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Cronaca

Angelo muore a 58 anni vittima di incidente, “sempre col sorriso e gran lavoratore”: lutto nel Salernitano

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Angelo muore a 58 anni vittima di incidente, “sempre col sorriso e gran lavoratore”: lutto nel Salernitano

Lutto a Futani, in provincia di Salerno, per la morte di Antelo Rosolia, vittima di incidente. Il Comune: “Sempre sorridente. Era l’immagine dell’essenza del lavoro duro”

Angelo Rosalia, la vittima

Lutto nel Salernitano per la scomparsa prematura di Angelo Rosalia, 58 anni, morto a seguito di una grave caduta avvenuta a Castinatelli, frazione del Comune di Futani, mentre stava scaricando della legna da un camion. L’incidente è avvenuto negli scorsi giorni. L’impatto è stato molto violento. L’uomo, purtroppo, ha riportato un grave trauma cranico. Subito soccorso, è stato ricoverato presso l’Ospedale San Luca di Vallo della Lucania, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico d’urgenza. Dopo l’operazione era stato ricoverato nel reparto di rianimazione, ma purtroppo non ce l’ha fatta, nonostante le cure dei personale sanitario. Angelo lascia la moglie e tre figli. I funerali si terranno domani, martedì 26 novembre, alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di Futani.

Il cordoglio del Comune: “Era l’immagine del lavoro duro”

La scomparsa del 58enne ha lasciato nello sconforto l’intera comunità che si è stretta nel lutto attorno alla famiglia, alla quale ha espresso la propria vicinanza per il terribile momento di dolore che sta vivendo. Il Comune di Futani in una nota pubblicata sui suoi canali social scrive: “Siamo, nuovamente, privati di una costola della nostra ossatura portante di paese. Perdiamo l’uomo, il marito, il padre, l’amico, l’essenza e l’immagine del lavoro duro, delle giornate spese a costruire un’esistenza di esempio per i propri figli.Ci stringiamo, tutti insieme, in un abbraccio di vicinanza…

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Cronaca

In quattro picchiano ragazzino sulla Cumana, i passeggeri lo difendono e li mettono in fuga

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In quattro picchiano ragazzino sulla Cumana, i passeggeri lo difendono e li mettono in fuga

Ragazzino circondato e pestato dal branco sulla Cumana. I passeggeri lo difendono. Borrelli: “Ora trovare e punire i colpevoli”

In quattro prendono di mira un ragazzino sul treno della Cumana. Il bimbo è vestito con la tuta del Sorrento Calcio. I quattro lo accerchiano e senza motivo cominciano a pestarlo. In sua difesa, però, intervengono per fortuna i passeggeri, che lo difendono. Chiamano il capotreno che fa fermare il treno. Vengono allertati i carabinieri, ma quando arrivano sul posto gli aggressori si sono già dileguati. A denunciare l’episodio, accaduto venerdì 22 novembre 2024, è il parlamentare Francesco Emilio Borrelli, di Alleanza Verdi Sinistra.

“Venerdì sera – racconta Borrelli – attorno alle ore 21,00 a bordo di un treno della Cumana, che da Montesanto arriva a Quarto, quattro giovani, saliti a bordo alla fermata La Trencia, hanno iniziato a molestare un ragazzo minorenne in compagnia di un amico che indossava una tuta sportiva del Sorrento Calcio. Dopo un breve scambio di parole è scattato improvvisamente il pestaggio brutale senza alcun motivo. L’intervento di un passeggero presente alla scena, che ha allertato il capotreno, ha evitato il peggio. Il capotreno ha fermato il convoglio alla stazione di Pianura, allertando i Carabinieri, ma i quattro aggressori sono riusciti a scappare”.

“Pestaggio vigliacco, ora trovare i colpevoli”

Il deputato ambientalista ha chiesto alle istituzioni di individuare e punire i responsabili: “Un pestaggio vigliacco e brutale, in classico stile baby gang che colpiscono a tradimento e scappano”:

Il sindaco prende a pugni quattro…

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Ruba in un supermercato, poi accoltella il dipendente che l’ha scoperta: arrestata una 44enne

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Ruba in un supermercato, poi accoltella il dipendente che l’ha scoperta: arrestata una 44enne

� accaduto a Cava de’ Tirreni, nella provincia di Salerno: la donna è stata arrestata dai carabinieri e sottoposta ai domiciliari.

Immagine di repertorio

Ha rubato alcuni generi alimentari da un supermercato, poi ha ferito con un coltello il dipendente che l’aveva scoperta: a Cava de’ Tirreni, nella provincia di Salerno, una donna di 44 anni è stata arrestata dai carabinieri. Nella mattinata di oggi, lunedì 25 novembre, infatti, i militari dell’Arma della locale tenenza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti della 44enne, che è stata sottoposta agli arresti domiciliari per rapina.

Stando a quanto ricostruito dai carabinieri in fase di indagine, la donna sarebbe entrata in un supermercato della cittadina del Salernitano e avrebbe rubato alcuni alimenti. Un dipendente dell’esercizio commerciale, però, l’avrebbe scoperta, intervenendo per sventare il furto: la 44enne, in tutta risposta, avrebbe afferrato un coltello e l’avrebbe ferito. La donna è stata poi rintracciata dai militari dell’Arma ed è stata arrestata; su disposizione del giudice, come detto, per la 44enne sono scattati gli arresti domiciliari.

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Bombe, arresti e il mercato della droga da spartire: a Pianura ora contano le alleanze tra i clan

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Bombe, arresti e il mercato della droga da spartire: a Pianura ora contano le alleanze tra i clan

Blitz nella notte a Pianura, poche ore prima c’era stata la bomba contro il nipote del boss Lago: disarticolati i clan storici, il quartiere ora è al centro delle mire dei gruppi delle altre zone di Napoli.

Gli arresti in due dei clan principali di Pianura, poche ore prima una bomba contro l’esponente dei un gruppo di camorra storico, un gruppetto di giovani criminali che, ancora una volta, si ritrova solo sul territorio. La situazione di Pianura, periferia Ovest di Napoli, oggi è, di nuovo, un grosso punto interrogativo: con la disarticolazione dei clan dovuta agli arresti di questa notte si è venuto a creare un vuoto di potere che potrebbe riportare il quartiere nelle mire dei clan delle aree limitrofe. Uno scenario in cui contano soprattutto le alleanze: alla finestra ci sono i clan del Rione Traiano, di Soccavo e dei comuni limitrofi di Quarto e Marano.

La bomba contro il nipote del boss Lago

L’esplosione intorno alle 23 di ieri, 24 novembre, in via Nabucco. Una bomba ha fatto saltare l’ingresso di un palazzo, la scena è terribile: portone sventrato, calcinacci ovunque. Bombarolo ancora da identificare, ma l’ipotesi ritenuta maggiormente verosimile è che si tratti di un messaggio, di un avvertimento: in quell’edificio abita Antonio Lago, nipote del boss Pietro ‘o Ciore e ritenuto a capo di uno dei gruppi criminali del quartiere. Già provarono ad ucciderlo nell’agosto 2023; per quell’agguato, pochi mesi dopo, sono stati fermati 5 uomini inquadrati dagli inquirenti nel clan Marfella-Cuffaro, compagine legata, e non solo da vincoli di parentela, a quella dei Carillo-Perfetto.

I danni alla cancellata a Pianura

I danni alla cancellata a Pianura

Gli arresti…

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