Cronaca
Centro Commerciale Maximall Pompeii: perché è saltata apertura e anteprima stampa
Salta anche l’anteprima per stampa e autorità, l’apertura al pubblico rinviata al 7 dicembre. Non c’è tregua per il Centro Commerciale di Torre Annunziata.
Non c’è pace per il Maximall Pompeii di Torre Annunziata: dopo l’annuncio del rinvio dell’apertura al pubblico dal 28 novembre al 7 dicembre, è saltata anche l’anteprima stampa che era prevista nella giornata di ieri, 27 novembre, alla presenza di giornalisti ed autorità. Lo ha comunicato lo stesso centro commerciale agli organi di stampa, parlando di generici “intoppi burocratici”. L’evento, annullato, per ora non sarà recuperato: e dunque, per visitare il centro bisognerà attendere l’apertura del 7 dicembre.
“L’evento di inaugurazione di MaxiMall Pompeii riservato alla stampa e autorità per mostrare in anteprima la struttura e le sue attrazioni”, spiegano dal Centro Commerciale, “è stato annullato per intoppi burocratici che hanno impedito lo svolgersi dello stesso”. Non è chiaro quali intoppi burocratici ne abbiano impedito lo svolgimento, che era stato confermato fino a poche ore prima dell’inizio. Fatto sta che, al momento, l’evento non sembra sarà recuperato.
Negli ultimi giorni, il centro commerciale era finito agli onori di cronaca per diversi problemi, come l’operaio travolto da una tettoia agli allagamenti parziali di alcune zone dovuti a problemi idraulici, senza dimenticare l’annullamento dell’ordinanza comunale che avrebbe dovuto regolare il traffico proprio in vista dell’inaugurazione: ordinanza che è saltata perché alcune strade non sarebbero ancora state ultimate. Il tutto negli ultimi giorni e fino ad oggi, quando prima è stata rinviata…
Cronaca
Auto e camion precipitano in una scarpata, morto giovane, altri due feriti nel Casertano
Incidente mortale sulla SS 335 a Gricignano di Aversa: autoarticolato invade corsia, un giovane perde la vita.
Nel tardo pomeriggio, intorno alle ore 18, un grave incidente stradale si è verificato sulla Strada Statale 335, nei pressi dell’uscita di Gricignano di Aversa. Due squadre dei Vigili del Fuoco, provenienti dai distaccamenti di Aversa e Marcianise, sono prontamente intervenute sul luogo dell’incidente, che ha coinvolto un autoarticolato e un’automobile.
Secondo una prima ricostruzione, l’autoarticolato, per cause ancora da accertare, ha invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con un’auto. Entrambi i mezzi sono poi precipitati nella scarpata adiacente all’asse stradale.
I Vigili del Fuoco hanno liberato dalle lamiere il conducente dell’autovettura, un giovane di 29 anni, affidandolo alle cure dei sanitari del 118 giunti sul posto. Purtroppo, il personale medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. I due occupanti del mezzo pesante, invece, sono rimasti feriti e sono stati soccorsi.
Incidente stradale a Marcianise: l’auto si ribalta, morto un giovane di 31 anni
Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche un’autogru del Comando provinciale di Napoli per supportare le operazioni di recupero e messa in sicurezza dell’area. Le forze dell’ordine stanno lavorando per chiarire la dinamica dell’incidente.
Cronaca
Sfruttati e sottopagati, lavoratori agricoli salvati dai carabinieri nel Casertano
La scoperta a Casal di Principe: costretti a lavorare per pochi soldi nei campi, dopo essere stati “attratti” dalla promessa di lavoro e permesso di soggiorno.
Immagine di repertorio
Lavorati nei campi in nero, sfruttati e sottopagati, costretti a vivere in un container senza acqua o elettricità. Li hanno scoperti i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Caserta che questa mattina, dopo un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno emesso un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nonché la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali, nei confronti di un imprenditore agricolo di Casal di Principe, in provincia di Caserta. L’imprenditore dovrà rispondere di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, ai danni di quattro lavoratori extracomunitari, privi del permesso di soggiorno, impiegati su fondi agricoli nel comune casalese.
Dalle indagini è emerso che l’imprenditore si sarebbe approfittato di un reale stato di bisogno dei braccianti: paghe esageratamente basse, violazioni in materia di sicurezza e igiene sul posto di lavoro, violazioni delle normative per quanto riguarda l’orario di lavoro, i periodo di riposo e via dicendo, oltre al fatto che i lavoratori dimoravano anche in alloggi degradanti. Inoltre, è emerso che i lavoratori avrebbero pagato ingenti somme di denaro a trafficanti stranieri per entrare in Italia con la promessa di un impiego sicuro e del permesso di soggiorno, ma che una volta arrivati dal datore di lavoro venivano impiegati in condizioni di sfruttamento lavorativo.
Turni di 10-11…
Cronaca
Va a fare una radiografia col documento falso: serviva per una truffa assicurativa
Un 32enne è stato arrestato dalla polizia ad Afragola (Napoli): aveva tentato di fare una radiografia con un documento falso, avrebbe ammesso che sarebbe servita per una truffa assicurativa.
Radiografie, immagine di repertorio
Si era presentato in un centro diagnostico di Afragola, in provincia di Napoli, per fare una radiografia. All’accettazione, però, aveva presentato un documento falso: la fotografia era la sua, ma i dati erano quelli di un’altra persona. Quando è arrivata la polizia l’uomo ha ceduto, ha ammesso che quella carta di identità era contraffatta e ha spiegato anche il motivo: l’esame sarebbe servito per una pratica assicurativa. Per il 32enne è scattato l’arresto con l’accusa di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.
La vicenda risale a ieri, 26 novembre. Protagonista un giovane napoletano, che nel pomeriggio aveva raggiunto il centro diagnostico e si era registrato per sottoporsi all’esame. La contraffazione era stata scoperta dagli addetti, che avevano quindi fatto partire la segnalazione alle forze dell’ordine. Gli agenti del commissariato di Afragola sono arrivati nella struttura poco dopo, l’uomo era ancora lì. È bastato un controllo a terminale per appurare, senza dubbio, che quel documento non era originale: il numero e i dati corrispondevano a quello intestato ad un’altra persona.
Messo di fronte all’evidenza, il 32enne non ha potuto fare altro che ammettere. Quando gli agenti gli hanno chiesto spiegazioni, domandandogli cosa se ne sarebbe fatto di un esame clinico registrato a nome di un’altra persona, l’uomo avrebbe risposto che sarebbe servito come allegato per una pratica…