Seguici sui Social

Cronaca

Blitz contro lo spaccio di droga a Castellammare: 200 dosi sequestrate, arrestate 3 persone

Pubblicato

il

Blitz contro lo spaccio di droga a Castellammare: 200 dosi sequestrate, arrestate 3 persone

Controlli a tappeto della Guardia di Finanza a Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli: i militari hanno sequestrato oltre 300 grammi di droga e arrestato 3 persone.

Controlli a tappetto contro lo spaccio di droga quelli operati negli ultimi giorni dalla Guardia di Finanza a Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli: l’operazione ha portato al sequestro di oltre 200 dosi di sostanza stupefacente – circa 300 grammi tra crack, hashish e marijuana – e all’arresto di tre persone per detenzione e traffico di droga.

Nella fattispecie, i finanzieri del Gruppo Torre Annunziata, con l’aiuto delle unità cinofile del Gruppo Pronto Impiego Napoli e della compagnia Capodichino, nel corso di una perquisizione domiciliare nel centro di Castellammare hanno sequestrato droga nei confronti di un uomo di 54 anni, già gravato da numerosi precedenti.

E ancora, militari delle Fiamme Gialle dello stesso reparto, in strada, hanno fermato un’autovettura sospetta con alla guida un 27enne del posto, anch’egli con precedenti specifici, sequestrando due dosi di sostanza stupefacente, oltre a due bilancini di precisione e a un coltello da cucina.

Indagata l’insegnante aggredita a Castellammare da 30 genitori: sequestrato il suo cellulare

Infine, i finanzieri della compagnia di Castellammare di Stabia, durante controlli nel quartiere Faito, hanno notato un giovane che, alla loro vista, si è dato alla fuga: raggiunto, gli hanno trovato addosso dosi di droga e contanti in banconote di piccolo taglio; il giovane, inoltre, è risultato avere precedenti per droga, resistenza a…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Società intestate, poi i botti illegali. Le sorelle delle gemelle morte: “Punzo sfruttava il loro stato di bisogno”

Pubblicato

il

Società intestate, poi i botti illegali. Le sorelle delle gemelle morte: “Punzo sfruttava il loro stato di bisogno”

Dai racconti dei familiari delle vittime della tragedia di Ercolano emerge che Pasquale Punzo, sottoposto a fermo, avrebbe fatto leva sulle difficoltà economiche per sfruttare i tre, anche usando le gemelle come prestanomi.

Le gemelle Sara e Aurora Esposito, morte, con Samuel Tafciu, nell’esplosione ad Ercolano

Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La tragedia di Ercolano del 18 novembre, in cui le gemelle Sara e Aurora Esposito hanno perso la vita insieme al 18enne Samuel Tafciu, sarebbe soltanto l’epilogo di una storia di sfruttamento durata da almeno un paio d’anni: Pasquale Punzo, ora in carcere sottoposto a fermo per omicidio volontario con dolo eventuale, avrebbe fatto leva sullo stato di necessità delle sorelle e della madre e le avrebbe sfruttate non solo per fabbricare i fuochi d’artificio illegali ma anche come prestanomi per le sue aziende. Il retroscena emerge dai racconti dei familiari delle vittime, agli atti nel provvedimento di fermo spiccato dalla Procura di Napoli nei confronti dell’uomo: ne parlano, tra gli altri, la madre delle gemelle decedute, le due sorelle e il compagno di una di loro.

Le società intestate alla madre delle gemelle

I rapporti tra Punzo e la famiglia, stando ai racconti forniti agli inquirenti, sarebbero cominciati un paio di anni fa. L’uomo sarebbe stato presentato alla madre delle gemelle da conoscenze comuni e, accortosi dello stato di estrema necessità della famiglia, avrebbe proposto alle tre di confezionare i fuochi d’artificio nella loro abitazione di Marigliano (Napoli). Non si sarebbe però limitato a questo:…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Picchia la moglie e la tiene prigioniera in casa, ferita e costretta a letto da un mese

Pubblicato

il

Picchia la moglie e la tiene prigioniera in casa, ferita e costretta a letto da un mese

I carabinieri hanno arrestato un 76enne a Vitulazio (Caserta) per maltrattamenti in famiglia: da anni vessava la moglie e da un mese la teneva chiusa in casa.

Il marito la picchiava da anni e, quando l’aveva fatta cadere, non aveva nemmeno chiamato i soccorsi: da un mese lei era quindi rimasta bloccata a letto, incapace di alzarsi e di chiedere aiuto. È quello che ha raccontato una donna di 74 anni quando, nella sua casa di Vitulazio, in provincia di Caserta, sono finalmente arrivati i carabinieri. A chiamarli era stata la sorella, che da tempo non riusciva a parlarle e anche lei vittima delle violenze del cognato. L’uomo , 76 anni, originario del Napoletano, è finito in manette: deve rispondere di maltrattamenti nei confronti della moglie.

I militari sono intervenuti nella casa degli anziani coniugi nel tardo pomeriggio di ieri, 25 novembre, a seguito della richiesta di aiuto arrivata ai centralini del 112. Al telefono c’era la sorella della 74enne. La donna ha raccontato ai militari che da diversi giorni non riusciva a contattare la sorella maggiore e, quando era andata a casa sua nella cittadina del Casertano, era stata aggredita dal cognato: l’uomo non le aveva permesso di entrare nell’abitazione e l’aveva minacciata. I carabinieri hanno raggiunto la casa indicata e la donna era ancora lì fuori, sconvolta e preoccupata per la propria incolumità e per quella della sorella.

All’interno dell’abitazione i militari hanno trovato il 76enne e, nella camera da letto, c’era la moglie, ferita e costretta a stare a letto; alla loro vista la donna ha subito denunciato le minacce di morte, le offese e le percosse di cui era stata vittima in…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Cronaca

Ragazzino denuncia i bulli nel Casertano: in un anno gli hanno estorto 1.500 euro

Pubblicato

il

Ragazzino denuncia i bulli nel Casertano: in un anno gli hanno estorto 1.500 euro

Tre giovanissimi sono stati denunciati dai carabinieri a Bellona (Caserta): da ottobre 2023 a pochi giorni fa avevano vessato un 18enne, costringendolo a dare loro soldi per 1.500 euro complessivi.

Immagine di repertorio

Da poco più di un anno era vittima di tre coetanei che con minacce e intimidazioni lo avevano costretto continuamente a dargli soldi, per un totale di 1.500 euro. Fino a quando, all’ennesima richiesta di denaro, non ce l’ha fatta più e ha raccontato tutto ai carabinieri. Storia che arriva da Bellona, piccolo centro della provincia di Caserta, e che si è conclusa con la denuncia per tre giovanissimi, due dei quali minorenni. Le indagini sono scattate dopo la denuncia sporta da un 18enne del posto, che aveva chiesto aiuto al 112 e successivamente si era presentato nella stazione dei carabinieri di Vitulazio.

Il ragazzo ha raccontato che le angherie erano cominciate nell’ottobre 2023 e che i tre, con pretesti di ogni tipo, lo avevano obbligato a consegnare contanti. L’ultima richiesta, quella che lo aveva spinto a denunciare, c’era stata il 22 novembre: i tre erano andati a casa sua e, con fare minaccioso e violento, gli avevano intimato di consegnare 250 euro. A loro dire si trattava del pagamento di un paio di scarpe che il 18enne aveva avuto in prestito due anni prima e che non aveva mai restituito.

I tre sono stati bloccati dai carabinieri nel pomeriggio di ieri, 25 novembre: quando sono tornati dalla vittima per incassare i 250 euro hanno trovato ad aspettarli anche i carabinieri. Sono stati condotti in caserma e sono stati denunciati a piede libero per estorsione. Nel corso degli ulteriori accertamenti i militari…

Fonte Verificata

Continua a leggere

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]