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Bombe, arresti e il mercato della droga da spartire: a Pianura ora contano le alleanze tra i clan

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Bombe, arresti e il mercato della droga da spartire: a Pianura ora contano le alleanze tra i clan

Blitz nella notte a Pianura, poche ore prima c’era stata la bomba contro il nipote del boss Lago: disarticolati i clan storici, il quartiere ora è al centro delle mire dei gruppi delle altre zone di Napoli.

Gli arresti in due dei clan principali di Pianura, poche ore prima una bomba contro l’esponente dei un gruppo di camorra storico, un gruppetto di giovani criminali che, ancora una volta, si ritrova solo sul territorio. La situazione di Pianura, periferia Ovest di Napoli, oggi è, di nuovo, un grosso punto interrogativo: con la disarticolazione dei clan dovuta agli arresti di questa notte si è venuto a creare un vuoto di potere che potrebbe riportare il quartiere nelle mire dei clan delle aree limitrofe. Uno scenario in cui contano soprattutto le alleanze: alla finestra ci sono i clan del Rione Traiano, di Soccavo e dei comuni limitrofi di Quarto e Marano.

La bomba contro il nipote del boss Lago

L’esplosione intorno alle 23 di ieri, 24 novembre, in via Nabucco. Una bomba ha fatto saltare l’ingresso di un palazzo, la scena è terribile: portone sventrato, calcinacci ovunque. Bombarolo ancora da identificare, ma l’ipotesi ritenuta maggiormente verosimile è che si tratti di un messaggio, di un avvertimento: in quell’edificio abita Antonio Lago, nipote del boss Pietro ‘o Ciore e ritenuto a capo di uno dei gruppi criminali del quartiere. Già provarono ad ucciderlo nell’agosto 2023; per quell’agguato, pochi mesi dopo, sono stati fermati 5 uomini inquadrati dagli inquirenti nel clan Marfella-Cuffaro, compagine legata, e non solo da vincoli di parentela, a quella dei Carillo-Perfetto.

I danni alla cancellata a Pianura

I danni alla cancellata a Pianura

Gli arresti…

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Il boss detenuto telefona dal carcere: “Pensi che sia morto? Paga 3mila euro a settimana o ti uccidiamo”

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Il boss detenuto telefona dal carcere: “Pensi che sia morto? Paga 3mila euro a settimana o ti uccidiamo”

Emanuele Marsicano, a capo dell’omonimo clan di Pianura, avrebbe continuato a fare estorsioni anche dal carcere, usando un telefono. Stamattina il blitz: 15 arresti.

Immagine di repertorio

“Pensi che io sia morto? Io ci sono sempre, devi pagare 3mila euro a settimana, oppure 50mila euro adesso e te ne vai da Pianura subito, altrimenti ti uccidiamo”: con queste parole Emanuele Marsicano, baby boss dell’omonimo clan del quartiere di Napoli Ovest, avrebbe minacciato Salvatore D’Anna, detto “Il Visionario”, gestore di una piazza di spaccio. La circostanza è agli atti nell’ordinanza eseguita questa notte dalla Squadra Mobile di Napoli, i due sono tra i 15 destinatari. Le indagini erano partite a seguito dell’omicidio di Andrea Covelli, fratello di un affiliato al clan Carillo-Perfetto, e hanno portato in manette i reduci dei due clan scampati agli arresti nel blitz del luglio 2022.

La minaccia del boss Marsicano in videochiamata dal carcere

È lo stesso D’Anna, si legge nell’ordinanza, a parlare della minaccia a una pattuglia dei carabinieri che incrocia tra le strade di Pianura. È il 6 ottobre 2022, i militari stanno pattugliando via Torricelli con un’auto civetta, si rendono conto di essere seguiti da una bicicletta, in sella c’è un adolescente, fratello di un pregiudicato vicino ai Marsicano. D’Anna ferma la pattuglia e chiede in tono ironico se in carcere si possa usare il telefono, per poi aggiungere: la sera prima aveva parlano in videochiamata con Emanuele Marsicano, detenuto, che lo aveva minacciato. A portargli il telefono, spiega, era stato quel ragazzo in bicicletta.

Blitz a Pianura, 15 arresti nella notte

Le indagini che…

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Esplosione a Ercolano, indagata anche l’ex del proprietario della casa. Mercoledì le autopsie sulle 3 vittime

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Esplosione a Ercolano, indagata anche l’ex del proprietario della casa. Mercoledì le autopsie sulle 3 vittime

Oltre al proprietario della casa, trasformata in fabbrica abusiva di fuochi d’artificio, in cui si è verificata l’esplosione lo scorso 18 novembre, è indagata anche l’ex compagna. Mercoledì prossimo le autopsie sui corpi delle tre vittime.

Aurora Esposito, la sorella Sara e Samuel Tafciu

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Il fascicolo d’indagine sull’esplosione di una casa a Ercolano, trasformata in una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio, che lo scorso 18 novembre ha provocato la morte delle sorelle gemelle Sara e Aurora Esposito, 26 anni, e di Samuel Tafciu, 18 anni, è passato alla Sezione “Lavoro e colpe professionali” della Procura di Napoli. E, insieme al proprietario dell’abitazione, indagato per omicidio colposo plurimo aggravato e per detenzione illecita di materiale esplodente, è stata iscritta nel registro degli indagati anche l’ex compagna dell’uomo, madre della ragazzina di 13 anni a cui è formalmente intestato l’immobile. Intanto, mercoledì 27 novembre, al Secondo Policlinico di Napoli, si svolgeranno le autopsie sulle salme delle tre vittime. Successivamente, i corpi potrebbero essere consegnati alle rispettive famiglie, che potranno poi procedere con i funerali.

Il 38enne era tornato in possesso della casa un anno fa

Lo stesso appartamento in contrada Patacca, ora tristemente noto per l’esplosione e la morte dei tre giovani, nell’estate del 2023, poco più di un anno fa, era stato al centro di un’altra storia. Proprio il proprietario ora indagato lamentava di aver acquistato l’abitazione e di essere incapacitato a prenderne…

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Terremoto Campi Flegrei oggi: sciame sismico nell’area della caldera

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Terremoto Campi Flegrei oggi: sciame sismico nell’area della caldera

Nell’area tra Pozzuoli e il versante occidentale di Napoli è in atto uno sciame sismico: sono già 14 i terremoti registrati nei Campi Flegrei nella serata odierna.

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La scossa che si è verificata alle 18.33 di oggi nei Campi Flegrei – quasi in concomitanza con un terremoto sul Vesuvio – non è stata purtroppo un caso isolato: uno sciame sismico è in corso nella caldera del supervulcano, tra Pozzuoli e il versante occidentale di Napoli. Il Comune di Pozzuoli, infatti, ha informato la cittadinanza che, nella serata di oggi, lunedì 25 novembre, sono già 14 le scosse di terremoto che si sono susseguite: la più intensa ha avuto una magnitudo di 2.2 della scala Richter. Scrive l’amministrazione flegrea:

L’Osservatorio Vesuviano ha comunicato a questa amministrazione che a partire dalle ore 17:52 (UTC 16:52 del 25.11.2024) è in corso una sequenza di eventi sismici nell’area dei Campi Flegrei. All’orario di emissione del presente comunicato sono stati rilevati in via preliminare 14 terremoti con magnitudo Md≥ 0.0 (2 localizzati) e magnitudo massima Md=2.2± 0.3

Il post pubblicato sui social dal Comune di Pozzuoli prosegue:

L’evento più significativo, localizzato nei pressi di via Cupa Cigliano si è prodotto alle 18:32 ora locale (UTC 17:32) alla profondità di 2.7 km con magnitudo Md=2.2± 0.3. L’evento potrebbe essere stato accompagnato da un boato avvertito dagli abitanti delle aree prossime all’epicentro

In conclusione, l’amministrazione guidata dal sindaco Gigi Manzoni scrive:

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