di tutti. E così, un pomeriggio, quando la 55enne è sola in casa, le telecamere la immortalano mentre apre la cassaforte e prende alcuni gioielli. I…
Cronaca
Don Mimmo Battaglia: “Poveri e giovani al centro”. La Curia di Napoli crea una fondazione e un’associazione
Il centro d’accoglienza “Casa Bartimeo” e il Museo Diocesano Diffuso sono i primi progetti dei due nuovi strumenti della Chiesa di Napoli voluti da Don Mimmo Battaglia. Ancora assente il Comune di Napoli, l’arcivescovo: “Dobbiamo stimolare gli assenti”.
Sono stati presentati a Largo Donnaregina i due nuovi strumenti della Curia di Napoli, l’associazione “Chiesa di Napoli Ets” e la Fondazione “Napoli Centro”, due realtà fortemente volute dall’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia e che permetteranno al mondo cattolico e alla Curia stessa di poter accedere a bandi pubblici e privati, ai finanziamenti della stessa Caritas, oltre a ricevere donazioni da aziende e privati.
Il tutto finalizzato alla realizzazione di progetti sociali che hanno due obiettivi prioritari: i poveri ed i giovani. Don Mimmo Battaglia, che il 7 dicembre prossimo sarà ordinato cardinale da Papa Francesco, per la prima volta da quando è in carica ha risposto in conferenza stampa alle domande dei giornalisti, invitando a fare rete tra le istituzioni per operare sul territorio.
L’associazione e la fondazione
La Chiesa di Napoli Ets avrà come presidente lo stesso Don Mimmo Battaglia, mentre il vice presidente sarà don Gennaro Matino e il direttore Gennaro Pagano. A presentarne le attività è stata suor Marisa Petrella, direttrice della Caritas di Napoli. “Con questi strumenti possiamo partecipare ai bandi e dare continuità ai progetti per i poveri – ha spiegato – il primo sarà “Casa Bartimeo”, che sarà appunto una casa di…
Cronaca
Il colonnello Fabio Cagnazzo in ospedale: malore durante l’arresto per l’omicidio di Angelo Vassallo
L’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica
8 Novembre 2024
18:24
Il militare, accusato di concorso nell’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vasallo, è ricoverato in ospedale. Domani l’interrogatorio di garanzia.
Il colonnello Fabio Cagnazzo, tra i quattro arrestati per l’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, il Cilento, si trova da ieri ricoverato in ospedale militare: è stato colto da un malore quando i carabinieri del Ros di Roma gli hanno notificato il provvedimento emesso a suo carico. L’interrogatorio di garanzia è previsto per domani, 9 novembre: l’intenzione sarebbe di avvalersi della facoltà di non rispondere.
L’avvocato Ilaria Criscuolo, che difende Cagnazzo, sarebbe orientata a preparare la documentazione per presentare appello al Tribunale del Riesame. Per gli inquirenti Cagnazzo si sarebbe reso responsabile di concorso in omicidi volontario aggravato, con lo scopo di coprire un altro reato, ovvero un traffico di droga nel quale era coinvolto insieme all’ex carabiniere Lazzaro Cioffi, anche lui arrestato ieri e già detenuto in virtù di una condanna a 15 anni di reclusione per droga. Già dai minuti immediatamente successivi all’omicidio il colonnello avrebbe cominciato a depistare le indagini in modo da garantire copertura ai complici.
Gli…