Cronaca
La Napoli violenta spiegata dai ragazzi: “Qui come le favelas, comanda il più forte”
Dopo l’omicidio di Emanuele Tufano abbiamo incontrato alcuni ragazzi per capire come si passi in età giovanissima dall’innocenza alla ferocia delle armi.
Ci vuole sempre un po’ di tempo per parlare con questi ragazzi, hanno la diffidenza nel sangue, forse da sempre. Hanno bisogno di tempo, del tempo della fiducia. All’inizio ti raccontano la loro versione. Poi, lentamente, quando si aprono davvero, ti raccontano la verità. La loro verità. E ti raccontano di gruppi di ragazzini che passano le giornate a giocare…
Cronaca
carabinieri nel ristorante a Somma Vesuviana
Blitz in un ristorante del Napoletano dove era in corso una festa per Halloween senza autorizzazioni; denunciati proprietario e i due organizzatori, trovati 13 dipendenti in nero.
L’avevano organizzata…
Cronaca
Targhe polacche a Napoli controllate dai carabinieri ai posti di blocco: 1 su 4 risulta illegale
Le targhe straniere sono al centro di una nuova serie di controlli da parte dei carabinieri a Napoli, mirati a contrastare l’uso illegale di veicoli provenienti da altri paesi. Le operazioni si intensificano in vari punti strategici della città, con una particolare attenzione alle auto con targhe polacche.
Controlli mirati e risultati sorprendenti
I posti di blocco istituiti dai carabinieri stanno rivelando risultati sorprendenti: “1 su 4 delle targhe controllate risulta illegale”. Questo dato allarmante ha scatenato una serie di operazioni mirate a verificare la regolarità dei documenti e delle immatricolazioni estere. L’obiettivo è quello di individuare e sanzionare coloro che sfruttano la mancata normativa di altri paesi per evitare i costi e le responsabilità legate all’assicurazione e alle tasse di circolazione italiana.
Sanzioni severe e sequestri
Il sistema di controlli non si limita alla mera verifica dei documenti. Quando una vettura è trovata in difetto, le sanzioni possono essere molto severe, includendo il sequestro immediato del veicolo. “Le sanzioni amministrative sono accompagnate spesso dal ritiro della patente e, in alcuni casi, dal deferimento all’autorità giudiziaria”. Questo ha portato a un numero crescente di sequestri nell’ultima settimana, come testimoniato dalle immagini che mostrano una fila di auto fermate lungo le strade napoletane.
Impatto sulla comunità e reazioni
Questo incremento dei controlli ha sollevato reazioni miste nella comunità locale. Alcuni cittadini appoggiano apertamente l’iniziativa, vedendola come un passo necessario per combattere le irregolarità e migliorare la sicurezza stradale. Altri, invece, la considerano un’inutile pressione sulle persone oneste che utilizzano legalmente questi veicoli. I dibattiti sono accesi, con opinioni che oscillano tra la necessità di una rigida applicazione della legge e la richiesta di una maggiore flessibilità e comprensione delle dinamiche transnazionali che caratterizzano un’area come Napoli.
Cronaca
Tentativo di appropriazione indebita dei fondi assicurativi
A Mugnano di Napoli, una famiglia ha pianificato un incendio nella propria abitazione per truffare l’assicurazione, ma è stata scoperta e denunciata. I carabinieri sono stati avvisati da una chiamata, durante la quale un informatore ha affermato che la casa sarebbe presto andata a fuoco, aggiungendo che sarebbe stato per “i soldi dell’assicurazione”. Immediatamente intervenuti sul posto, i militari hanno constatato i preparativi per l’incendio, rilevando un comportamento aggressivo da parte dei proprietari all’arrivo.
L’Intervento dei Carabinieri
Giunti alla porta d’ingresso dell’appartamento, i carabinieri hanno notato il proprietario tentare di disattivare il quadro elettrico, confermando così la validità della segnalazione. Per garantire la sicurezza delle altre famiglie residenti, l’edificio è stato evacuato, soprattutto a causa della presenza di un serbatoio di metano al piano terra. Durante le operazioni, la moglie del proprietario ha colpito un carabiniere, mentre il figlio ha lanciato oggetti dalla finestra.
Lo Stratagemma Svelato
Successivamente, la donna ha confessato ai carabinieri il loro intento di provocare l’incendio. La famiglia aveva collegato un timer crepuscolare a una serie di inneschi artigianali, supportati da materiali altamente infiammabili, il cui scatto era previsto per le 14.15. Il piano era quello di avviare un incendio con una scarica elettrica per riscuotere il premio dell’assicurazione.
Padre, madre e figlio sono stati denunciati per vari reati, tra cui tentato danneggiamento a seguito di incendio, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Inoltre, la donna è accusata di lesioni personali per l’aggressione al carabiniere.