Cronaca
“Farò Pianura come Bagdad. Fate come dico o vi ammazzo tutti”, le minacce del boss dal carcere
																								
												
												
											Emanuele Marsicano, dal carcere, ordina ai suoi affiliati di seguire i suoi ordini, altrimenti ucciderà tutti. L’intercettazione nell’ordinanza da 15 arresti eseguita oggi dalla Squadra Mobile.
“Se non mantenete la mia linea, quando esco da qui… io ho conservato tutto, a me ne basta una sola, con 15 botte (proiettili, ndr)”. E ancora: “Farò Pianura come Bagdad”. È il 31 dicembre 2022, a parlare è Emanuele Marsicano, all’epoca detenuto e ritenuto a capo dell’omonimo clan di Pianura. L’intercettazione è agli atti nell’ordinanza eseguita oggi dalla Squadra Mobile: 15 arresti, per la maggior parte reduci del suo gruppo criminale. Marsicano, che all’epoca ha 25 anni, è convinto di tornare in libertà al massimo in 15 anni e pretende che gli affiliati eseguano i suoi ordini, altrimenti ucciderà anche loro. E si lascia andare a riferimenti all’omicidio di Andrea Covelli, ucciso e il cui corpo è stato ritrovato in un’area di campagna.
Il boss dal carcere: “Se non esco, dico: uccidete tutti”
L’interlocutore, che ha ricevuto il telefono da Antonio Gaetano alias Biscotto (che morirà poi per le conseguenze di un agguato tre mesi dopo), cerca di rassicurarlo, gli assicura che gli farà arrivare un “regalo”. Il dialogo è una sfilza di minacce in crescendo.
Il ragazzo, che evidentemente può disporre di un telefono cellulare e che avrebbe usato anche per imporre estorsioni, ribadisce più volte di essere il padrone di Pianura (“Questa è casa mia”) e si lamenta del fatto che, mentre lui è in carcere, gli altri stiano guadagnando (“Io non sono lo scemo di qualcuno di loro, che io faccio i guai e voi vi dovete chiavare i soldi in tasca,…
