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Cronaca

Domani i funerali di Samuel Tafciu, lunedì quelli di Aurora e Sara Esposito, morti nell’esplosione a Ercolano

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Domani i funerali di Samuel Tafciu, lunedì quelli di Aurora e Sara Esposito, morti nell’esplosione a Ercolano

Domani, venerdì 29 novembre, ad Aversa, corteo funebre per Samuel Tafciu; lunedì 2 dicembre, a Marigliano, invece, ci saranno i funerali con rito cattolico a Marigliano.

Aurora Esposito, la sorella Sara e Samuel Tafciu

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Sono state fissate le date per i funerali di Sara e Aurora Esposito, sorelle gemelle di 26 anni e di Samuel Tafciu, 18 anni, i tre ragazzi morti nell’esplosione della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che si è registrata lo scorso 18 novembre a Ercolano, nella provincia di Napoli. Domani, venerdì 29 novembre, ci sarà il corteo funebre per Samuel Tafciu, i cui genitori sono di religione musulmana: alle ore 11, il feretro si muoverà dalla casa della vittima, ad Aversa, nel Casertano, per poi proseguire al locale cimitero. I funerali con rito cattolico di Aurora e Sara Esposito si terranno invece a Marigliano, nel Napoletano, nella giornata di lunedì 2 dicembre, alle ore 11, nella chiesa Collegiata Santa Maria delle Grazie; delle esequie delle due sorelle si è fatto carico Peppe Jossa, sindaco di Marigliano.

Il proprietario della casa esplosa fermato, risponde al gip: “Non c’entro niente”

Per l’esplosione nella fabbrica abusiva di fuochi d’artificio in contrada Patacca a Ercolano e per la morte dei tre giovani è stato fermato il 38enne Pasquale Punzo, il proprietario dello stabile – che è formalmente intestato alla figlia 13enne – il quale è accusato di omicidio con dolo eventuale. Al gip, Punzo ha rilasciato dichiarazioni spontanee, asserendo di non avere nulla a che fare con la vicenda, ma non…

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Cronaca

Simone Caliendo, morto a 17 anni in un incidente in scooter: lutto a Marigliano

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Simone Caliendo, morto a 17 anni in un incidente in scooter: lutto a Marigliano

Tutta la comunità di Marigliano è in lutto per la morte del 17enne Simone Caliendo, deceduto nella tarda serata di ieri in seguito a un incidente: tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi sui social.

Una intera città, quella di Marigliano, nella provincia di Napoli, questa mattina piange la prematura scomparsa di Simone Caliendo, ragazzo di 17 anni morto nella tarda serata di ieri in seguito a un incidente con il suo scooter, che ha impattato contro un’automobile. La comunità, nella quale il giovane era molto integrato e conosciuto, è in lutto per la tragedia e, a partire dalle prime ore della giornata odierna, sta esprimendo il cordoglio per la morte di Simone Caliendo.

Tantissimi i messaggi apparsi sui social, come quello delle istituzioni. Rosanna Palma, assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Marigliano, attraverso la pagina ufficiale ha scritto: “Ennesima tragedia: Simone Caliendo, giovane di 17 anni, è tragicamente scomparso in un incidente stradale. Una preghiera affinché Simone possa riposare nella pace di Dio e la sua famiglia possa trovare conforto in Cristo e forza per affrontare questo dolore”.

Anche la Parrocchia del Sacro Cuore di Marigliano si è unita al dolore: “Con affetto, esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia di Simone Caliendo, giovane di 17 anni tragicamente scomparso in un incidente stradale. Simone frequentava l’IISS Manlio Rossi Doria, il suo drammatico addio ci colpisce profondamente, e ci uniamo in preghiera per lui e per tutti coloro che sono colpiti da questa terribile perdita. Preghiamo affinché Simone possa riposare nella pace di Dio e che la sua famiglia possa trovare forza e…

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Napoli, turista derubato del telefonino con le foto di famiglia. Ladro preso e condannato a 6 mesi

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Napoli, turista derubato del telefonino con le foto di famiglia. Ladro preso e condannato a 6 mesi

Turista torinese di 70 anni derubato in Corso Umberto I del cellulare. La Polizia Locale riesce a trovare il ladro. Condannato a 6 mesi per direttissima.

Immagine di repertorio

Un turista torinese viene derubato dello smartphone, con all’interno oltre alla sua personale rubrica telefonica, anche dati sensibili e le foto di famiglia. Ma gli agenti della Polizia Locale di Napoli riescono a rintracciare il ladro e a recuperare il telefonino sottratto, restituendolo al legittimo proprietario. L’episodio, a quanto apprende Fanpage.it, è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 27 novembre 2024, in Corso Umberto I, sul lato di piazza Garibaldi, nel centro storico partenopeo.

Turista torinese derubato, i vigili lo soccorrono

La vittima, un turista torinese di circa 70 anni. L’uomo si trovava in Corso Umberto I, al centro storico, quando, secondo le prime ricostruzioni, è rimasto vittima di un furto con destrezza aggravato. L’uomo, disperato, si è rivolto alla Polizia Locale. Una pattuglia della Unità operativa Avvocata è immediatamente intervenuta, allertata dal settantenne. L’uomo ha raccontato agli agenti che poco prima gli era stato trafugato il prezioso cellulare. La pattuglia è riuscita a rintracciare l’autore del furto che era ancora nei paraggi. Gli agenti prontamente sono intervenuti per identificare il soggetto in questione. Quando lo hanno perquisito, addosso aveva ancora il cellulare rubato poco prima.

Il turista si è così recato nei locali della unità operativa per sporgere regolare denuncia querela. Mentre il ladro fermato è stato sottoposto agli accertamenti di rito. Nei guai un cittadino tunisino, senza fissa…

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Nell’ultimo album di Geolier la canzone per l’amico figlio del boss: “Crescenzo non sa…”

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Nell’ultimo album di Geolier la canzone per l’amico figlio del boss: “Crescenzo non sa…”

In “Nun sacc’ perdere”, contenuta nell’album “Dio lo sa – Atto II”, il cantante Geolier cita Crescenzo Marino, suo amico, di recente condannato a 10 anni di reclusione per camorra.

“Crescenzo ha preso 10 anni, per questo non esulto più di tanto anche se sto vincendo”. Il nome, accorciato in “Cresc”, si perde nel fiume di parole di Geolier, ma il riferimento è chiaro: si tratta di di Crescenzo Marino, figlio del boss Gennaro Marino “McKay”, che nei mesi scorsi ha incassato proprio una condanna a dieci anni di reclusione in primo grado. La strofa fa parte della canzone “Nun sacc’ perdere”, contenuta nell’ultimo album del rapper napoletano, “Dio lo sa – atto II”, uscito la settimana scorsa. Il rapper, già molto popolare a Napoli e diventato famoso a livello nazionale dopo l’ultimo Sanremo, e che si è già esibito nello stadio Maradona, non ha mai nascosto l’amicizia con il figlio del capoclan delle Case Celesti e in più occasioni ha sostenuto che fosse detenuto da innocente.

Il figlio del boss citato nella canzone di Geolier

Nel testo della canzone il riferimento è nella seconda strofa. Parlando prima di se stesso, il rapper originario del rione Gescal di Miano e cresciuto a Secondigliano afferma, in sostanza, di non riuscire ad essere del tutto contento del suo successo perché pensa alla sorte dell’amico in carcere (“Se sto ridendo, smetto sempre per un istante” e “non mi faccio le foto di gruppo insieme agli altri”.

“Sono tanti mesi che non gli scrivo”, prosegue la canzone, “dovrei dirgli più cose. Lui non sa di Sanremo, non sa del contratto”, riferendosi alla partecipazione all’ultima edizione e della popolarità…

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