Cronaca
La ditta di pulizie nelle case popolari è scelta dal clan: “Donne retribuite 300 euro mensili”
Il recente smantellamento del clan De Micco-De Martino ha messo in luce un controllo capillare sulle assegnazioni delle case popolari. Oltre a manipolare la distribuzione degli alloggi, il clan obbligava anche gli inquilini a utilizzare una specifica ditta di pulizie, sotto il loro controllo.
Il potere del clan sulle case popolari
Attraverso la gestione delle case popolari, il clan riusciva a mantenere un’influenza significativa nel territorio. Gli inquilini erano di fatto costretti a pagare per servizi offerti da aziende direttamente collegate al clan, come nel caso della ditta di pulizie imposta.
L’impatto sociale del sistema mafioso
Questo sistema di controlli ha creato un ambiente di pressione e intimidazione per gli abitanti, i quali, oltre a dover convivere con la situazione di minaccia, subivano anche le conseguenze economiche, con alcune donne pagate solo 300 euro al mese per il loro lavoro con la ditta di pulizia collegata al clan. Per approfondire, visita il seguente link.
