Cronaca
Ambulanza dirottata a Napoli, minacce all’infermiere per cambiare ospedale: arriva la polizia

La denuncia di Nessuno Tocchi Ippocrate: “Ambulanza dirottata dai parenti di un paziente”. All’Ospedale San Paolo è arrivata la Polizia.
Immagine di repertorio
Minacce all’autista dell’ambulanza del 118 per costringere a cambiare l’ospedale di destinazione da parte dei parenti di un paziente. L’infermiera però riesce a premere il pulsante di allarme, installato recentemente sui mezzi di soccorso. Così quando arrivano al Pronto Soccorso, ad attenderli c’è la polizia. L’episodio è accaduto ieri, sabato 9 novembre 2024. A denunciarlo l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, presieduta da Manuel Ruggiero.
All’ospedale San Paolo è arrivata la Polizia
L’ambulanza del 118, secondo la denuncia, era intervenuta a Bagnoli, quartiere occidentale di Napoli, per prestare soccorso ad una persona che stava male. Il personale sanitario, in costante contatto con la centrale operativa, aveva ricevuto la destinazione e stava seguendo l’indicazione di portare il paziente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vecchio Pellegrini della Pignasecca, al centro storico. Gli ospedali vengono scelti, infatti, in base a precisi criteri, come la disponibilità di medici specialisti e sale operatorie libere. Ma i parenti del paziente non erano d’accordo. Così, con minacce e aggressioni verbali, avrebbero spinto il conducente del mezzo a dirigersi all’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta, dove poi ad attenderli hanno trovato la polizia.
La denuncia di Nessuno Tocchi Ippocrate: “Ambulanza dirottata”
La vicenda è stata raccontata da Nessuno Tocchi…
Cronaca
Napoli: tassisti protestano con necrologi contro il Comune

Protesta dei Tassisti a Napoli: Un Grido di Disperazione
Napoli – Oggi, la capitale partenopea è teatro di una forte manifestazione da parte dei tassisti, che esprimono il loro disagio con modalità che non lasciano spazio all’interpretazione. Sulle auto in numerosi posteggi sono stati affissi inquietanti cartelli funebri con un messaggio emblematico: «È venuto a mancare il trasporto pubblico non di linea». Un vero e proprio “necrologio” che testimonia la grave crisi che sta attraversando il settore.
La Situazione del Trasporto Pubblico
La situazione del trasporto pubblico a Napoli è diventata insostenibile. I tassisti denunciano una continua erosione della loro categoria a causa della concorrenza sleale e delle politiche comunali inadeguate. La mancanza di supporto da parte delle istituzioni ha portato molti professionisti a vivere in un clima di incertezza, mettendo in discussione la loro attività quotidiana.
Le Cause della Protesta
Le ragioni di questa mobilitazione sono molteplici. Tra i principali fattori vi sono l’aumento delle licenze per servizi privati e la gestione inefficace delle flotte di trasporto pubblico. I tassisti sottolineano come queste condizioni influenzino negativamente la loro professione, minacciando posti di lavoro e la qualità del servizio offerto ai cittadini.
Reazioni e Sostegno
La protesta ha ricevuto l’attenzione di molti cittadini, che si sono uniti al grido d’allerta dei tassisti. Nelle strade di Napoli, il sostegno alla categoria cresce, e manifestazioni di solidarietà iniziano a emergere. La città si mobilita, cercando di trovare soluzioni durevoli per ripristinare un servizio di trasporto pubblico che sia all’altezza delle aspettative.
Cosa Aspettarsi nel Futuro
Il futuro del trasporto pubblico a Napoli è incerto, ma la determinazione dei tassisti è chiara. La speranza è che, attraverso questa protesta e il coinvolgimento della comunità, si possa giungere a un dialogo costruttivo con le autorità locali. Solo così si potrà lavorare insieme per riqualificare il settore e garantire un servizio affidabile per i cittadini.
In conclusione, la manifestazione di oggi rappresenta un’importante occasione di riflessione sulle condizioni del trasporto pubblico a Napoli. La voce dei tassisti, simbolicamente espressa attraverso i loro “necrologi”, è un invito a non ignorare una realtà sempre più complessa e necessaria da affrontare.
Cronaca
Salerno, 64enne trovato morto: autopsia per chiarire le cause

Tragico Ritrovamento a Salerno: Uomo di 64 Anni Trova la Morte
Un evento scioccante ha colpito i residenti della zona orientale di Salerno. Nella serata di ieri, un uomo di 64 anni, proveniente dalla Polonia, è stato scoperto privo di vita in una traversa di via Generale Clark. Il corpo dell’uomo era steso sull’asfalto, con indosso solo uno slip, un’immagine che ha suscitato forte preoccupazione e dolore nella comunità.
Circostanze dell’Incidente
Le circostanze che circondano la morte dell’anziano sono ancora in fase di indagine. Gli inquirenti sono al lavoro per chiarire se si sia trattato di un incidente o di un omicidio. La polizia ha già iniziato a raccogliere testimonianze e evidenze nella speranza di ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo.
Reazione della Comunità
I residenti, sconvolti dalla tragedia, hanno espresso il loro sgomento e la loro tristezza. Molti hanno sottolineato quanto sia importante garantire la sicurezza nelle strade della zona, evidenziando la necessità di maggiore attenzione verso le persone vulnerabili.
Indagini in Corso
La polizia sta esaminando diverse piste e gli agenti non escludono alcuna possibilità. Resteranno attivi nel raccogliere informazioni e collazionare dati che possano offrire chiarezza su questo drammatico evento. È fondamentale, infatti, che la comunità possa capire cosa sia realmente accaduto.
Appello alla Popolazione
Le autorità invitano chiunque abbia informazioni utili a farsi avanti e contribuire alle indagini. I dettagli che possono sembrare insignificanti potrebbero rivelarsi cruciali per la risoluzione del caso e per garantire giustizia all’uomo deceduto.
La speranza è che la verità possa emergere rapidamente, portando conforto alla comunità ferita e rispettando la memoria di un uomo la cui vita è stata tragicamente interrotta.
Cronaca
Caserta: scoperta fabbrica abusiva di scarpe, imprenditore denunciato

Scoperta Fabbrica Clandestina di Scarpe a Lusciano: Denunce e Sequestri
Una fabbrica clandestina a Lusciano è stata recentemente scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale di Caserta. L’opificio, totalmente abusivo e ignoto al fisco, era adibito alla produzione di calzature destinate al mercato nero. Al suo interno lavoravano due dipendenti in nero, rivelando una grave violazione delle normative sul lavoro e sull’ambiente.
Sequestro dell’Opificio e Denunce
In seguito all’ispezione, le autorità hanno proceduto al sequestro della struttura. L’imprenditore coinvolto è stato denunciato per diversi reati, tra cui violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e illegalità fiscale. Questo intervento rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro l’economia sommersa, specialmente in un settore come quello della moda, dove le pratiche illcita sono più diffuse.
Impatti Ambientali delle Attività Illegali
Le fabbriche clandestine non rappresentano solo un problema economico, ma anche una minaccia per l’ambiente. L’assenza di controlli mette a rischio la salute pubblica, considerando che i processi produttivi avvengono senza il rispetto delle normative ecologiche. Le sostanze chimiche utilizzate nella produzione delle scarpe possono avere effetti devastanti sul suolo e sulle acque circostanti.
La Lotta contro il Mercato Nero
Il mercato nero delle calzature non solo danneggia gli imprenditori onesti, ma crea anche condizioni di lavoro precarie per i dipendenti. La presenza di lavoratori non registrati nei circuiti ufficiali dimostra l’urgenza di aggravare le indagini su queste attività illecite. L’azione delle forze dell’ordine è fondamentale per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme fiscali e sanitarie.
Conclusione
L’intervento a Lusciano evidenzia l’importanza dei controlli da parte delle autorità competenti per il monitoraggio delle attività commerciali. Solo attraverso un’azione coordinata si può sperare di combattere l’illegalità e proteggere sia l’ambiente che gli imprenditori legittimi. La strada da percorrere è lunga, ma la scoperta di questo opificio clandestino è un segnale positivo in direzione del ripristino della legalità.