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Cronaca

Cane randagio torturato con l’olio bollente: orrore nella provincia di Salerno

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Cane randagio torturato con l’olio bollente: orrore nella provincia di Salerno

La vicenda, che arriva da Sala Consilina, è stata denunciata dai volontari dell’Oipa della Sezione del Vallo di Diano, che hanno rivolto un appello per avere informazioni utili a identificare il responsabile.

Un cane randagio torturato con l’olio bollente. Questa la storia di violenza che arriva da Sala Consilina, nella provincia di Salerno, denunciata via social, con tanto di video, dai volontari dell’Oipa della Sezione del Vallo di Diano. Stando a quanto rende noto l’associazione animalista, il cane randagio era solito gironzolare intorno alla stazione degli autobus di Sala Consilina e, già nei giorni scorsi, erano stati pubblicati appelli per trovargli un’adozione. Da qualche giorno, però, dell’animale non c’erano tracce, fino alla scoperta della violenza inflittagli.

Su Facebook, condividendo anche il video delle condizioni del cane, l’Oipa scrive: La ragazza che lo accudiva ha telefonato alla nostra delegata in cerca, disperata, di aiuto. Subito si sono attivati i volontari Oipa per condurlo presso la Clinica Veterinaria Salluzzi. Da un primo controllo pare che al cagnolino sia stato gettato dell’olio bollente lungo tutto il corpo. Guardate come l’hanno ridotto. Torturato con l’intento di volerlo uccidere lentamente”.

L’Oipa, infine, lancia anche un appello affinché chiunque abbia informazioni utili a pervenire all’identità del responsabile le condivida: “Chiediamo a tutti coloro conoscono questo, sfortunato, cucciolotto di aiutarci nelle ricerche del colpevole, affinché la bestia umana non possa più colpire altre anime innocenti”.

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Si ustiona in casa con acqua bollente: bimbo abruzzese di 3 anni ricoverato a Napoli

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Si ustiona in casa con acqua bollente: bimbo abruzzese di 3 anni ricoverato a Napoli

Un bimbo di tre anni della provincia di Pescara si è ustionato con acqua bollente in casa: portato d’urgenza a Napoli per le cure del caso.

Immagine di repertorio

Un bambino di tre anni è ricoverato in ospedale dopo essersi ustionato in casa con una pentola di acqua bollente: dopo i primi soccorsi, ora è stato trasferito in ambulanza all’ospedale di Napoli per le cure del caso. Ha riportato infatti ustioni sul 30 per cento del corpo. La vicenda è avvenuta questa mattina a Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara, ma le condizioni del bimbo sono tali che per lui si è dovuto procedere al trasferimento all’ospedale di Napoli.

Stando a quanto trapelato finora, il bimbo era in casa quando, accidentalmente, avrebbe fatto rovesciare una pentola con l’acqua bollente, che lo ha colpito agli arti inferiori. Scattato l’allarme, in casa è arrivato il personale medico e sanitario del 118 per il trasporto urgente all’ospedale Civile Santo Spirito di Pescara. Il piccolo, di soli tre anni, ha riportato ustioni sul 30 per cento del corpo e le sue condizioni sono state considerate serie. Il personale medico del reparto di Rianimazione ha così disposto per lui il trasferimento in ambulanza al Centro Grandi Ustionati di Napoli per le cure del caso.

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Incendio a Napoli, “rilevatori di fumo obbligatori per B&B e Case Vacanze” appello di Confersercenti

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Incendio a Napoli, “rilevatori di fumo obbligatori per B&B e Case Vacanze” appello di Confersercenti

Aigo Confesercenti, l’associazione dei B&B e delle case vacanza: “Servono rilevatori di fumo in tutte le strutture ricettive extra alberghiere”. Spavone (Usb Vigili del Fuoco): “Ci sia obbligo di dispositivi in tutte le abitazioni”

L’edificio di piazza Municipio dove c’è stato l’incendio

“Dallo scorso settembre i rilevatori di fumo sono obbligatori per gli affitti brevi, come prevede l’ultimo decreto del Governo. Noi chiediamo che lo siano anche per tutte le altre attività extralberghiere, non solo gli affitti brevi, ma anche per B&B e Case vacanze”. A lanciare l’appello è Piergaetano Orlando, Aigo Confesercenti di Napoli, l’associazione dei B&B e degli affittacamere, all’indomani dell’incendio in una casa vacanze di piazza Municipio, nel quale ha perso la vita Emanuela Chirilli, ragazza pugliese di 27 anni, che aveva prenotato una stanza per una notte.

Schiavo (Confesercenti): “Una tragedia enorme”

Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, è addolorato per l’accaduto:

“Una tragedia enorme – afferma – la morte della turista a Napoli, che ci colpisce molto e ci addolora. Non è accettabile che un turista che viene a vedere una città così accogliente debba perdere la vita per un incendio. Le indagini chiariranno cosa sia accaduto. Noi, senza entrare nel merito della vicenda, come Confesercenti possiamo dire che siamo sempre al fianco delle imprese per la legalità. Seguiamo con i tecnici l’apertura di nuove attività ricettive extra alberghiere e diamo supporto agli imprenditori che lo richiedono per l’aggiornamento e l’informazione su normative e regole. In questo caso, ci auguriamo che quanto prima sia…

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Cade in una scarpata su viale Giulio Cesare a Fuorigrotta: arrivano i vigili del fuoco

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Cade in una scarpata su viale Giulio Cesare a Fuorigrotta: arrivano i vigili del fuoco

Una persona è finita in una scarpata poco distante dal Bingo di viale Giulio Cesare a Fuorigrotta: vigili del fuoco al lavoro per salvarla.

Foto / Fanpage.it

Momenti di paura nel pomeriggio di oggi a Fuorigrotta, nel quartiere occidentale di Napoli: una persona è precipitata in una scarpata su via Giulio Cesare, poco distante dal Bingo. Sul posto vigili del fuoco e forze dell’ordine per recuperarlo: la persona, che sarebbe del posto, è viva, ma non è chiaro se sia caduta accidentalmente o se la dinamica possa essere diversa.

Diverse le segnalazioni a Fanpage.it da parte di residenti del posto, che hanno segnalato la presenza di vigili del fuoco e ambulanze, spaventati dal via vai atipico di un sabato pomeriggio nella zona occidentale di Napoli

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