Cronaca
Ambulanza dirottata a Napoli, minacce all’infermiere per cambiare ospedale: arriva la polizia
La denuncia di Nessuno Tocchi Ippocrate: “Ambulanza dirottata dai parenti di un paziente”. All’Ospedale San Paolo è arrivata la Polizia.
Immagine di repertorio
Minacce all’autista dell’ambulanza del 118 per costringere a cambiare l’ospedale di destinazione da parte dei parenti di un paziente. L’infermiera però riesce a premere il pulsante di allarme, installato recentemente sui mezzi di soccorso. Così quando arrivano al Pronto Soccorso, ad attenderli c’è la polizia. L’episodio è accaduto ieri, sabato 9 novembre 2024. A denunciarlo l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, presieduta da Manuel Ruggiero.
All’ospedale San Paolo è arrivata la Polizia
L’ambulanza del 118, secondo la denuncia, era intervenuta a Bagnoli, quartiere occidentale di Napoli, per prestare soccorso ad una persona che stava male. Il personale sanitario, in costante contatto con la centrale operativa, aveva ricevuto la destinazione e stava seguendo l’indicazione di portare il paziente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vecchio Pellegrini della Pignasecca, al centro storico. Gli ospedali vengono scelti, infatti, in base a precisi criteri, come la disponibilità di medici specialisti e sale operatorie libere. Ma i parenti del paziente non erano d’accordo. Così, con minacce e aggressioni verbali, avrebbero spinto il conducente del mezzo a dirigersi all’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta, dove poi ad attenderli hanno trovato la polizia.
La denuncia di Nessuno Tocchi Ippocrate: “Ambulanza dirottata”
La vicenda è stata raccontata da Nessuno Tocchi…
Cronaca
Emanuele Iervolino, morto in un incidente stradale a 29 anni: addio a “Mr Iervolino deejay”
Il 29enne è morto mercoledì in un incidente sulla SS335 all’altezza di Gricignano d’Aversa: tanti i messaggi d’addio sui social per il giovane.
Lutto nel Napoletano per la morte di Emanuele Iervolino, il 29enne noto anche come “Mr Iervolino DeeJay”, deceduto in un incidente stradale a Gricignano d’Aversa nel Casertano nel pomeriggio di mercoledì 27 novembre. In tanti anche sui social hanno voluto lasciare un commento e un ultimo saluto per il giovane, originario di Napoli, conosciuto anche per la sua attività di dj a feste ed eventi. Secondo quanto ricostruito finora, Iervolino era a bordo della propria automobile sulla Strada Statale 335 nei pressi di Gricignano d’Aversa quando, per cause ancora da accertare, è finito in una scarpata dopo essersi scontrato con un autoarticolato, finendo in una scarpata. I due occupanti del mezzo pesante sono rimasti feriti, mentre ad avere la peggio è stato proprio Emanuele, recuperato privo di vita dai vigili del fuoco che sono arrivati sul posto assieme a personale del 118 a bordo di un’ambulanza.
Una morte che ha lasciato sgomenti amici e parenti del giovane, che lavorava anche come operaio in un’azienda di Pomigliano d’Arco. “Il settore nazionale Associazione Centri Sportivi Italiani Settore Danza si stringe alla famiglia Iervolino, direttori della scuola Origamy, per la tragica e prematura perdita del figlio Emanuele”, si legge in una nota di Dino Carano, Direttore Artistico Nazionale dell’Acsi Danza. “Non è mai facile accettare la perdita di qualcuno, ma il ricordo di chi era e di ciò che ci ha lasciato continuerà a vivere nei nostri cuori, illuminando i momenti bui con la sua…
Cronaca
Via Marina, nuovo incidente stradale sulla corsia preferenziale: traffico impazzito tra corteo e sciopero
Incidente stradale sulla corsia riservata di via Marina. Scontro tra due veicoli. Tram limitano a piazza Nazionale.
Immagine di repertorio
Un altro violento incidente stradale in via Marina, sempre sulla corsia preferenziale. Il sinistro è avvenuto questa mattina, venerdì 29 novembre 2024. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto. Secondo le prime ricostruzioni si sarebbero scontrati due veicoli privati sulla sede tranviaria, ossia le due corsie riservate che occupano il centro della carreggiata. Sulla vicenda sono in corso accertamenti delle forze dell’ordine.
Su via Marina si sono registrati diversi incidenti nelle ultime settimane, l’ultimo domenica scorsa, durante la Marcia per la Pace Napoli-Pompei, quando si sono scontrati un furgone e una moto. Un altro incidente stradale mortale è avvenuto il 1 ottobre scorso, all’altezza dell’ospedale Loreto Mare, nel quale ha perso la vita Valeria Vertaglio, la mamma 42enne di due bambini, investita e uccisa mentre attraversava sulla preferenziale, dopo aver accompagnato i figli a scuola.
Incidente sulla preferenziale di via Marina
L’incidente è avvenuto in una giornata di particolare traffico a Napoli, a causa dello sciopero generale dei mezzi pubblici di 4 ore, dalle 9 alle 13, e del concomitante piano di viabilità del Comune di Napoli per il corteo di Cgil e Uil che questa mattina alle 9 è partito da piazza Garibaldi, per arrivare a piazza Matteotti, dove è stato allestito il palco per il comizio. Per consentire la manifestazione diverse strade del centro storico, compreso Corso Umberto I, sono state chiuse alla circolazione, con il grosso delle auto deviate proprio su via…
Cronaca
La scomparsa dei medici di base: “Nessuno vuole farlo, si guadagna di più a gettone”
Rispetto al numero di pensionati i nuovi ingressi non coprono nemmeno la metà dei vuoti lasciati. I medici però ci sono, ma vogliono fare tutti gli specialisti, si guadagna di più. Ecco come il nuovo mercato del lavoro medico porterà alla scomparsa del medico di famiglia.
Quando si parla di salute la prima figura che ci viene in mente, anche solo per riflesso, è quella del proprio medico di base, la prima interfaccia tra il cittadino ed il sistema sanitario nazionale, quello pubblico, per decenni vanto dell’Italia nel mondo. Lo scenario prospettato dai sindacati dei medici di base entro i prossimi due anni, mette quindi i brividi: entro il 2026 dai 15 ai 20 milioni di italiani saranno senza il medico di base. Il numero di dottori che andrà in pensione non verrà nemmeno lontanamente assorbito dai nuovi ingressi, che al momento non arrivano nemmeno a coprire ogni anno, la metà di quelli che concludono la propria attività. Nessuno vuole più fare il medico di base, così come nessuno vuole fare più il medico di pronto soccorso.
Eppure i medici ci sono, a poco serve eliminare il numero chiuso nelle facoltà, il problema è che tutti vanno a fare gli specialisti. A stravolgere completamente la professione è il nuovo mercato del lavoro della medicina che, dopo il Covid, ha mandato in soffitta i contratti collettivi nazionali per fare posto ai contratti individuali, ai gettonisti, alle prestazioni a pagamento all’interno stesso del sistema pubblico. E le soluzioni immaginate dal governo, al momento, sembrano non riuscire a mettere nemmeno una toppa all’emergenza.
“Tutti vogliono fare gli specialisti, e nessuno fa più il medico di…