Cronaca
L’ultimo addio a Carmine Daniele, fratello di Pino: Napoli abbraccia ‘o Giò
Folla a Napoli per l’ultimo saluto a Carmine Daniele, fratello di Pino, scomparso due giorni fa a 66 anni. La nipote Cristina: “Vi vedo nella luce sorridenti, su una vecchia moto d’epoca che corre fra le dune, in viaggio per esplorare nuove dimensioni”.
Foto Antonio Bassolino / Facebook
Si sono svolti questa mattina a Napoli i funerali di Carmine Daniele, fratello del cantante Pino e detto ‘o Giò, scomparso prematuramente ieri, all’età di 66 anni. Il corteo funebre è iniziato alle 11.45 dal suo storico appartamento in via Santa Maria La Nova per poi continuare fino alla Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli poco distante, dove si è svolta la cerimonia funebre.
In tanti hanno affollato il largo davanti alla chiesa, di fronte Palazzo Giusso sede dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, per dare un ultimo saluto a Carmine Daniele, scomparso per complicanze cardiache. Un triste filo rosso unisce tre dei sei tra fratelli e sorelle Daniele: il primo ad andarsene per problemi cardiaci fu proprio il cantautore Pino, il 4 gennaio del 2015 a 59 anni, mentre l’altro fratello Salvatore morì il 1° giugno del 2021, a 55 anni, mentre era in casa. A loro si è ora aggiunto Carmine Daniele, scomparso il 25 novembre scorso a 66 anni. Tanti i ricordi anche sui social, soprattutto da chi lo conosceva da una vita. A Carmine Daniele, detto ‘o Giò, il fratello Pino aveva anche dedicato la canzone I got the Blues, mentre il volto di Salvatore compariva sulla copertina dell’album Terra mia.
Non riesco a spiegare quello che provo.É una ferita che si riapre”, ha scritto Cristina Daniele, figlia di Pino e nipote di Carmine,…
Cronaca
Vuole i documenti e minaccia il console tunisino a Napoli: 27enne arrestato al Centro Direzionale
L’uomo ha inveito contro il console tunisino, minacciando di distruggere il Consolato se non gli fossero stati consegnati i suoi documenti.
Immagine di repertorio
Si è recato al Consolato della Tunisia a Napoli, pretendendo di ricevere subito i suoi documenti, che potessero regolarizzare la sua posizione sul territorio italiano. Determinato ad ottenerli, non ha esitato a inveire contro il console, minacciando anche di distruggere il Consolato: per questo, un 27enne tunisino, irregolare sul territorio italiano e con precedenti, è stato arrestato dalla Polizia di Stato per violenza o minaccia a un corpo politico.
Nella fattispecie, i poliziotti del commissariato Vasto-Arenaccia, durante il servizio di controllo del territorio hanno ricevuto una nota dalla Sala Operativa e sono intervenuti presso il Consolato tunisino in città, che sorge in via Domenico De Roberto, al Centro Direzionale, dove era stata segnalata la presenza di una persona molesta.
Giunti sul posto, gli agenti hanno accertato che poco prima il 27enne aveva minacciato il console tunisino a Napoli, minacciando altresì di distruggere anche gli uffici del Consolato se non gli fossero stati consegnati i suoi documenti. Pertanto, i poliziotti lo hanno bloccato e lo hanno tratto in arresto.
Cronaca
Non vuole pagare, picchiato dai parcheggiatori abusivi davanti a Villa dei Fiori di Acerra
Due parcheggiatori abusivi sono stati portati in carcere per l’aggressione a un automobilista avvenuta il 4 ottobre ad Acerra (Napoli); indagini per risalire all’identità del terzo complice.
Immagine di repertorio
Aveva parcheggiato l’automobile nei pressi di Villa dei Fiori, ad Acerra (Napoli) ma si era rifiutato di pagare l’abusivo. Era quindi partita una discussione, rapidamente sfociata in pestaggio: il parcheggiatore lo aveva picchiato insieme a due “colleghi”, procurandogli lesioni tali da dover ricorrere alle cure sanitarie. Le indagini hanno portato all’arresto di due dei presunti responsabili, rinchiusi in carcere con l’accusa di tentata rapina aggravata, lesioni aggravate e minacce aggravate in concorso con un terzo uomo che resta al momento da identificare.
La vicenda risale allo scorso 4 ottobre, la vittima è un uomo che aveva lasciato l’automobile nelle vicinanze della struttura sanitaria di Acerra. In sede di denuncia, sporta alla Polizia di Stato, aveva raccontato di essere stato avvicinato da una persona che gli aveva chiesto dei soldi per la sosta, di essersi opposto e di essere stato aggredito per questo motivo; dopo averlo pestato i tre avevano anche provato a impossessarsi dei suoi oggetti personali ma non ci erano riusciti.
Le indagini sono state svolte dai poliziotti del commissariato di Acerra e coordinate dalla procura della Repubblica di Napoli; le risultanze hanno portato all’identificazione dei due e, quindi, all’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip presso il Tribunale di Nola ed eseguita da personale della Polizia di Stato nelle prime ore di oggi, 27 novembre. Dopo le…
Cronaca
Incendia un bar in centro a Gragnano, ma si brucia le mani: 19enne arrestato grazie alle ustioni
Il giovane è accusato di aver dato fuoco, nella notte di ieri, a un bar in centro a Gragnano, nella provincia di Napoli. Quando i carabinieri si sono presentati a casa sua, gli ha sguinzagliato contro due grossi cani.
Sono state le ustioni riportate alle mani a incastrare un ragazzo di 19 anni – R.M. le sue iniziali – arrestato con l’accusa di aver dato fuoco, nella notte di ieri, a un bar in pieno centro a Gragnano, nella provincia di Napoli. Grazie alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, i carabinieri della locale stazione, unitamente a quelli del Nucleo Radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia, sono riusciti a identificare il 19enne e si sono presentati nella sua abitazione.
Il ragazzo ha sguinzagliato due cani contro i carabinieri
Prima di arrivare ad avere un confronto con il 19enne, però, i militari dell’Arma hanno dovuto superare due grossi cani, che il ragazzo gli aveva sguinzagliato contro come deterrente. Una volta superati gli animali, i carabinieri hanno notato che il giovane aveva ustioni sulle mani, ma anche sulle braccia; nel corso della perquisizione, inoltre, i militari hanno rinvenuto e sequestrato una pistola scacciacani parzialmente bruciata e due proiettili calibro 7,65. Al termine del controllo, pertanto, il 19enne è stato arrestato per incendio doloso, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di armi.